Gli U.F.O. nell'era contemporanea.

13 maggio 2011


13 Maggio 2011.

La storia contemporanea è, convenzionalmente,il periodo storico che parte dal Congresso di Vienna (1815 - sconfitta di Napoleone e riassetto dell'ordine europeo) ad oggi.
E' proprio dalla prima metà del XIX sec.,che si intensificano gli avvistamenti di UFO in tutto il mondo, sino ad arrivare alle adduzioni dei giorni nostri e alla teorizzazione del “complotto” internazionale per insabbiare e depistare gli avvistamenti e tutti gli aspetti di questa fenomenologia.
E' però solo durante la seconda metà del XX sec. che gli avvistamenti di UFO si accentuano, tanto da raccogliere numerose testimonianze di incontri ravvicinati del secondo e del terzo tipo nei primi anni della seconda guerra mondiale. Gli alleati pensavano che gli UFO fossero delle nuove macchine da guerra dei Tedeschi, ma ben presto, i primi avvistamenti ed i primi rapporti, specialmente quelli militari, secretati sino a qualche tempo fa, sostennero che quegli oggetti volanti, che volavano in maniera non convenzionale, non avevano alcunché di terrestre e che fossero riconducibili a tecnologie di civiltà aliene, che apparentemente non sarebbero dovuti essere motivo di preoccupazione per i governi del mondo.


Il fenomeno Ufo nella prima metà del XX secolo

Una breve ma interessante sequenza di episodi e testimonianze

Agli inizi del '900, notizie su avvistamenti, (in più parti del mondo), Ufo e fenomeni apparentemente inspiegabili, dal punto di vista naturale e scientifico si susseguono numerosi:
Il 14/2/1900 durante una scampagnata verso ad Hanging Rock, quattro ragazze e la loro insegnante di matematica scompaiono nel nulla. Le quattro ragazze sentono un suono arcano, le lancette si fermano su mezzogiorno e vengono misteriosamente attratte verso la cima del monte. Tuttavia una delle ragazze non ce la fa a salire per via della sua corpulenza e della paura provocata da fatti strani che stavano avvenendo (insolite figure, suoni e visioni celeste), fatti strani che la fecero tornare indietro urlando e in stato di shock. La ragazza riferì che l’ultima cosa che vide fu che le tre amiche avanzavano scalze in stato di estasi, scivolando sulle rocce verso un enigmatico oggetto. Solo una delle tre ragazze verrà ritrovata una settimana dopo, completamente svuotata di memoria e con strani segni addosso. Anche la loro insegnante di matematica (che le andò a cercare) scomparve nel nulla. Molti testimoni riferirono di avere avvistato strane luci e strane nuvole prima e dopo della scomparsa delle ragazze. Sull'intera faccenda è anche stato realizzato un film.

Nella prima metà del ‘900, Karl Muller decise di stilare un elenco di ben 174 enigmi lunari, che fu continuata ed ampliata da H. Gramatsky. Un altro elenco fu stilato dall’astronomo Percy Wilkins.

- Un resoconto dettagliato di moltissimi avvistamenti UFO nell’antichità fu pubblicato nel 1900 da Charles Fort negli USA.

- 4 aprile 1901, Golfo Persico. Ruote luminose che girano vengono avvistate presso la superficie dalla nave Kilwa.

10 maggio 1902, Devon meridionale. Un gran numero di oggetti coloratissimi, simili a « piccoli soli », segnalati da un certo colonnello Markwick.

24 febbraio 1904: la nave Supply avvista tre dischi luminosi, quattro volte più grandi del Sole. Volano in formazione perfetta, prima al di sotto di alcune nubi, la cui altitudine è calcolata intorno ai millecinquecento metri. Più tardi si sollevano, entrano nello strato nuvoloso, e scompaiono.

- 2 settembre 1905. Llangollen, Galles del Nord. Oggetto scurissimo in volo, ad una altezza di circa tre chilometri. 29 marzo. Cardiff, Galles. Un tubo verticale di luce appare nel cielo, « come una sbarra di ferro arroventata fino ad assumere una luminosità color arancio », affermano i testimoni.
- 1/04/1905, Cherbourg, Francia. Un disco luminoso, con alone, avvistato sopra la città per parecchie notti consecutive.

- 1/02/1902, il Daily Mail riferisce che un disco luminoso è stato avvistato sul Galles: è rimasto librato immobile per qualche tempo e poi si è allontanato.

- 11/2/1905, Delaware (Inghilterra), un coltivatore locale avvista in cielo un UFO a forma di triangolo, che attraversa il cielo e scompare nel giro di circa 10 secondi. Tale evento è debitamente documentato e l'UFO avvistato è del tutto simile agli UFO triangolari fotografati negli ultimi decenni.

- 2 giugno 1906, Golfo di Oman. Raggi vorticanti di luce visti sull'acqua, nei pressi di una nave, come riferisce un certo signor Carnegie di Blackheath, Kent.

- 14 marzo 1907, Stretto di Malacca. « Raggi che sembrano muoversi attorno ad un centro, come i raggi d'una ruota... lunghi circa trecento metri », riferisce l'equipaggio della nave Orient.

- 2 luglio 1906, Burlington, Vermont. Un'immensa torpedine scura si libra sulla città. Dai fori lungo i fianchi lancia lingue di fiamme e scintille. Dapprima sembra stazionaria su College e Church Street, poi segue un forte contraccolpo. Le fiamme si ravvivano e l'oggetto si allontana. Viene scorto un piccolo disco luminoso che si distacca dalla nave madre e scompare.

- Nel 1908 un UFO sferico luminoso fu visto sorvolare Bridgewater (Massachusetts).

- Nel 1908 in Siberia esplode in aria quella che potrebbe essere un UFO o un'arma non terrestre con effetti pari a quelli di una bomba atomica.

- 1/05/1908, Vittel, Francia. Un disco luminoso, grande quanto la Luna, appare nel cielo. È circondato da un alone in forma di fascia. Dopo qualche tempo, attraverso il disco appare, obliquamente, una striscia nera.

- 17 marzo 1908, Peterborough, Inghilterra. Un oggetto rumoroso, fornito di luci, sorvola la città. Esiste il rapporto della Polizia.

- 18 maggio 1909, Caerphilly, Galles. Un uomo di Cardiff, certo Lithbridge, narra che, mentre stava camminando tra le montagne, si è imbattuto in una grandissima costruzione cilindrica sul ciglio di una strada solitaria. Dentro la costruzione ha scorto due uomini dall'aspetto strano, che indossavano indumenti simili a pellicce. Vedendolo, i due si sono messi a parlottare eccitatissimi in una lingua straniera. Dopo un attimo, la macchina si è sollevata in aria ed è volata via. Non aveva ali e faceva pochissimo rumore. Nel luogo da lui indicato viene trovata una depressione nell'erba: è il primo rapporto, in questo secolo, che parla dell'atterraggio d'uno di questi oggetti.

- 10 giugno 1909, Stretto di Malacca. Un'altra ruota luminosa girevole avvistata sopra le acque.

- 8 settembre 1909, un oggetto luminoso attraversa la Nuova Inghilterra (USA) con grande rumore di macchinari.

- 31 ottobre 1909, Raggi luminosi scendono dal cielo sopra Bridgewater, nel New England, poi risalgono.

- 20 dicembre 1909, Oggetto luminoso avvistato sopra Boston, Massachusetts.

