10 settembre 2014.
.
David
Icke (Leicester, 29 aprile 1952) è uno scrittore britannico, tra i più
noti autori e fautori di varie teorie del complotto. È noto per le sue
congetture su "chi e che cosa davvero controlla il mondo". Il nocciolo
del suo pensiero è costituito dall'idea che l'universo sia in realtà una
matrice olografica e che un gruppo segreto di umanoidi rettiliani,
riuniti nella Fratellanza Babilonese (Babylonian Brotherhood) detta
anche "Fratellanza del Serpente", controlli l'umanità attraverso altre
dimensioni; e che molte figure di primo piano della politica e dello
spettacolo - fra cui George W. Bush, la Regina Elisabetta II, Bill
Clinton, Tony Blair, Kris Kristofferson, Bob Hope, e il cantante country
Boxcar Willie - siano dei rettiliani...
.
Icke,
originario delle Midlands inglesi, nacque in una famiglia operaia e
trascorse la sua giovinezza in una casa popolare, in condizioni
disagiate. Non concluse gli studi per giocare a calcio per il Coventry
City F.C. e successivamente con il Hereford United, in cui ottenne il
ruolo di portiere. Nel 1973, a 21 anni, fu costretto a ritirarsi
dall'attività sportiva a causa dell'artrite e di alcuni infortuni che ne
compromisero la carriera. Trovato lavoro in un giornale locale a
Leicester divenne giornalista, per poi trasferirsi dapprima in una radio
locale, poi in una rete televisiva regionale e infine in una nazionale.
Chiamato alla BBC come telecronista calcistico, lavorò per diversi anni
nella redazione sportiva dell'emittente. Lasciata la BBC, divenne
attivista del Partito Verde Britannico, raggiungendo in breve la
posizione di portavoce nazionale. Nel marzo del 1990, Icke affermò di
aver ricevuto «un messaggio dal mondo spirituale» attraverso una medium.
Questa gli avrebbe detto che egli era un guaritore mandato a sanare la
Terra, che era stato scelto per il suo coraggio e che era stato
indirizzato allo sport per imparare la disciplina. Secondo la visione,
avrebbe lasciato la politica e sarebbe divenuto famoso, scrivendo cinque
libri in tre anni, finché un giorno ci sarebbe stato un grande
terremoto in cui «il mare reclamerà la terra», a causa del cattivo
comportamento degli esseri umani che starebbero abusando delle risorse
terrestri. Quando Icke disse alla dirigenza dei Verdi quel che aveva
sentito, venne immediatamente espulso dal partito. In un'intervista
nello show di Terry Wogan nel 1991, due sue controverse affermazioni
(prima si autoproclamò Figlio della Divinità e successivamente disse che
la Gran Bretagna sarebbe stata devastata dalle maree e dai terremoti)
furono accolte con risa dal pubblico in studio mentre i giornalisti, con
aria a volte ironica a volte preoccupata, si chiedevano se Icke fosse
malato di mente. I suoi sostenitori affermano che in realtà stava
descrivendo tutti gli esseri umani come figli di Dio, o di un'altra
divinità, e che la confusione nacque dal suo sforzo volto a spiegare la
propria apoteosi. Dopo esser stato ampiamente ridicolizzato, scomparve
dalla vita pubblica per un breve periodo. Icke stesso scrisse che per
diversi anni non poté camminare lungo la strada senza venire additato e
deriso dalla gente, e che tale esperienza lo aiutò a trovare il coraggio
di sviluppare le sue idee, poiché non temeva più quello che la gente
pensava di lui. «Uno dei miei più grandi timori era quello di essere
ridicolizzato dal pubblico come se fossi un bambino. E questo è davvero
accaduto. Come presentatore televisivo, ero rispettato. La gente mi
riconosceva per strada e mi stringeva la mano, parlandomi in modo
educato. Ma una notte, improvvisamente, sono stato trasformato in 'Icke
il pazzo' ed ormai non posso più attraversare una via della Gran
Bretagna senza essere deriso: questo è un incubo! Mio figlio ne è
rimasto devastato psicologicamente in quanto non immaginava che il padre
potesse essere considerato ridicolo dall'oggi al domani.»
