L'incubo di un conflitto termonucleare.

26 marzo 2022


26 marzo 2022.

C'era un tempo in cui l'umanità viveva in pace; un tempo in cui le generazioni crescevano serene e prosperavano; un tempo di mestizia e letizia; un tempo, ormai lontano, che molti anelano a poter rivivere: questo è stato il tempo antecedente la Pandemia dovuta al diffondersi del Covid19; il tempo che precede l'invasione della Russia all'Ucraina; il tempo antecedente il ritorno dei taglia gole Talebani in Afghanistan. Un tempo di pace in cui, pur tuttavia, in alcune aree geografiche del mondo si giocava alla guerra e si moriva sotto le bombe dei nemici della pace. 

C'è stato un tempo, ricordo, in cui le due super potenze mondiali ci avevano costretto, con la minaccia di una imminente guerra termonucleare, a vivere con ansia i nostri giorni da adolescenti, giorni in cui temevamo che da lì a poco il genere umano sarebbe scomparso, si sarebbe estinto per sempre. 

C'è stato un tempo in cui talune installazioni militari, in cui erano allocate le infrastrutture per il lancio di missili intercontinentali, su cui erano montate delle testate nucleari, venivano visitate da entità aliene che, a bordo dei loro scintillanti dischi volanti, facevano tremare le gambe dei gerarchi russi e statunitensi. Ma quella lezione non insegnò loro nulla.

Questo era il tempo della cosiddetta "guerra fredda"; un tempo che la mia generazione non dimenticherà mai più. La caduta del muro di Berlino avvenuta nel 1989 sembrava che avesse per sempre fatto scomparire l'incubo di un possibile conflitto termonucleare: ci sbagliavamo!

Le minacce del nuovo zar di Russia degli ultimi giorni, ahinoi, ci hanno riportati alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso, facendo ruotare il calendario alla rovescia.

E dire che la Storia dell'umanità degli ultimi cento anni ci ha insegnato che un conflitto termonucleare tra le nazioni non decreterà alcun vincitore, ma soltanto degli sconfitti: gli esseri umani, quali entità senzienti.

Nella speranza che ciò non accada, colgo l'occasione per augurare a ciascuno di voi un buon fine settimana.

Francesco Toscano 


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