- 23 dicembre 1909, Lo stesso oggetto viene avvistato sopra Worcester, sempre nel Massachusetts: « spazza i cieli con un riflettore di potenza enorme ». Ritorna due ore dopo, e migliaia di persone lo vedono. Rimane librato per poco tempo, si dirige verso sud, poi verso est, sul mare.

- 24 dicembre 1909, Lo stesso oggetto ritorna su Boston. Numerosi rapporti vengono fatti.

- 24 dicembre 1909, Limerick, Irlanda. Un disco luminoso viene avvistato sopra l'orizzonte, a nord-est: si muove lentamente verso sud, poi fa dietro-front e procede nella direzione opposta. Visibile per trentadue minuti.

- 31 dicembre 1909, Huntingdon, Virginia occidentale. Tre enormi dischi luminosi di grandezza eguale compaiono nel cielo, di prima mattina.

- Nel 1909 moltissimi oggetti volanti sconosciuti vengono avvistati negli USA ed in Nuova Zelanda.

- 12 agosto 1910. Mar Cinese Meridionale. Il vapore olandese Valentijn: « Una ruota orizzontale, luminosa, che girava rapidamente, poco al di sopra del pelo dell'acqua ».

- 13 gennaio 1910, Chattanooga, Tennessee. « Per il terzo giorno consecutivo una misteriosa aeronave bianca ha sorvolato Chattanooga, oggi verso mezzogiorno. Proveniva da nord, e si dirigeva verso sud-est... mercoledi è venuta da sud, e giovedi è ritornata verso nord ». Il volo più lungo di un dirigibile verificatosi a quei tempi era stato quello da St. Cyr alla Torre Eiffel: un percorso di pochi chilometri.

- Nel 1911 si osservarono sul suolo marziano delle luci intermittenti bianco-azzurre, che furono interpretate come segnali di chiamata.

- 27 gennaio 1912, Un certo dottor Harris osserva un oggetto scuro, a forma di uccello, librato contro la Luna: la lunghezza viene calcolata intorno ai 400 chilometri almeno.

- 6 marzo 1912, Warmley, nei pressi di Bristol, Inghilterra. Un oggetto « splendidamente illuminato » si dirige verso Gloucester. « Grandioso! », « Come una folgore a tre punte », affermano gli spettatori sbalorditi.

- 8 aprile 1912, Tisbury, Wiltshire, Inghilterra. Nubi che si muovono rapidamente. Due ombre scure, stazionarie, sopra le nuvole. Le nubi passano oltre ma le due macchie scure rimangono per circa mezz'ora.

- Nel 1913 migliaia di persone in Canada ed in USA videro squadriglie di luci mobili fare evoluzioni nel cielo.

- 4 gennaio 1913, Dover, Inghilterra. « Aeronave » sconosciuta, con luci.

- 17 gennaio 1913, Cardiff, Galles. Enorme aeronave che lascia una densa scia di fumo viene vista dal capo della Polizia del Glamorganshire.

- 24 gennaio, 1913, Totterdown, nei pressi di Bristol. Luci brillanti che scendono precipitosamente dal cielo, e illuminano le colline lontane.

- 31 gennaio, 1913, Tubo aereo con luci mobili avvistato in diverse zone del Galles del Sud.

- 28 gennaio 1913, Un'aeronave illuminata viene avvistata sopra Liverpool.

- 13 agosto 1914, Il giorno prima dello scoppio della Grande Guerra, oggetti a forma di campana vengono avvistati sopra Elstree, Hertshire.

- 10 ottobre 1914, Una torpedine nera attraversa il Sole. Viene riferito che ha i contorni « straordinariamente nitidi ». Circondata da un alone « come una nave che sollevi ondate di schiuma bianca ».

- 31 luglio 1915, Ballinasloe, Irlanda. Un enorme corpo luminoso si dirige verso nord-ovest, rimane stazionario per quarantacinque minuti, poi si allontana: scompare definitivamente cinque ore dopo la sua comparsa. 

- 19 luglio 1915, Un disco luminoso viene visto mentre attraversa la Luna.

- 1916: una circolare dell'Intelligence diramata ai comandi delle forze armate inglesi che avvisa di numerosissime segnalazioni avvenute dall'inizio della guerra riguardo a luci inspiegabili, potenti bagliori, luci sui campi sul suolo inglese. L'indagine dell'Intelligence riferisce che viene esclusa categoricamente l'origine nemica di tali luci.

- Il 13 ottobre 1917 a Fatima (Portogallo), più di 50.000 persone (che stavano assistendo alla famosa apparizione della Madonna) videro discendere dalle nubi un enorme disco argenteo che si muoveva in cielo seguendo una traiettoria a spirale. L'oggetto emanava calore al punto che il terreno bagnato dalla pioggia si asciugò. Dopo pochi minuti il disco risalì in cielo e sparì dirigendosi verso il Sole. l'evento ebbe rilevanza mondiale e rappresenta uno dei fenomeni mariani più conosciuti.

- Sempre nel 1917 e sempre a Fatima, centinaia di migliaia di persone assistono ripetutamente a sfere luminose che danzano nel cielo sotto le nubi, tracciando traiettorie apparentemente irregolari e poste tra gli osservatori a terra ed il Sole in cielo. Questo fenomeno, legato ad apparizioni mariane,  diventerà noto con il nome "miracolo del Sole". Nello stesso anno, durante un "miracolo del Sole", gli oggetti volanti fecero cadere dei filamenti detti bambagia silicea o capelli d'angelo, come accadrà anche nel corso del secolo durante imponenti manifestazioni ufologiche.
 - 1923, Carolina del Nord. Durante gli ultimi tre anni, si ebbero segnalazioni di sfere o dischi luminosi che appaiono di tanto in tanto, procedono in formazione, o da soli, nei pressi nelle Brown Mountains. Ci fu grande scalpore e l 'inchiesta ufficiale non approdò a nulla.

- 29 agosto 1929, a seicento chilometri al largo della costa della Virginia. Un corpo luminoso che viaggia alla velocità di centocinquanta chilometri orari, venne avvistato dalla nave Coldwater. In quell'epoca, non vi erano voli sull' Atlantico.

- Nel 1937 un UFO viene avvistato e fotografato mentre sorvola il municipio di Vancouver.
  
Tutte queste segnalazioni sono ormai dimostrazione che la fenomenologia extraterrestre inizia ad essere trattata da tutti e non solo tematica riguardante le comunità scientifiche e/o presunte tali.
Inoltre la possibilità di usare i primi bagliori di tecnologia, (macchine fotografiche, cineprese, oltre alla possibilità di catalogare e archiviare, ora in maniera precisa i numerosi avvistamenti, provenienti dalle varie parti del mondo), favorisce la diffusione della tematica “ Aliena ” come fenomeno popolare, il tutto alimentato, anche da un proficuo ramo romanzesco sull’argomento soprattutto nella secondo metà del secolo in questione.



Gli Ufo  prima della II guerra mondiale.

Alcuni Stati Europei già sapevano?

Negli anni che precedono il secondo conflitto mondiale si hanno notizie che alcune delle maggiori potenze europee di quel periodo già avevano dossier e procedevano a studiare il fenomeno “ufo ed alieni”.

L’Italia fascista e  gli Ufo.

Mussolini aveva conoscenza del fenomeno come confermato dallo studioso Alfredo Lissoni che ha legato il proprio nome ad importanti ricerche ufologiche, appunto nel ventennio fascista e nel mondo mussulmano.