(Dichiarazioni di David Icke) Attualmente egli vive a Ryde, nell'Isola
di Wight, ha pubblicato numerosi libri riguardo alla teoria della
cospirazione globale. Icke tiene spesso anche tournée in tutto il mondo
in cui illustra le sue teorie ma anche gli aspetti più giornalistici di
esse, discutendo dell'attuale situazione mondiale e dei suoi retroscena,
dal disastro dell'11 settembre 2001 alla guerra in Iraq, dal conflitto
israelo-palestinese alla crisi economico-petrolifera. Icke a partire
dagli anni novanta propugna la sua teoria, secondo cui il mondo sarebbe
dominato da una ristretta cerchia di eletti, gli illuminati, legati ai
protocolli dei Savi di Sion, un falso pubblicato in forma di opuscolo
nel 1905 che immagina una cospirazione ebraica. Icke ha pubblicato
sedici libri esponendo le sue opinioni, che sono in genere considerate
un insieme di New Age (malgrado le sue smentite), cospirazionismo
politico ed apocalittico, mescolate con quello che alcuni considerano
una visione antisemita. Michael Barkun, nel suo studio del 2003 sulla
sottocultura della cospirazione, A Culture of Conspiracy: Apocalyptic
Visions in Contemporary America, scrive che Icke è «il più fluente degli
autori cospirazionisti, e dà ai suoi scritti una chiarezza raramente
trovata in testi del genere». Il cuore delle idee di Icke è la credenza
che il mondo sia sotto il controllo di un governo segreto. Nel 1996, nel
suo libro ... and the truth will set you free ( e la verità vi renderà
liberi), affermò che questo governo era finanziato da banchieri e
affaristi come i Rothschild e Rockefeller, sebbene in seguito abbia
chiarito che considera gli ebrei membri della classe dirigente non
ebrei, ma lucertole. Secondo il giornalista inglese Simon Jones, Icke
affermò che: «La gente comune è indotta in massa a credere che la
normale causa degli eventi del mondo siano le conseguenze di forze
politiche note, o eventi casuali e incontrollabili. Tuttavia, la storia
dell'umanità è manipolata ad ogni livello... Ora potreste chiedervi fino
a quali terribili attività questa gente possa arrivare. Icke ha la
risposta. Questi individui organizzano incidenti in tutto il mondo, che
poi richiedono una risposta dall'opinione pubblica (bisogna fare
qualcosa), e in cambio permettono a questi potenti di fare qualsiasi
cosa questi abbiano desiderato fare sin dall'inizio.» (Dichiarazioni di
Icke a Simon Jones) L'aspetto New Age della filosofia di Icke, scrisse
Jones, prevede che la gente viva in una coscienza
multidimensionale e che si dovrebbe abbandonare la falsa esistenza
fornita dal governo mondiale, che porterà la gerarchia al collasso. Icke
cita nelle sue opere in particolare la prima guerra mondiale e seconda
guerra mondiale, l'Olocausto, l'attentato di Oklahoma City, l'attentato
del volo Pan Am 103, il conflitto in Bosnia e gli attacchi terroristici
dell'11 settembre 2001 come esempi di eventi causati dal governo
segreto. Arrivando addirittura a teorizzare un controllo e una
responsabilità da parte di esso sulla maggior parte degli eventi
negativi degli ultimi due secoli. Nel 1999, Icke scrisse e pubblicò The
Biggest Secret: The Book That Will Change the World, nel quale affermò
che il pianeta sarebbe controllato da un Nuovo Ordine Mondiale,
manovrato da una razza di umanoidi rettiliani chiamati la Fratellanza
Babilonese (Babylonian Brotherhood). Egli ha scritto: «Le mie ricerche
[nota: scritto resaerch nel testo originale] suggeriscono che è da
un'altra dimensione, la quarta dimensione inferiore (lower fourth
dimension), che il controllo e la manipolazione sarebbero orchestrati.
