EBE - Entità Biologiche Extraterrestri.

21 luglio 2011





Una fotografia di un presunto  E.B.E. (Entità Biologica Extraterrestre)

"Ho visto due diversi tipi di ET da urti, e questo è sicuramente uno di loro. Sì, potrebbe benissimo essere lui."
Ex-militare archivista, che nel 1980 gestiva fotografie, film e manufatti da recuperi dell'incidente della fine del 1940 .


21 Luglio 2011.


La notte del 1° Luglio 1947 a Roswell, una località nel deserto del Nuovo Messico, durante un violentissimo temporale con lampi e tuoni che illuminavano a giorno il paesaggio, apparvero delle strane tracce sui radar della Base Aerea del 509° Stormo Bombardieri. Le tracce comparivano in un angolo dello schermo, lo attraversavano ad una velocità neanche lontanamente immaginabile per gli aerei militari dell'epoca (ma anche per gli attuali caccia intercettori), compiendo manovre e cambiamenti di rotta fulminei, per poi scomparire nell'angolo opposto. Questo fatto, apparentemente inspiegabile, costrinse i controllori radar ad una verifica delle attrezzature, imputando il cattivo funzionamento ai campi elettromagnetici generati dal temporale. Ma un'analisi accurata permise di escludere qualsiasi tipo di guasto, lasciando i controllori radar sconcertati, poiché quelle tracce ormai indicavano chiaramente qualcosa di reale, ma pericolosamente sconosciuto e molto probabilmente ostile, che stava effettivamente attraversando il loro spazio aereo.

Tratto dal libro "Il giorno dopo Roswell" di  Philip J. Corso

In base ai dati dell'autopsia effettuata sui cadaveri degli alieni recuperati a seguito dell'Ufo crash  di Roswell si è scoperto che le E.B.E. (Entità Biologiche Extraterrestri) SONO DA CONSIDERARSI DEI ROBOT UMANOIDI, PIU' CHE COME FORME DI VITA, APPOSITAMENTE CREATE PER VIAGGI SU LUNGHE DISTANZE ATTRAVERSO LO SPAZIO E IL TEMPO, RAPPRESENTANO LA FINE DI UN PROCESSO DI INGEGNERIA GENETICA, SVILUPPATO PER VIAGGI INTERPLANETARI,IN AMBIENTI CARATTERIZZATI DALLA PRESENZA DI ONDE ELETTROMAGNETICHE ED A VELOCITA' TALI DA CREARE LE CONDIZIONI FISICHE DESCRITTE NELLA TEORIA DI EINSTEIN.