Il fatto che Hitler cercasse di costruire dei dischi volanti (fliegender scheiben) non è una novità: tra il 1942 ed il 1945 gli ingegneri del Terzo Reich realizzarono a Praga, Bremerhaven e nella Polonia occupata dei rivoluzionari aerei discoidali ribattezzati V-7 (Vergeltungswaffe 7, armi di rappresaglia n.7). Dei diversi team all'opera facevano parte alcuni tedeschi, gli ingegneri Klaus Habermohl e Richard Miethe, il pilota Rudolph Schriever e, unico italiano, l'ingegnere del Politecnico di Milano senatore Giuseppe Belluzzo (stranamente citato molto spesso come Alfonso Bellonzo).

Furono proprio questi ultimi due a parlarne alla stampa, a guerra finita.

Da allora attorno agli UFO nazisti, i cui prototipi vennero distrutti dai tedeschi sul finire della guerra affinché non cadessero in mani nemiche, è fiorita una ricca mitologia.

E una domanda assilla da sempre i ricercatori: come venne ad Hitler l'idea di costruire simili aerei?

Peter Kolosimo, nel volume "Ombre sulle stelle", ipotizza che egli, assistendo al lancio del disco alle olimpiadi di Berlino, sarebbe rimasto affascinato dall'improvvisa accelerazione raggiunta dal piatto, scagliato nel cielo.
Si sarebbe così reso conto che analoghe prestazioni, applicate ad un velivolo, avrebbero potuto garantirgli un'arma di distruzione perfetta.

Altri autori, meno seri e più sensazionalistici quando non addirittura di parte come il neonazista Jan Van Helsing (vero nome Jan Udo Holey), affermano invece che il führer ebbe contatti diretti con extraterrestri, nel caso specifico provenienti da Aldebaran, ai cui mezzi volanti si sarebbe ispirato.

Una recentissima leggenda urbana, veicolata via Internet alcuni mesi fa, afferma addirittura che un disco volante si sarebbe schiantato nel '37 a Czernica in Polonia, in un campo di proprietà dei genitori di Eva Braun!


L'Ufo-crash del '33

Oggi, lasciate da parte leggende e speculazioni, possiamo azzardare una risposta attendibile e documentata: lo studio delle V-7 iniziò dopo che i nazisti ottennero da Mussolini un corposo dossier sui dischi volanti!

 Retrodatando, pertanto, dal '47 al '33 la storia dell'ufologia "di Stato" - quella cioè scritta attraverso commissioni investigative segrete e processi di cover up e debunking -, spostandola dal Nuovo al Vecchio Continente, strappando agli USA il primato di Paese d'origine del fenomeno UFO.

Per ricollocare la nascita dell'ufologia direttamente a casa nostra.
  

