L'11 Luglio 1991: la nascita di una Nuova Era.

27 dicembre 2011


28 Dicembre 2011. 
L'11 Luglio del 1991, in Messico, durante un'eclissi solare, passata alla storia come l'eclissi del millennio e non solo per la durata prolungata del fenomeno ottico - sei minuti e quaranta cinque secondi - (almeno per quanti come noi sono appassionati dell'argomento U.F.O. ed alieni, n.d.r.), numerosi testimoni oculari muniti delle loro telecamere amatoriali in attesa di immortalare l'evento filmarono, loro malgrado e divenendo inconsapevolmente attori di un avvistamento di U.F.O. di massa della storia dell'umanità, numerosi oggetti volanti non identificati, di forma sferica, stazionare sui cieli di una delle più grandi e popolose città al mondo per un periodo di tempo non inferiore a venti minuti, ed in particolare dalle ore 13.00 alle ore 13.25 circa di quel giorno e da più quartieri della città. Nella zona sud-est della città centinaia di persone si radunarono nelle strade, fra cui anche i componenti del nucleo familiare Fuentes; il capofamiglia, l'ingegnere Fuentes, riprese con la sua telecamera VHS il primo salto spazio-temporale di un O.V.N.I. mai registrato prima nella storia dell'Ufologia (un wormhole, anche detto galleria gravitazionale, mettendo in rilievo la dimensione gravitazionale strettamente interconnessa alle altre due dimensioni: spazio e tempo. Questa singolarità gravitazionale, e/o dello spazio-tempo che dir si voglia, possiede almeno due estremità, connesse ad un'unica "gola" - galleria o cunicolo -, potendo la materia viaggiare da un estremo all'altro passandovi attraverso - Fonte it.wikipedia.org: http://it.wikipedia.org/wiki/Wormhole -). 
La telecamera di Fuentes segnava le ore 13.28. L'O.V.N.I.  da lui ripreso aveva ondeggiato sopra la città per ben ventitré minuti per poi scomparire dalla scena alla stessa velocità con cui era comparso alla vista dei testimoni esterrefatti. Ebbene, che ci crediate o no, l'eclissi solare e l'avvistamento di numerosi O.V.N.I. nei cieli dell'antica Tenochtitlán, che fu la capitale dell'Impero azteco, oggi conosciuta come Città del Messico, è stato annotato dagli antichi Maya, molti secoli fa, nel codice Dresda; in particolare, in questo documento si attesta che l'eclissi solare totale dell'11 Luglio 1991 avrebbe preannunciato avvenimenti fondamentali per la vita dell'uomo; grandi mutamenti sulla Terra e la conquista di una consapevolezza cosmica attraverso l'incontro con i "Maestri delle Stelle.." L'eclissi di Sole avrebbe segnato la nascita di una Nuova Era e segni prodigiosi sarebbero venuti dal cielo. Manca meno di un anno alla fatidica data del 21 Dic. 2012; quanto è avvenuto sulla Terra a decorrere dall'11 Luglio del 1991, volendo credere nell'antica profezia Maya,  lascia presagire un futuro alquanto incerto per l'umanità che giorno dopo giorno, ignara o volutamente inconsapevole  di ciò che l'aspetta, si consuma in questioni alquanto futili, in guerre, lotte fratricide, nella distruzione di questo piccolo mondo che ci è stato donato all'alba dei tempi per poterci evolvere oltre che fisicamente anche spiritualmente, al fine di poter meglio comprendere il Creato (anche recentemente Papa Benedetto XVI ha ribadito la necessità di proteggere il creato con un messaggio in occasione della XLIII Giornata mondiale per la Pace, dal titolo: SE VUOI COLTIVARE LA PACE, CUSTODISCI IL CREATO. Il messaggio si conclude con queste parole:"Per questo, invito tutti i credenti ad elevare la loro fervida preghiera a Dio, onnipotente Creatore e Padre misericordioso, affinché nel cuore di ogni uomo e di ogni donna risuoni, sia accolto e vissuto il pressante appello: Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato. " ), ed in modo tale da capire chi siamo realmente,dove siamo diretti, avendo l'umanità intera perso nel corso dei millenni la bussola custodita all'interno di ognuno di noi. Una vecchia leggenda indù racconta che vi fu un tempo in cui tutti gli uomini erano Dei. Essi però abusarono talmente della loro divinità, che Brahma - signore degli dei - decise di privarli del potere divino e di nasconderlo in un posto dove fosse impossibile trovarlo. Il grande problema fu quello di trovare un nascondiglio. Quando gli dei minori furono riuniti a consiglio per risolvere questo dilemma, essi proposero la cosa seguente: "seppelliamo la divinità dell'uomo nella Terra". Brahma tuttavia rispose: "No, non basta. Perché l'uomo scaverà e la ritroverà". Gli dei, allora, replicarono: "In tal caso, gettiamo la divinità nel più profondo degli Oceani". E di nuovo Brahma rispose: "No, perché prima o poi l'uomo esplorerà le cavità di tutti gli Oceani, e sicuramente un giorno la ritroverà e la riporterà in superficie". Gli dei minori conclusero allora: "Non sappiamo dove nasconderla, perché non sembra esistere - sulla terra o in mare – luogo alcuno che l'uomo non possa una volta raggiungere". E fu così che Brahma disse: "Ecco ciò che faremo della divinità dell'uomo: la nasconderemo nel suo io più profondo e segreto, perché è il solo posto dove non gli verrà mai in mente di cercarla". A partire da quel tempo, conclude la leggenda, l'uomo ha compiuto il periplo della terra, ha esplorato, scalato montagne,scavato la terra e si è immerso nei mari alla ricerca di qualcosa che si trova dentro di lui.

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