Altre persone sanno che lo è dalla dimensione astrale (lower astral
dimension), la leggendaria casa dei demoni e delle entità [nota: scritto
antities nel testo] nei loro rituali di magia nera...» (D. Icke, The
Biggest Secret: The Book That Will Change the World). Secondo Icke, il
DNA "ibrido rettile-umano" dei rettiliani permetterebbe loro di cambiare
dalla forma originaria a quella umana se questi consumano del sangue
umano. Icke stese un parallelo con la miniserie TV degli anni ottanta V -
Visitors in cui la Terra è conquistata da rettiloidi alieni
camuffati da umani. Il gruppo rettiliano secondo Icke comprenderebbe
molti personaggi importanti e in pratica ogni leader mondiale, dalla
defunta Regina madre inglese a George H.W. Bush, Bill Clinton, Harold
Wilson, Tony Blair, e persino Bob Hope. Queste persone o sono essi
stessi rettiliani, o lavorano per loro in quella che Icke chiama
«sindrome dalla personalità multipla simile a schiavitù»: «I Rothschild,
i Rockefeller, la Famiglia Reale inglese e le famiglie dominanti della
politica e dell'economia negli USA e nel resto del mondo vengono dalle
STESSE discendenze. Non è perché sono snob, è per mantenere al meglio la
loro struttura genetica: il DNA rettiliano-mammifero che gli permette
di cambiare forma (shape-shifting)» (D. Icke). Icke ha scritto che la
famiglia Rothschild avrebbe pianificato l'ascesa al potere di Adolf
Hitler per puntare al controllo di Israele, terra considerata sacra per
gli Illuminati. I personaggi-rettiliani, secondo Icke sarebbero dediti a
sacrifici umani, avidi di sangue umano e di violenze carnali su dei
minorenni e manipolerebbero la gente con riti satanisti e con
l'ingegneria sociale. Icke descrisse lo shape-shifting come un «Fenomeno
riportato da testimoni che hanno visto persone (molto spesso in
posizioni di potere) trasformarsi di fronte ai loro occhi, da una forma
umana a una forma rettiliana e poi ritornare a quella originale». Icke
in un'intervista affermò che Christine Fitzgerald, una confidente della
Principessa Diana confidò a lui che Diana stessa credeva che la famiglia
reale inglese fosse collegata ai rettiliani e che loro stessi fossero
in grado di trasformarsi. Icke da allora ha pubblicato un gran numero di
altri testi sugli stessi temi. I suoi ultimi lavori vedono in George W.
Bush, anch'egli un rettiloide, uno dei ruoli centrali in quella che
Icke definisce la cospirazione dell'11 settembre (9/11 conspiracy). Le
teorie di Icke sono state attaccate come antisemite in quanto i suoi
argomenti sulla presa del potere rettiliana e i riferimenti a noti
banchieri ebrei richiamerebbero le teorie sulle cospirazioni giudaiche.
Icke ha fermamente negato che i suoi rettili rappresentino gli ebrei.
«Non sono un antisemita!», ha dichiarato al The Guardian, «Ho grande
rispetto per il popolo ebraico». Egli ha affermato che i rettiliani non
sarebbero umani, e quindi nemmeno ebrei, ma entità extradimensionali che
prendono il controllo delle menti umane. La sua teoria prevede che la
razza bianca sia la più suscettibile all'influenza rettiliana e in
particolare le persone bianche con gli occhi azzurri. Ciò nonostante, le
affermazioni di Icke a proposito di una organizzazione di banchieri
ebrei che avrebbe pianificato l'Olocausto e finanziato l'ascesa di
Hitler sono viste come antisemite, non solo dai gruppi ebraici, e gli
hanno fatto guadagnare anche il sostegno di alcuni gruppi affini al
neonazismo, in particolare quello di Combat 18, un movimento skinhead di
portata mondiale. Icke ha citato numerose pubblicazioni neonaziste e di
estrema destra nelle sue pubblicazioni. Simon Jones scrive: «È facile
marchiare David Icke come un uomo confuso ed ignorante, manipolato da
estremisti per presentare la loro filosofia in una forma socialmente
accettabile. Ma Icke capisce chiaramente le implicazioni delle sue
parole.» (Intervista a Icke di Simon Jones). Nel rispondere ad una
domanda fattagli durante una delle sue conferenze, Icke disse a Jones:
«Penso che la gente debba avere il diritto di credere, di leggere e di
avere accesso a tutte le informazioni, per formarsi una propria opinione
su cosa pensare. Se qualcosa non ha senso, e se qualcosa non accade,
verrà mostrato come insensato sotto le luci dell'arena pubblica.» (D.