La Germania nazista e gli Ufo


Fra il 1939 ed il 1945, anni in cui nel Vecchio Continente divampavano alte le fiamme della seconda guerra Mondiale, la Germania possedeva le forze armate tecnologicamente più avanzate al mondo; armi come l'aereo a reazione, i bombardieri di precisioni ed i missili guidati, tutti progettati con un unico scopo: aiutare i nazisti ed il loro leader, Adolf Hitler, a conquistare rapidamente l'Europa e a creare il Terzo Reich, o impero destinato alla fine a dominare il mondo.
I tedeschi svilupparono la bomba V1 e V2. La V1, sviluppata dall'azienda tedesca Gerhard-Fieseler-Werke nei primi anni quaranta ed utilizzato dalla Wehrmacht nell'ultima fase della seconda guerra mondiale, prende il nome dalla parola Vergeltungswaffen a cui è sommato il numero 1, che tradotto dal tedesco significa "Arma di rappresaglia 1"; fu così ribattezzata da Joseph Goebbels a fini di propaganda. La V1 univa le caratteristiche di un aereo a quelle di una bomba aeronautica e si può considerare il primo esempio di missile da crociera .
La V2 fu un precursore dei missili balistici utilizzato dalla Germania durante le ultime fasi della seconda guerra mondiale, in particolare contro Gran Bretagna e Belgio. La sigla V2 sta per Vergeltungswaffe 2, (arma di rappresaglia 2 in tedesco, da un'idea di Joseph Goebbels) per fini di propaganda. Il missile era designato dai suoi progettisti come A4 (Aggregat 4).Già dal 1927, i membri della Società tedesca sui razzi iniziarono i primi test sui razzi a combustibile liquido. Nel 1932, la Reichswehr (la Difesa Nazionale Tedesca) si interessò degli sviluppi di questi test soprattutto per il settore militare, e una squadra condotta dal Generale Walter Dornberger rimase molto impressionata dal test di un vettore progettato e costruito da Wernher von Braun. Nonostante le caratteristiche di questo primo razzo fossero molto limitate, Dornberger riuscì ad intuire la genialità di von Braun e quindi lo spronò ad entrare nell'esercito al fine di continuare lo sviluppo delle sue ricerche.
Von Braun accettò, così come fecero molti altri membri della società. Nel dicembre del 1934, ebbe un altro successo con il missile A-2, un piccolo razzo con motore ad etanolo e ossigeno liquido.
Dal 1936, il gruppo capitanato da von Braun si concentrò sulla costruzione dei successori del razzo A-2, l'A-3 e l'A-4. Quest'ultimo era un progetto che prevedeva un portata di ben 200 km con una traiettoria che lo portava ai limiti dello spazio circumterrestre (circa 80 km) con un carico di circa una tonnellata. Questi risultati erano stati permessi anche dal miglioramento dei motori fatta da Walter Thiel. Nel 1943, con la necessità di testare l'A-3 e poi successivamente l'A-4, era ormai chiaro che i progetti di von Braun stavano diventando realtà, così il Generale Dornberger, sotto consiglio della madre di von Braun, trasferì il team da Kummersdorf (vicino a Berlino) verso una piccola città, Peenemünde, sull'isola di Usedom (litorale baltico della Germania), per fornire una migliore infrastruttura tecnica/logistica per i test ed ottenere anche una maggiore segretezza.
Il razzo A-3 risultò all'atto pratico poco affidabile, così si decise di rivedere completamente lo sviluppo di questo modello sotto il nome di un nuovo progetto chiamato A-5. Questa nuova versione era decisamente più affidabile e nel 1941, erano già stati testati circa 70 razzi A-5.
Il primo missile operativo A-4 volò nel marzo del 1942 e percorse solo una traiettoria di 1,5 km, schiantandosi successivamente in mare. Il secondo lancio ebbe più fortuna, raggiunse un'altitudine di circa 11km prima di esplodere. Il terzo lancio, in data 3 ottobre 1942 fu invece coronato da un completo successo: il missile A-4 seguì quasi una traiettoria perfetta e si schiantò a 193 km di distanza dalla piattaforma di lancio superando gli 80 km di quota. La produzione dell' A-4 partì nel 1943, comunque il suo uso bellico non fu completamente una sorpresa per gli alleati, in quanto questi erano già a conoscenza dell'arma tedesca. Infatti, successivamente ad uno dei molti test dell'A-4, in Polonia, un missile fu recuperato da militanti della resistenza polacca e i particolari tecnici erano stati poi trasmessi al servizio segreto britannico. A questo punto, per gli inglesi, fu chiara la nuova minaccia che si stava profilando all'orizzonte e quindi lanciarono una grossa offensiva contro i complessi di costruzione della A-4. In particolare la base di Peenemünde fu pesantemente bombardata nel luglio del 1943, causando ritardi nella produzione dei missili e la morte di molti tecnici ed operai, tra cui vi erano anche alcuni detenuti di un campo di concentramento vicino.
Dornberger aveva capito l'importanza di disperdere i complessi di lancio dei missili per mezzo di rampe mobili, ma Hitler fece pressione per la costruzione di immense strutture sotterranee per il lancio. I missili venivano prodotti in più fabbriche e spediti lungo le linee ferroviarie, in modo da permettere dei lanci quasi ininterrotti verso il nemico.
La produzione del missile avveniva in grandi fabbriche sotterranee, come la tristemente nota Dora-Mittelbau, al riparo dai bombardamenti alleati. Il costo di produzione di una V-2 era comparabile a quello di un bombardiere e certamente non giustificato dal limitato carico (meno di una tonnellata) di alto esplosivo.
Dal documentario del regista Mauro Vittorio Quattrina intitolato Tunnel Factories (2010), si apprende che a Torbole (TN) sul lago di Garda, presso la galleria Caproni, venivano costruite parti della V-2 che venivano inviate poi in Germania; in quella galleria sotto la direzione dell'Ing. Pizzini venivano costruiti anche lamiere e particolari minuti degli aerei a getto me262.
Vi fu anche l'idea di progettare appositi U-Boot in grado di trasportare questi nuovi missili. L'alto costo dell'ordigno e la paritetica limitata capacità di carico, fecero ritenere ai servizi segreti alleati, che il successivo passo tedesco sarebbe stato l'uso del missile come vettore per una bomba a fissione nucleare.
Il programma missilistico tedesco era anni avanti rispetto a quello delle nazioni alleate. Alla fine della guerra stavano sviluppando la A10,conosciuto anche con il nome di "missile New York", un missile balistico a medio raggio (MRBM) della famiglia Aggregat sviluppato in Germania nella prima metà degli anni quaranta da Wernher von Braun.
Si trattò del primo progetto realizzabile di un missile balistico con capacità transcontinentali, che avrebbe dovuto effettuare il primo volo nel 1946. Tuttavia, come gran parte dei modelli della famiglia Aggregat, rimase sulla carta.
Gli scienziati tedeschi erano invidiati in tutto il mondo, anche dai nemici, ma dove attingevano per le loro incredibili conquiste? Erano semplicemente più intelligenti di altri loro colleghi di altri paesi, ricevevano maggiori finanziamenti e risorse per le ricerche, oppure, come credono alcuni teorici degli antichi astronauti, erano guidati da altre forze, probabilmente extraterrestri?
Nel 1936, tre anni prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, nella foresta nera tedesca, così come raccontato nel 1993 da Jan Van Helsing,un controverso autore tedesco che abbraccia le teorie della cospirazione, nel suo libro "Secret Societies and Their Power 20th Century", avvenne uno strano incidente. Secondo Van Helsing coloro che abitavano vicino la cittadina tedesca di Friburgo furono svegliati da quello che sembrava l'impressionante schianto di un aeroplano. Ma quando gli investigatori esaminarono il sito restarono esterrefatti avendo rinvenuto uno strano velivolo a forma di disco, ed all'interno vi erano i resti di quelli che sembravano esseri extraterrestri.
Van Helsing sostiene, inoltre, che a poche ore dallo schianto truppe SS di Hitler si impossessarono del velivolo abbattuto e dell'equipaggio deceduto e che lo trasportarono nel loro segretissimo quartier generale presso il castello di Wewelsburg.
"Hitler era un mistico ed un occultista. Hitler e le sue società segrete sapevano molto di più circa l'origine dell'umanità, la struttura della Terra, anti- gravità e di "energia libera" di quanto ci viene insegnato oggi. Questo è anche il motivo per cui tutti gli scritti ed i libri che potrebbero divulgare questa conoscenza sono stati rimossi o vietate da parte degli alleati, per garantire che l'umanità possa essere facilmente manipolabile. Questi erano i segreti meglio custoditi del Terzo Reich.
I russi hanno messo le mani sulla costruzione dei dischi volanti nazisti, sui primi disegni. Perché sono solo poche le persone che hanno sentito parlare di queste cose, o degli sviluppi di NIKOLA TESLA , tra i quali le macchine di energia libera, trasferimento di energia senza cavi, anti-gravitazione e il cambiamento del clima con l'uso mirato di "onde stazionarie"? Quali conseguenze avrebbe avuto la conoscenza di forme di energia libera e l'uso di dischi volanti, che usano solo l'energia del campo magnetico terrestre?
Secondo molti teorici del complotto queste forme di energia esistono. Sono già esistenti da almeno 90 anni e sono stati tenuti segreti per tutto questo tempo.
Perché erano tenute segreti?
Perché le persone su questa terra sono controllabili attraverso la parcellizzazione delle fonti di energia, il cibo e il mantenimento delle conoscenze." (Testo estrapolato dalla parte introduttiva del libro "Secret Societies and Their Power 20th Century" di Jan Van Helsing)
Secondo alcuni dossier scoperti dagli Alleati dopo la fine della seconda guerra mondiale, gli scienziati tedeschi cominciarono a sperimentare le tecnologie antigravitazionale poco dopo la presunta scoperta dell'astronave aliena.