Il Colonnello Corso narra che dal referto medico pervenutogli, relativo all'esame autoptico eseguito sul corpo di uno degli alieni recuperati a Roswell, si desume che il tempo biologico doveva essere trascorso molto lentamente per l'entità, poiché possedeva un metabolismo lento,come provato dalla notevole capienza dell'enorme cuore e dei polmoni. La fisiologia di questo essere indicava che il corpo non doveva essere sottoposto a grandi sforzi per preservarsi. Secondo il referto, le grandi dimensioni del cuore prefiguravano un numero inferiore di battiti rispetto ad un cuore umano medio, per pompare il suo fluido semilinfatico, latteo e poco denso attraverso un sistema cardiocircolatorio limitato, primitivo e di capacità ridotta, di conseguenza,l'orologio biologico batteva più lentamente rispetto a quello umano e permetteva alla creatura di viaggiare su lunghe distanze in un tempo biologico più breve. Per la struttura del cuore viene ipotizzato che funzionava sia come accumulatore passivo di sangue che come muscolo-pompa,era diverso da un cuore umano,il cuore dell'alieno sembrava avere dei muscoli diaframmatici interni che lavoravano meno del muscolo cardiaco umano,in quanto la creatura doveva vivere in un ambiente a gravità ridotta,almeno secondo il nostro concetto di gravità. I patologi esaminando i polmoni si accorsero che occupavano un volume maggiore, nella cavità toracica,rispetto ai polmoni umani, un indizio di avere a che fare con un'entità progettata per viaggi su grandi distanze. Anche l'analisi del tessuto scheletrico indicava un intervento di bioingegneria. Le ossa della creatura apparivano fibrose e più sottili a confronto con ossa umane, risultando più flessibili di quelle umane e presentando un'elasticità tale da poter funzionare come ammortizzatori;le ossa umane,a causa della loro fragilità,si frantumerebbero facilmente se sottoposte alle stesse sollecitazioni che tali entità sembrava riuscissero a sopportare.A bordo della navicella non fu trovato del cibo,quindi i medici erano alla ricerca di come queste creature potessero nutrirsi,si cercava di capire il fluido che fungeva da sangue,ma che sembrava anche regolare le funzioni corporee,proprio come fanno le secrezioni ghiandolari nel corpo umano,in queste entità il sistema circolatorio e quello linfatico sembravano essere combinati,eventuali scambi di sostanze nutritive o l'eleminazione delle scorie potevano avvenire solo attraverso la pelle o le mute protettive,in quanto le creature non erano dotate di alcun apparato digestivo ne di smaltimento delle scorie.La tuta spaziale o pelle esterna della creatura sembrava avvolgerla completamente,proprio come fosse stata tessuta su misura intorno al corpo,per fornire una guaina protettiva perfettamente aderente,i patologi immaginarono che senza la tuta,l'entità sarebbe stata vulnerabile ad una combinazione di traumi fisici,dovuta al costante bombardamento delle particelle di energia. La pelle somigliava ad un sottile strato di tessuto adiposo,qualcosa di completamente permeabile, come se avvenisse un continuo scambio di sostanze chimiche circolatorio-linfatico. Era forse questo il modo in cui si nutrivano? Ma non avendo un apparato digerente l'opinione comune fu che fossero androidi.In base alle grandezze del cranio che avevano solo 4 sezioni distinte ed al ritrovamento della fascia occipitale,gli ingegneri arrivarono a pensare che il funzionamento del velivolo e per governare il volo fossero da ricercare non tanto nello scafo,ma nel rapporto tra pilota e velivolo. Ipotizzarono un sistema di guida ad onde cerebrali,tanto specifico da rappresentare l'impronta elettronica sia del pilota che del velivolo stesso. La navicella era in grado di opporsi all'attrazione gravitazionale attraverso la propagazione di onde,controllate per mezzo dell'inversione dei poli magnetici del velivolo,al fine di poter regolare su una rotta non tanto il sistema di propulsione,ma la repulsione fra cariche elettriche dello stesso segno.Le prime rivelazioni sulla natura della navicella spaziale e sull'interfaccia di pilotaggio arrivarono molto velocemente dalla base di Norton. L'Aereonautica scopri' che l'intera navicella funzionava come un grosso condensatore. Essa stessa immagazzinava l'energia necessaria a far propagare l'onda magnetica che la faceva alzare in volo,che le faceva raggiungere la velocità di fuga dal campo gravitazionale terrestre e che le permetteva di muoversi a velocità superiori alle 7000 miglia orarie.Si ipotizzò che i piloti comunicassero con l'onda generata attraverso le tute aderenti,l'allineamento atomico longitudinale dello strano tessuto faceva in modo che i piloti divenivano parte del sistema elettrico del velivolo stesso,il loro compito non si esauriva nel pilotaggio,ma divenivano parte integrante dei suoi circuiti elettrici,il velivolo era un'estensione del loro corpo,perchè strettamente collegato al loro sistema neurologico.Le creature erano,quindi,in grado di sopravvivere per lunghi periodi all'interno di un'onda ad elevata energia,diventando il circuito primario deputato al suo controllo. Erano protette dalle tute,che le avvolgevano dalla testa ai piedi e che permettevano loro di essere un tutt'uno con la navicella,in pratica parte dell'onda. L'astronave a forma di mezzaluna non aveva alcun sistema di controllo di navigazione tradizionale,non vi erano cloche,ne volantini o manette,pedali,cablaggi, flap o timoni,si supponeva che il funzionamento era integrato con le fasce,le tute,il cervello e l'intera astronave,i comandi di volo venivano convertiti dalle fasce in una sorta di flusso di corrente che scorreva nelle tute e che veniva convogliato nei pannelli in rilievo,in cui erano presenti le impronte delle mani delle creature.L'astronave non aveva motore,però poteva immagazzinare e gestire una grande quantità di corrente,a livello teorico,l'astronave poteva essere un condensatore,che immagazzinava corrente controllata o monitorata dal pilota e che poteva,in qualche modo ricaricarsi con l'ausilio di un generatore di bordo. Corso si pose degli interrogativi:se le EBE,oltre ad essere state progettate biogeneticamente per i viaggi interstellari,non fossero state soggette ai tipi di forze che i piloti umani avrebbero normalmente incontrato? Se le EBE utilizzavano una tecnologia basata sulla propagazione di onde come propulsione antigravitazionale e sistema di navigazione,allora potevano viaggiare dentro una specie di onda elettromagnetica regolabile. Fece notare al Generale Trudeau la necessità di studiare i potenziali effetti fisiologici sugli umani,dovuti a lunghe esposizioni alle fughe di energia generate dalla propagazione di un campo elettromagnetico.

Post più popolari