Icke a Simon Jones) Nel 1999, i libri di Icke vennero rimossi dai negozi
Indigo in tutta la provincia canadese dell'Ontario, e diverse date del
suo tour di conferenze vennero annullate per le proteste del Consiglio
Ebraico Canadese. La University of Toronto concesse di tenere la
conferenza programmata, nonostante la presenza di 70 contestatori, tra
cui i rappresentanti del Partito dei Verdi dell'Ontario, esternamente al
Hart House Theatre. Un docente di legge della University of Toronto, il
Professor Edward Morgan scrisse il 30 settembre 1999 al rettore
dell'università Robert Pritchard: «Essendo stato coinvolto in un certo
numero di importanti casi in Canada relativi alla letteratura dell'odio,
è mia opinione che questo sia precisamente il tipo di materiale
diffamatorio di cui la Corte Suprema si è occupata mettendola al bando
nel Codice Criminale. Le pubblicazioni mostrano i classici tratti
antisemiti, e sono piene di riferimenti a società segrete che portano
avanti cospirazioni globali, condotte da uno stereotipo dell'ebreo
manipolatore. Il materiale che ho visto non ha posto sul mercato
canadese delle idee!» (Edward Morgan). Sumari Communications, che
organizzò il tour, negò le accuse: «Io contesto l'assunto antisemita
perché la comunità ebraica ha scelto di isolare frasi antisemite nei
libri di David che sono a loro volta citazioni da autori ebrei, usate
per provare le sue teorie. Nessuno obbliga quella gente a essere qui, ma
è importante che lo possano fare. Si chiama libertà, e David non ha
nemmeno menzionato gli ebrei nelle sue conferenze.» (Nota ufficiale di
Sumari Communications) Il giornalista inglese Louis Theroux, recensendo
il lavoro di Jon Ronson Them: Adventures with Extremists, ha chiesto
cautela nelle accuse di antisemitismo ad Icke: «Non solo potrebbe essere
ingiusto verso Icke, ma implicando che sia così pericoloso da meritarsi
una censura, i censori danno una patina di serietà a idee che sono,
diciamocelo, veramente, veramente idiote.» (Louis Theroux)
.
APPROFONDIMENTO
.
"Nel
1990 iniziai consapevolmente un incredibile viaggio alla scoperta di me
stesso. Non avevo la minima idea riguardo a dove mi avrebbe condotto,
ma decisi che lo avrei intrapreso comunque. Ne avevo abbastanza. Persone
ridotte a macchine. Questo «mondo» non aveva mai avuto senso per me: le
ingiustizie, la stupidità, il modo in cui il sistema trasforma le
persone in poco più che macchine, le quali operano attraverso un ciclo
continuo di esperienze e comportamenti ripetitivi che ossessivamente ci
ostiniamo a chiamare «vita». Non siamo noi a vivere la vita - è la vita a
viverci. Vi sono delle eccezioni, a cui appartengono molti che stanno
leggendo questo scritto, ma la maggior parte della gente si fa dire cosa
pensare, dove andare, cosa fare e come farlo. Non è così? Ebbene, da
dove acquisite le «notizie» che vi portano a trarre conclusioni riguardo
a voi stessi e al Pianeta? Chi decide a quale ora vi dovete alzare ogni
mattina di ogni giorno lavorativo? Chi decide in quale posto dovete
andare e qual è il vostro compito una volta arrivati a destinazione? Chi
decide come dovete svolgerlo? Se assomigliate alla stragrande
maggioranza delle persone che attualmente popolano questo mondo
illusorio, non siete affatto voi a prendere quelle decisioni; esse vi
vengono imposte dal «sistema», la ragnatela del dominio e del controllo
che impone la propria volontà sulla vostra vita. Voi attingete le vostre
«informazioni» dai mezzi convenzionali che vi vendono le loro falsità
quotidiane, in base alle quali decidete cosa pensare e cosa credere.