Nel 1938, dopo aver ricevuto da Mussolini i files del Gabinetti RS/33, Hitler mise all'opera i propri progettisti per la costruzione dei Fliegende Scheiben (i dischi volanti terrestri) in un'opera di retroingegneria aliena.
Si partiva dai carteggi riguardanti un oggetto finito e si cercava di ricostruirne il funzionamento per mettere a punto dei rivoluzionari aerei discoidali con i quali il führer sperava di spezzare le reni agli Alleati. Evidentemente non fu possibile ricreare in toto i dischi volanti, sia per il gap tecnologico che ci separa dagli alieni, sia per la mancanza di materie prime (principalmente il combustibile alieno) e leghe che evidentemente costituivano il disco; dopo la guerra a seguito del crash di Roswell, gli americani hanno tentato di replicare lo stesso esperimento, con un margine maggiore di successo ma senza peraltro venire a capo del sistema con cui riprodurre la propulsione aliena. Molti suppongono che nel 1934 Hitler incontrò Viktor Schauberger , lo scienziato austriaco che formulò il principio di "implosione", grazie al quale sviluppo tecnologie futuristiche e poté costruire quelli che sarebbero stati gli UFO nazisti.
L'acqua ha la massima densità, il cosiddetto punto di anomalia a + 4 °C. Le sue molecole raggruppate in strutture tridimensionali (3-D) insieme alla polarità elettrica le permettono di sciogliere le sostanze. Gelando, l'acqua aumenta del 9% in volume, ma è più leggera che allo stato liquido. Nelle sorgenti di montagna, l'acqua ha appunto la massima densità. Nelle sue memorie, Schauberger parla di suo padre che effettuava il trasporto di tronchi lungo i torrenti, ma solo di notte e preferibilmente con la luna piena perché di giorno l'acqua esposta ai raggi del sole diventa pigra e "dorme". Di notte invece ritorna vitale e riesce a trasportare tronchi di peso specifico superiore. Nei torrenti di montagna le trote, anche in mezzo ad una forte corrente riuscivano a restare lungo tempo praticamente immobili e se fiutavano un pericolo nuotavano veloci risalendo la corrente. Sapendo che l'acqua di un torrente di montagna è più fredda vicino alla sorgente e la sua temperatura aumenta man mano che se ne allontana, Schauberger organizzò un esperimento per capire il fenomeno della trota stazionaria. Fece versare 100 litri di acqua riscaldata, 500 metri più a monte di un punto di forte corrente, dove una trota era solita passare molto tempo. Il torrente aveva un volume di flusso di vari metri cubi d'acqua il secondo e 100 litri di acqua non alteravano quindi in modo significativo la temperatura. Tuttavia la trota, fino a quel momento tranquilla, poco dopo l'immissione dei 100 litri cominciò ad agitarsi e, nonostante i suoi sforzi, fu trasportata dalla corrente verso il basso riuscendo a risalire solo dopo un certo tempo. Ciò confermò l'intuizione di Schauberger sull'importanza della temperatura (anche una differenza di 0.1°C incide sul comportamento dell'acqua corrente). Un altro episodio, per me straordinario, è quello delle pietre che "ballano". Nelle notti fredde di luna piena, Schauberger osservò pietre di forma ovale che dal fondo di un laghetto di montagna, attirandosi e respingendosi, con un movimento circolare risalivano in superficie. Le pietre di forma diversa restavano sul fondo. Secondo Schauberger, il fenomeno era spiegabile come l'effetto combinato del freddo che aumenta l'energia levitazionale biomagnetica e della composizione metallifera delle pietre, soprattutto silice (SiO2) e silicati.
In base a queste ed altre osservazioni, Schauberger cominciò a formulare il principio di "implosione", collegando il movimento delle trote all'idea di Johannes Kepler del movimento planetario che influenza anche il movimento dei fluidi. L'umanità (la scienza) e la natura procedono in modo diverso. La natura tende a spostare le sue masse in senso planetario: implosione. La scienza segue una linea retta: esplosione. L'implosione è il moto alla base della vita, dall'esterno verso l'interno, secondo una linea spirale-concentrica.
Per Schauberger esplosione significa involuzione, demolizione, distruzione, mentre implosione è invece evoluzione, costruzione, vita. In natura, ambo le forze sono presenti - espressione della bipolarità - ma predomina l'implosione. Anche la forza di demolizione ha in natura un carattere positivo: scomposizione degli organismi morti e loro integrazione in nuove forme di vita organiche, una continua azione di riciclo. Come osserva Callum Coats, è difficile descrivere i vari dispositivi inventati da Schauberger sulla base del principio dell'implosione e dell'energia del vortice, a causa della sovrapposizione di disegni, diagrammi, date, nomi: Repulsine, Klimator, motore ad implosione, motore a suzione, motore trota, sottomarino biotecnico. Tutte queste macchine, alimentate ad aria o ad acqua, avevano un funzionamento silenzioso e poco costoso, erano di forma ovale e sfruttavano il principio della creazione del "vuoto biologico" (per dettagli tecnici, cfr. Callum Coats, op. cit., cap. 21 "Implosion").
Nell'inverno 1918 a Linz c'era penuria di combustibile e il principe Adolf von Schaumburg-Lippe aveva problemi economici. In alta montagna i tronchi e gli alberi da abbattere abbondavano. Il problema era come trasportarli a valle. Schauberger costruì uno scivolo di legno, a sezione ovale, di 50 km, con un andamento sinuoso. Per far galleggiare i tronchi lungo lo scivolo era necessario un apporto di acqua fredda e quindi in determinati punti, tramite valvole si faceva uscire l'acqua che si era riscaldata e veniva convogliata acqua fresca di ruscelli vicini. Nonostante lo scetticismo generale, il sistema funzionò. Schauberger fu nominato consulente statale per gli impianti di trasporto del legname con uno stipendio superiore a quello dei suoi omologhi con titoli accademici. Ciò creò gelosie e complotti e alla fine Schauberger rinunciò all'incarico. Per anni lavorò alle dipendenze dell'imprenditore austriaco Steinhard costruendo vari impianti di trasporto del legname lungo i torrenti in Austria, Iugoslavia, Turchia.
Invitato dal Prof. Philipp Forchheimer (1852-1933), ingegnere idraulico, ad esporre alla facoltà di agraria di Vienna le sue idee sul moto naturale dell'acqua, Schauberger si trovò di fronte un ambiente scettico e ostile. Il rettore sgarbatamente gli intimò di dire in poche parole cosa si doveva fare per regolare i corsi d'acqua senza provocare danni e Schauberger rispose: "Wie das Saubär brunzt" (come piscia il cinghiale mentre cammina). In effetti, il cinghiale compie una serie di movimenti ritmici che in forma grafica danno curve orizzontali e verticali a forma di spirale: una curva spaziale cicloide. Schauberger cercò con ogni mezzo di salvare il Reno e il Danubio, due fiumi morti, senza successo. Forzare l'acqua in canali e condotte cilindriche significa imprigionarla e privarla della sua energia. Nelle centrali idrauliche, a parte il problema delle dighe e del loro impatto ambientale, l'acqua è convogliata in condotte cilindriche in condizioni di enorme pressione e poi scaraventata contro le lame di turbine di acciaio dove è letteralmente frantumata e l'ossigeno dissolto è centrifugato all'esterno. Al termine di questo processo di disintegrazione fisica ed energetica, l'acqua impoverita di ossigeno è immessa nei torrenti o nei fiumi con un impatto sui pesci e la vita acquatica. Schauberger aveva al riguardo soluzioni alternative meno negative e anche per la purificazione dell'acqua proponeva un approccio ecologico, un impianto per produrre acqua di ottima qualità ("Edelwasser") con la stessa composizione chimica e biologica delle acque di sorgente, partendo da acqua piovana, fluviale, marina, anche sporca, secondo un metodo molto diverso da quelli tradizionali:
"La sterilizzazione secondo tutti i tipi abituali di clorazione avviene con l'ossigeno in status nascendi che col tempo può provocare danni ai tessuti e la formazione di cancri nelle persone, negli animali e nella piante. Con il mio metodo, la sterilizzazione e la depurazione sono effettuate con tubi ad alta tensione oppure con i cosiddetti tubi a capillare doppio a torsione e la rigenerazione avviene in apparecchiature speciali". L'apparato aveva una camera a sezione ovale dove l'acqua era raffreddata a 4 °C, fatta ruotare in un vortice ad alta velocità con aggiunta di minerali e anidride carbonica.".Nonostante l'ostilità degli ambienti accademici, Schauberger stava diventando famoso. Le sue idee avevano interessato Mussolini e vi erano stati contatti con rappresentanti di Francia, Romania e Bulgaria. L'industriale Ludwig Roselius organizzò un incontro con Hitler a Berlino (10 luglio 1934) di cui esistono più versioni: secondo Schauberger l'incontro fu molto breve e il Fűhrer si mostrò interessato; secondo il rapporto ufficiale del consigliere ministeriale Willuhn grande antagonista di Schauberger, Hitler invece lo considerò uno "Schwindler" (impostore). L'incontro si concluse in un nulla di fatto, ma era solo la prima battuta con la gerarchia nazionalsocialista. Nel 1943 Schauberger fu posto di fronte all'alternativa di dirigere un gruppo di tecnici e fisici detenuti nel campo di concentramento di Mauthausen o di essere impiccato. Le condizioni, anche se non così disumane come nel famigerato campo di lavoro "Dora" dove venivano costruite le V2 (Vergeltungswaffen), erano penose. Secondo le testimonianze ufficiali rese dopo la guerra da due superstiti del gruppo di prigionieri, Schauberger fece di tutto per assicurare condizioni umane a questi suoi collaboratori e tirare per le lunghe i lavori di tipo militare (la famosa Wunderwaffe o arma miracolosa con cui i Tedeschi speravano ancora di vincere la guerra). A questo periodo risalgono vari esperimenti biotecnici e la costruzione di dispositivi sperimentali, tra cui un disco volante. Questa "Fliegende Untertasse", sperimentata vicino a Praga nel febbraio 1945 "che raggiunse in tre minuti un'altezza di 15.000 metri e una velocità orizzontale di 2.200 km l'ora, era stata costruita secondo un modello che avevo elaborato nel campo di concentramento di Mauthausen insieme con ingegneri e tecnici di altissimo livello selezionati tra i prigionieri.[...] A mia conoscenza la macchina fu distrutta per ordine di Keitel poco prima della fine della guerra. A questa vicenda erano interessati anche molti tecnici dell'industria dell'armamento che [...] mi invitarono ad esporre i principi della produzione di una zona atomica a pressione ridotta che si sviluppa in pochi secondi quando si fa muovere l'aria o l'acqua in senso radiale e assiale, in presenza di un gradiente di temperatura decrescente". In questo campo di ricerche, i Tedeschi erano più avanzati degli Americani. Ben prima della fine della guerra, sia gli Americani che i Russi, molto interessati ai "cervelli" europei, si erano organizzati per accaparrarsi Von Braun e il suo gruppo di ricercatori di Peeneműnde ed altri tecnici e scienziati considerati interessanti. Materiale e documenti di Schauberger furono confiscati dai Russi e dagli Americani che tennero Viktor sotto continua sorveglianza per sei mesi, nel timore che fosse prelevato dai Russi e anche perché interessati alle possibilità dell'energia atomica da lui studiate. "Attraverso le mie ricerche ho gradualmente imparato a riconoscere le energie atomiche 'costruttive'. Vorrei menzionare che le energie atomiche tenute segrete dagli Americani, non mi hanno mai interessato e che sono pronto ad impegnarmi per iscritto a non occuparmi in futuro, né a livello teorico né a livello pratico, di queste forze distruttive. Le energie atomiche da me studiate sono fondamentalmente diverse da quelle degli Americani. Con le energie atomiche pregiate da me studiate non c'è esplosione né fuoco; al contrario il prodotto di decadimento è acqua e le definisco quindi energie atomiche di 'prima classe'. Con le energie atomiche di 'seconda classe' applicate dagli Americani, il prodotto di decadimento è fuoco". In base a queste ed altre osservazioni, Schauberger cominciò a formulare il principio di "implosione", collegando il movimento delle trote all'idea di Johannes Kepler del movimento planetario che influenza anche il movimento dei fluidi. L'umanità (la scienza) e la natura procedono in modo diverso. La natura tende a spostare le sue masse in senso planetario: implosione. La scienza segue una linea retta: esplosione. L'implosione è il moto alla base della vita, dall'esterno verso l'interno, secondo una linea spirale-concentrica. Per Schauberger esplosione significa involuzione, demolizione, distruzione, mentre implosione è invece evoluzione, costruzione, vita. In natura, ambo le forze sono presenti - espressione della bipolarità - ma predomina l'implosione. Anche la forza di demolizione ha in natura un carattere positivo: scomposizione degli organismi morti e loro integrazione in nuove forme di vita organiche, una continua azione di riciclo. Come osserva Callum Coats, è difficile descrivere i vari dispositivi inventati da Schauberger sulla base del principio dell'implosione e dell'energia del vortice, a causa della sovrapposizione di disegni, diagrammi, date, nomi: Repulsine, Klimator, motore ad implosione, motore a suzione, motore trota, sottomarino biotecnico. Tutte queste macchine, alimentate ad aria o ad acqua, avevano un funzionamento silenzioso e poco costoso, erano di forma ovale e sfruttavano il principio della creazione del "vuoto biologico" (per dettagli tecnici, cfr. Callum Coats, op. cit., cap. 21 "Implosion").
Schauberger sviluppò un tipo di motore a vortice, un tornado artificiale in cui l'attività del vortice e l'attività del giroscopio potevano essere imbrigliate con liquidi come l'acqua o il mercurio. A Schauberger si devono invenzioni che risalgono, forse, ai tempi antichi. Uno delle invenzioni di Schauberger, "la repulsione", o repulsina in tedesco, doveva essere una specie di sistema di propulsione montato verticalmente su un sottomarino o un velivolo per creare un campo che Schauberger definì "vuoto biologico". Il velivolo o il sottomarino venivano risucchiati così in questo campo. Dalla particolare forma di questo dispositivo è nata la storia secondo cui Viktor Schauberger sarebbe stato l'inventore dei dischi volanti. All'epoca della sua invenzione il sistema di propulsione inverso della repulsina sembrò rivoluzionario ma Viktor Schauberger credette di riscoprire una tecnologia antica; faceva riferimento ad alcuni testi antichi indiani ed in particolari ad alcuni racconti in cui si parla delle macchine Vimana, racconti in cui si narra che i popoli del passato usavano un tipo di magnetismo fluido che consentiva di vincere la gravità. I tedeschi erano i migliori studiosi dell'oriente al mondo. Hanno tradotto in lingua tedesca gli antichi testi in sanscrito.
Nel 1939, tre anni dopo l'incidente del presunto schianto di un disco volante all'interno della foresta nera, i tedeschi crearono il loro primo disco volante che chiamarono "Hauliebu I".
I racconti e i miti sugli UFO nazisti si conformano alla storia documentata nei seguenti episodi:
La Germania nazista aveva rivendicato il territorio della Nuova Svevia (Antartide), inviandovi una spedizione nel 1938 e pianificandone altre.
La Germania nazista condusse ricerche su una tecnologia di propulsione avanzata, che comprendeva la missilistica e il lavoro sulla turbina di Viktor Schauberger.
Alcuni avvistamenti durante la seconda guerra mondiale di oggetti volanti di difficile identificazione sia in Europa sia sull'oceano Pacifico. In particolare si riteneva che quelli che in seguito furono chiamati foo fighter fossero aerei nemici.
Le prime affermazioni diverse dalla finzione letteraria sull'esistenza di dischi volanti nazisti comparvero in una serie di articoli a firma dell'esperto italiano di turbine Giuseppe Belluzzo, o riguardanti i suoi studi, pubblicati nel marzo del 1950, e furono prontamente smentite dall'Aeronautica Militare.
L'ingegner Belluzzo parlava di alcuni velivoli circolari che sarebbero stati studiati e progettati a partire dal 1942 contemporaneamente da Italia e Germania, dove se ne sarebbero interessati i rispettivi capi di stato, precisando che si trattava dell'applicazione di tecnologie convenzionali che si stavano all'epoca completando in Italia, come la turbina a combustione interna e il turboreattore per aerei.
Una settimana dopo la pubblicazione degli articoli di Belluzzo, lo scienziato tedesco Rudolph Schriever sostenne di aver sviluppato dischi volanti durante il periodo nazista. L'ingegnere aeronautico Roy Fedden notò come i soli velivoli che potessero avvicinarsi alle capacità attribuite ai dischi volanti erano quelli progettati dai tedeschi sul finire della guerra. Fedden aggiunse inoltre che i tedeschi stavano lavorando a svariati progetti aeronautici piuttosto inusuali:
« Ho visto abbastanza dei loro progetti e piani di produzione da comprendere che se (i tedeschi) fossero riusciti a prolungare la guerra solo per alcuni mesi, avremmo dovuto reggere il confronto con una serie di sviluppi nel combattimento aereo del tutto nuovi e mortali.»
Fedden comunque non offrì mai ulteriori precisazioni al riguardo.
Il capitano Edward J. Ruppelt, a capo del Progetto Blue Book dell'aeronautica statunitense, rese nel 1956 la seguente dichiarazione:
« Alla fine della seconda guerra mondiale, i tedeschi stavano sviluppando molti tipi innovativi di aerei e missili balistici. La maggior parte dei progetti si trovavano per lo più allo stadio preliminare, ma si trattava degli unici velivoli conosciuti che avrebbero potuto anche solo avvicinarsi alle prestazioni degli oggetti di cui riferiscono gli osservatori degli UFO.»
Dei prototipi di aereo con ala circolare furono effettivamente costruiti in Germania da Arthur Sack, il Sack AS-5 e Sack AS-6 (1944): per la loro forma, in volo avrebbero potuto ricordare un disco volante, ma in realtà si trattava di semplici aeroplani con ali in legno, con prestazioni assai modeste, e anche l'AS-6 faticava a volare. Il disco volante denominato "Hauliebu I" costruito dai tedeschi, era una specie di fulmine globulare contenuto.
Le due sfere che costituivano il disco volante producevano elettroni e positroni. I positroni migravano nella parte superiore della sfera e lievitavano.
 II guerra mondiale e gli  Ufo
Durante la Seconda Guerra Mondiale, sopra i cieli britannici non volavano soltanto gli aerei della Raf e quelli impegnati nel conflitto. L'equipaggio di un bombardiere dell'aeronautica che sorvolava la costa orientale del Paese, poco lontano dalla Manica, notò uno strano oggetto misterioso, che si affiancò all'aereo senza emettere alcun rumore. Di cosa si trattava? Non si saprà mai, perché l'allora primo ministro Winston Churchill ordinò di mettere a tacere tutto.
Ma per oltre 50 anni, i cittadini della Gran Bretagna hanno raccontato di aver visto strani oggetti nel cielo, o addirittura forme di vita extraterrestri in giro per la campagna inglese. Gran parte di queste testimonianze, mantenute a lungo segrete, sono diventate di dominio pubblico, perché i relativi documenti del ministero della Difesa britannico sono stati resi noti dagli Archivi Nazionali.