Siete costretti ad alzarvi ad una certa ora poiché dovete presentarvi a
rapporto sul posto di lavoro e non potete essere in ritardo. Vi recate
dove i vostri superiori vi dicono di recarvi e fate ciò che costoro vi
dicono di fare. Se vi ribellate, vi licenziano, e se non venite pagati
non potete permettervi una casa o cibo a sufficienza. E non si tratta
solo di voi. Che dire della vostra famiglia e delle altre persone a
vostro carico? Quali sarebbero le conseguenze per loro se non vi
assoggettaste al sistema? Per far fronte a tutti questi bisogni e a
queste responsabilità incombenti, dovete trascorrere ogni vostra
giornata costantemente occupati a soddisfare altre persone. A loro
volta, anche quelli che comandano seguono servilmente le imposizioni di
chi controlla loro e similmente essi non osano ribellarsi. Anche i
superiori hanno dei capi. Prendete ad esempio un agricoltore che deve
rifornire un supermercato di derrate alimentari; egli impartisce ordini
ai braccianti suoi subalterni, e se questi non fanno ciò che dice, si
ritrovano a spasso. Ma, allo stesso modo, anche lui deve fare ciò che il
supermercato gli richiede, oppure perderà il contratto rischiando di
trovarsi tagliato fuori dagli affari. Al livello successivo, quelli che
gestiscono il supermercato devono rispondere agli azionisti, i quali
includono a loro volta persone al servizio dei «propri» supervisori, e
questi al servizio di altrettanti dirigenti."
.
Schiavi del Sistema
"Ecco
come gira la ruota della dipendenza e dell’imposizione di potere. Lo
schiavo di qualcuno è il padrone di qualcun altro; la pecorella di
qualcuno è il pastore di qualcun altro. È questa la maniera in cui il
mondo è strutturato di proposito. Il sistema esige che ognuno controlli
qualcun altro, e ciò viene attuato in un miliardo di modi differenti.
Quelle che noi chiamiamo «società libere» non sono altro che Gulag con
nomi diversi. Non è il sistema ad essere al nostro servizio – siamo noi
al suo. Siamo schiavi, e ci illudiamo di essere liberi, perché non
vogliamo affrontare la realtà della nostra condizione. Una sera ero
ospite di un programma radiofonico americano, quando un ascoltatore
chiamò e sostenne una tesi davvero azzeccata. Paragonò l’umanità ad un
marito che sa che la moglie gli è infedele, ma che tenta disperatamente
di convincersi che non è vero: quando lei torna a casa, l’affronta per
indurla a dire dove è stata e con chi. L’uomo conosce la verità, ma
confida disperatamente che le spiegazioni di sua moglie suonino
abbastanza credibili da fargli continuare a illudersi che vada tutto
bene. Piuttosto che accettare una verità spiacevole, egli preferirebbe
ascoltare una bella menzogna. Allo stesso modo, la maggior parte delle
persone non vuole misurarsi con i complotti e la corruzione dei governi,
e neppure chiedersi perché le nazioni, anche la propria, vadano in
guerra contro civili indifesi. Quando i governi pronunciano le loro
falsità, quando si scusano per la loro assurda condotta, la maggior
parte della gente è pronta ad accettare quanto dicono perché «vuole»
credere che quelle menzogne siano la verità. L’alternativa consiste
nell’affrontare il fatto che il governo non è un benevolo servitore del
popolo, ma esattamente l’opposto. Affrontare la realtà è sapere che le
forze che controllano gli Stati Uniti sono capaci di orchestrare gli
orrori dell’11 settembre e accusare qualcun altro; oltre ad avere la
sfacciataggine di partecipare ai riti funebri per le vittime, pur
sapendo di aver concorso alla loro uccisione. Quante persone sarebbero