Avvistamenti durante la seconda guerra mondiale

La definizione UFO sarebbe stata coniata nel 1947 ma già durante la seconda guerra mondiale circolavano notizie di misteriose sfere volanti luminose segnalate un po' dovunque. Questi avvistamenti, che sui giornali passavano in secondo piano rispetto alle vicende del conflitto, avvenivano sia di notte che in pieno giorno, ed erano state segnalate dai piloti americani, dagli inglesi ma anche dai loro nemici giapponesi e tedeschi. Gli oggetti, battezzati dagli aviatori americani "foo-fighters", cioè "caccia infuocati", dimostravano caratteristiche assai superiori a quelle dei loro velivoli. Le credenziali degli osservatori fanno escludere, per la maggioranza dei casi, qualunque spiegazione di ordine naturale; al contrario, sebbene certi aspetti del fenomeno sembrino sfidare la logica, i dati e le testimonianze permettono di inserire simili avvistamenti in una indiscutibile realtà fisica, con precisi e comuni caratteristiche.
Erano corpi volanti di dimensioni generalmente modeste, in genere sferici, spesso irradianti una luminescenza diffusa di colore arancione che a tratti, però, poteva anche assumere dei toni varianti dall'arancione vivo al rosso, e poi al bianco, per riprendere la tipica colorazione giallo-arancione. I testimoni oculari concordavano: gli oggetti avevano una condotta intelligente e sembravano non avere atteggiamenti offensivi, ma diversi rapporti sottolineavano spesso la possibilità che questi apparecchi, più che pilotati, fossero comandati a distanza. La loro forma era, invariabilmente, sferica o sferoidale, ed erano silenziosi.