sufficientemente forti da affrontare una cosa del genere e ciò che essa
rappresenta per le loro esistenze? È questa una delle ragioni basilari
per cui le menzogne ufficiali hanno la meglio, e divengono delle verità
comunemente accettate. L’alternativa è talmente impensabile, talmente
intollerabile, da non poter essere presa in considerazione; così la
maggior parte della gente non lo fa. Di conseguenza, facciamo finta di
niente. Lo stesso vale per la negazione collettiva che mettiamo in atto
riguardo alle nostre esistenze: “Ho una casa grande e una grossa
automobile; non è una vita favolosa?” Ebbene, la casa e l’auto saranno
anche favolose, ma la «vita»? Quante persone stanno facendo ciò che
vogliono veramente? Quante sono davvero felici, realizzate e in pace con
se stesse? In verità, quasi nessuna. Non è forse proprio questa la
condanna profonda e radicata inflittaci dall’alienazione mentale che
chiamiamo «vita»? I più fanno quello che pensano di «dover» fare, e ciò
significa servire il sistema secondo le condizioni dello stesso. Perché
confondiamo la «vita» con il mondo, così come esso viene comunemente
sperimentato? Cos’ha a che vedere la vita col far saltare in aria dei
bambini sotto gli occhi dei genitori, e genitori sotto gli occhi dei
propri figli, e chiamarla «liberazione»? Dove sta la vita nel doversi
alzare ogni mattina alla stessa ora per starsene sempre in mezzo al
solito traffico, o per fare la fila aspettando il solito treno, per
recarsi a svolgere il solito lavoro che vi lascia annoiati, frustrati e
insoddisfatti? Trovarsi al termine della giornata, di nuovo in mezzo
allo stesso traffico e dopo aver fatto la stessa fila, prima che ve ne
torniate a casa per guardare alla TV i soliti programmi serali, che vi
trattano come foste dei ritardati mentali? E ancora, dove sta la vita
nel mandare i nostri figli in scuole e università ideate per buttarli
fuori come rotelle di un ingranaggio? Ma preferiamo convincere noi
stessi di avere un buon lavoro, un’ottima carriera, una vita
soddisfacente, e di dare ai nostri figli una valida istruzione,
piuttosto che affrontare l’orrore degli orrori, e cioè che l’esistenza,
in realtà, è uno schifo. O meglio, uno schifo se paragonata a cosa
potrebbe essere e a cosa ci piacerebbe che fosse. In verità, non si
tratta per nulla di «vita». È un velo di lacrime nascoste da
un’abbondante passata di auto-illusioni. Noi giudichiamo la nostra
«felicità» dal nostro grado di infelicità, e le nostre realizzazioni
tramite i simboli e i fronzoli che il sistema ha decretato come elementi
essenziali del successo. Il giorno in cui stavo scrivendo questo, lessi
i risultati di uno studio sulla salute mentale ed emozionale dei
«teenagers» in Gran Bretagna, sebbene la stessa cosa possa applicarsi a
tutto il mondo industrializzato e computerizzato, e non solo. Lo studio:
“Dinamiche del tempo nella salute mentale degli adolescenti”,
pubblicato nel Journal of Child Psychology and Psychiatry, rivelava che
il numero dei quindicenni sofferenti di ansia e depressione era
aumentato del 70%, in meno di vent’anni. Lo studio concludeva che una
delle cause chiave di questo drammatico incremento del trauma emozionale
negli adolescenti, era la spinta incalzante ad «avere successo». Per
essere più precisi, si sarebbe dovuto aggiungere avere successo «secondo
le condizioni del sistema». Lo studio affermava: “la costrizione ad
avere successo negli studi e la prospettiva dell’indebitamento stanno
contribuendo a diffondere l’infelicità”. In Gran Bretagna, grazie al
governo attuale, quando escono dall’università, gli studenti affrontano
una montagna di debiti a causa dei prestiti che hanno dovuto chiedere
per pagare la propria istruzione (o quanto passa per tale). Debito,
significa controllo da parte del sistema, ed è questa la vera ragione
dei prestiti agli studenti. Lo studio metteva inoltre in evidenza lo
squilibrio tra il tempo trascorso a scuola e quello dedicato allo svago,
una cosa cui anch’io ho dato rilievo per anni. La cosiddetta
“istruzione” esiste allo scopo di programmare, indottrinare e inculcare
un convincimento collettivo, in una realtà che ben si addica alla
struttura di potere. Essa non apre la mente, la soffoca. Così si
espresse Albert Einstein: “L’unica cosa che interferisce con il mio
apprendimento è la mia istruzione; è quel che rimane dopo che si è
dimenticato tutto quanto si è imparato a scuola”. Perché i genitori sono
orgogliosi nel vedere che i loro figli conseguono degli attestati di
«profitto», per aver detto al sistema esattamente quanto esso richiede
di sentirsi dire? Triste a dirsi, molto spesso si crede che
l’intelligenza e il passare degli esami siano la stessa cosa. Non sto
dicendo che le persone non debbano perseguire la conoscenza ma, se qui
stiamo parlando di libertà, dovremmo poterlo fare alle «nostre»
condizioni, non a quelle del sistema stesso. C’è anche da riflettere sul
fatto che i politici, i funzionari del governo, e ancora, giornalisti,
scienziati, dottori, avvocati, giudici, capitani d’industria e altri che
amministrano o servono l’apparato, invariabilmente sono quelli che sono
passati attraverso la stessa «macchina» creatrice di menti (per
l’indottrinamento), l’università. In questo modo la maggior parte della
gente si illude di essere libera, senza mai sperimentare per davvero
questa teoria. Le persone sono paragonabili a mosche prese in una
ragnatela e, a patto che non tentino di muoversi, riescono a convincersi
che se volessero, potrebbero farlo. Il fatto è che, in quel momento,
non vogliono farlo. Se tentassero, dovrebbero affrontare la realtà, e
cioè quella di trovarsi tenacemente incollati al sistema di controllo di
qualcun altro, il quale sta per vedersi servito il pasto che consiste
proprio in «loro stessi». Le persone quindi seguitano a fare quello che
la dittatura dei governi dice loro di fare, senza dubbi o contestazioni,
perpetuando l’Illusione di essere libere di scegliere, pur non avendolo
mai fatto. “Avere le ali appiccicate a questa ragnatela mi sta bene,
perché sto scegliendo di non volare”. Mentre lo stato globale
“orwelliano” emerge rapidamente dall’oscurità, l’auto-inganno
concernente un «mondo libero» sta diventando sempre più difficile da
sostenere. Ma invece di guardare bene in faccia la propria condizione, i
più non cercano di far altro che volgere ostinatamente lo sguardo nella
direzione opposta. La maggior parte della gente fa in fretta a
lamentarsi di quanto succede nella propria esistenza e più ampiamente
nel mondo, tuttavia, quando si tratta di fare qualcosa al proposito,
pare come impietrita. Assai meglio, sembra, evitare le personali
responsabilità incolpando qualcun altro. Il mondo è quello che è, perché
abbiamo permesso a pochi di renderlo tale, e semplicemente puntare il
dito contro quei pochi non è sufficiente. Siamo tutti coinvolti.
Voltaire colse magistralmente questo punto quando disse: “Non uno dei
fiocchi di neve che formano una valanga si è mai sentito responsabile”."
.
Tratto dal 1° capitolo del libro di David Icke “L’Amore Infinito è l’Unica Verità, Tutto il Resto è Illusione”
.
Fonte: Autori Vari
0 comments:
Posta un commento