 Avvistamenti su tutti i fronti

L'entrata in guerra degli Stati Uniti, ufficialmente avvenuta dopo l'attacco da parte dell'Aeronautica giapponese il 7 dicembre 1941, nella rada di Pearl Harbor (Hawaii), esponeva l'intera nazione a possibili ed improvvisi bombardamenti da parte dei nemici. Questa paura sembrava essersi concretizzata la notte del 25 febbraio 1942, quando, verso le 2.30, Los Angeles fu scossa dal suono delle sirene d'allarme che violò il silenzio notturno. Alle 03:16 le batterie dell'artiglieria antiaerea (AAA) aprirono il fuoco contro alcuni velivoli non identificati, apparsi sul cielo periferico della città. Si trattava di due tipi di aeromobili: piccoli oggetti rossastri, dai riflessi argentei, che procedevano in formazione e ad altissima velocità (calcolata nell'ordine dei 29 mila km/ h), inquadrati dai fari della contraerea; e un velivolo di grandi dimensioni, anch'esso individuato dai riflettori delle postazioni semi-collinari di Culver City. Quest'ultimo velivolo venne centrato più volte ma non sembrava riportare danni, e quindi scomparve, dirigendosi verso Santa Monica e Long Beach, ad una velocità di circa 100 km l'ora. La contraerea rimase in funzione fino alle quattro del mattino.
Furono più di 1400 i colpi esplosi, ma nessun aeromobile risultava abbattuto e nessuna bomba venne sganciata dagli intrusi. Il "Los Angeles Times" riportò le fotografie degli oggetti sotto il fuoco di sbarramento dell'AAA. Il 26 febbraio il Generale Marshall informò il presidente Franklin D. Roosevelt dell'accaduto, precisando che lo spazio aereo degli USA era stato violato da almeno 15 velivoli "nemici", procedenti a quote comprese fra i 2700 e i 5400 metri e ad una velocità di almeno 320km/h. In realtà i dati non erano del tutto esatti, quelli segnalati dai radar non erano certamente aerei giapponesi. L'episodio, comunque, presenta molti lati oscuri. Fino al 1987 il Ministero della Difesa ha sempre negato nel modo più assoluto (nonostante la vasta eco della stampa dell'epoca) l'esistenza del "raid" del 1942 su Los Angeles, confermando implicitamente l'esistenza di risvolti riservati.
Tra il 1940 e il 1942, sul fronte cinese i piloti nipponici registrarono inquietanti presenze aeree, testimoniate da diversi documenti fotografici che mostrano oggetti volanti non identificati, luminosi od opachi. Gli oggetti furono visti e fotografati sulla regione della Manciuria e sul Mar della Cina, sempre in prossimità di formazioni di velivoli dell'Aeronautica Imperiale Nipponica. Sui Monti Suzuka, Giappone centrale, nel 1942 furono fotografati, ai lati di un gruppo di aerei del Sol Levante, due oggetti luminosi, la cui presenza rimase senza spiegazione. La foto più clamorosa fu scattata a Tientain sempre al 1942, provincia di Hopeh, nel nord della Cina. La foto fu scoperta diversi anni dopo da uno studente giapponese, Masujiro Kiryu, fra i ricordi fotografici del padre, allora combattente in Cina, che l'aveva comprata da un fotografo ambulante, testimone del fatto. Nell'immagine si riesce a distinguere un passante, in una strada piuttosto trafficata, probabilmente del centro di Tientsin, che indica un oggetto, dalla forma di disco volante, librato nel cielo.
Difficile pensare ad un fotomontaggio, ad un effetto ottico, ad un “abbaglio" della macchina fotografica. Inoltre, è proprio la dinamica dell'immagine che porta ad escludere qualsiasi spiegazione convenzionale per l'enigmatica manifestazione aerea, che si staglia, perfetta nella sua configurazione, nel cielo della città cinese.
In pieno deserto del Sahara, nell'Adrar-En-Ahnet, a soli 170 krn dal Tropico del Cancro, era situato un piccolo fortino sperduto e circondato da filo spinato: il campo d'Ouallen. Era stato costruito dai francesi sulle rovine di un'antica kasbah utilizzata per i bivacchi delle carovane del Sudan.
Il 4 aprile del 1942 vi arrivò il capitano Le Prieur con una piccola guarnigione, proveniente dal sud, composta da truppe indigene, due marconisti ed un meteorologo. Fu proprio quest'ultimo a segnalare all'attenzione del capitano Le Prieur la presenza di un punto luminoso, a suo dire un pianeta, dal colore bianco alluminio, che appariva nel cielo limpido, ad un'altezza stimata fra i cinque e i seimila metri, tanto da poter essere visto facilmente ad occhio nudo da tutti i presenti (circa 40 persone). Osservando l'oggetto in modo più dettagliato, avvalendosi di un teodolite, fu possibile constatare che questo, apparentemente immobile, roteava invece lentamente su se stesso.
Le osservazioni dell'oggetto che manteneva sempre la stessa posizione, furono ripetute nei due giorni seguenti poi, all'alba del terzo giorno, il corpo non c'era più. Il capitano Le Prieur trasmise queste osservazioni all'Osservatorio Nazionale Meteorologico di Algeri, che rispose identificando l'oggetto in questione con la stella Vega. Questa spiegazione apparve, e la si ritiene ancora oggi, alquanto inverosimile, perché una stella non resta visibile per due giorni consecutivi anche di giorno, tantomeno sospesa nel cielo ad una distanza così vicina da poterne distinguere chiaramente i movimenti con un semplice strumento da campo.
Nel 1943 alcuni piloti di bombardieri americani in missione fra la Birmania e la Cina riferirono di essere stati seguiti e circondati in volo da oggetti "splendenti" e di aver avuto, per tutta la durata di tali episodi, la strumentazione di bordo completamente inefficiente. Il 14 ottobre 1943, alcuni "B-17" americani del 348° Gruppo Bombardieri che svolgevano un'azione di bombardamento su Schweinfurt, in Germania, furono investiti da dozzine di piccoli dischi argentei del diametro di una decina di centimetri e dello spessore di circa 3 cm, che si inserirono nella loro formazione di volo. Il maggiore E.R.T. Holmes osservò un disco entrare in collisione con la coda di uno dei bombardieri, senza riportare né causare danni apparenti.
Il 10 agosto 1944 il capitano pilota Alvah M. Reida, dell'Aeronautica statunitense, decollò ai comandi di un B-29 dalla base di Kharagapur, in India, per una missione di bombardamento sulle installazioni petrolifere di Palembang, nell'isola di Sumatra, occupata dai giapponesi.
Il mitragliere destro e il suo copilota notarono una sfera luminosa pulsante, di color arancione e del diametro di un paio di metri, che li seguiva, affiancando l'ala del bombardiere americano, ad una quota di oltre 4000 metri, procedendo ad una velocità di 340 km/h. Nonostante le manovre eseguite da Reida per seminarlo, l'UFO li tallonò senza sosta e solo dopo 8 minuti, con una repentina conversione a 90 gradi, ruppe la formazione di volo con l'aereo statunitense e si allontanò a grande velocità.
Delle "palle di fuoco" furono osservate la sera del 23 novembre 1944 dall'equipaggio di un ricognitore americano del 415° squadrone da caccia a nord di Strasburgo, sull'Alsazia Lorena. Dopo quattro notti, il 27 novembre, una grande sfera irradiante un'abbagliante luce arancione fu avvistata nei pressi della cittadina tedesca di Speyer, a sud di Mannheim, da un caccia americano in missione. Secondo il pilota, tenente Henry Giblin, e il tenente Walter Cleary, radarista di bordo, l'oggetto luminoso li incrociò volando a cinquecento metri al di sopra del loro apparecchio, ad una velocità stimata nell'ordine di almeno quattrocento chilometri orari.
La notte del 22 dicembre 1944 un altro velivolo del 415° Squadrone da Caccia, pilotato dal tenente David McFalls, riferì la presenza dei globi luminosi mentre volava nei pressi di Hagenau, nell'Alsazia Lorena. McFalls li descrisse come "due corpi enormi, fosforescenti, di colore arancione" che seguirono il suo caccia per più di due minuti "dimostrando di essere "sotto controllo intelligente". Due giorni dopo, la notte del 24 dicembre, lo stesso McFalls, come riferisce un suo secondo rapporto ai superiori, avvistò "una sfera rossastra, luminosissima". Il pilota di un bombardiere statunitense rese noto che il suo apparecchio era stato tallonato da una "formazione" di quindici oggetti misteriosi, mentre i piloti di altri due aerei americani "P-47" descrissero dettagliatamente le "sfere luminose".
Uno dei rapporti, riferito ad un avvistamento diurno, recitava testualmente: "...Volavamo a Ovest di Neustadt quando una sfera dorata, che splendeva di un bagliore metallico, ci apparve all'improvviso, librandosi lentamente nel cielo. In quel momento il sole si trovava di poco al di sopra della linea dell'orizzonte, e non ci fu pertanto possibile stabilire con esattezza se quella lucentezza fosse dovuta al riflesso di raggi solari o se, piuttosto, non provenisse dall'interno della sfera stessa...". Il Magg. William D. Leet, pilota di un bombardiere "B-17", si era invece imbattuto nei cieli austriaci, sempre nel dicembre del 1944, in un misterioso corpo volante discoidale "dal colore simile a quello dell'ambra".
Nel luglio del 1944, alle 10:30, mentre l'Ottava Armata Britannica, risalendo l'Italia, si opponeva ai Tedeschi lungo la Linea Gotica, Antoni Szachnowsky, artigliere del Secondo Corpo Polacco, notò un oggetto volante di forma ovoidale e dall'aspetto metallico stazionare proprio sulla linea del fronte. Pochi istanti dopo, sia le batterie antiaeree alleate che quelle tedesche aprirono il fuoco contro il medesimo oggetto, ma in breve (stupite dalla reazione dell'avversario) tacquero entrambe per osservare quello che l'una e l'altra consideravano il rispettivo "nemico" allontanarsi indisturbato, con una brusca conversione a 45 gradi.
Nell'ottobre 1944 un paracadutista del Battaglione "N.P." della "Decima MAS" della Repubblica Sociale Italiana vide nel cielo di Milano, in direzione di Piazzale Loreto, una "padella volante" immobile nell'aria. Suonarono le sirene dell'antiaerea ma, da un secondo all'altro, l'oggetto scomparve, lasciando i testimoni senza una spiegazione della sua presenza.
Nel 1945 la portaerei americana Dawson, navigando al largo delle Isole Nansei Shoto (nella zona di Okinawa), rivelò sui radar la presenza di una formazione di 200 velivoli in avvicinamento. Per fronteggiare l'arrivo della presunta squadra aerea nipponica dalla nave furono fatti decollare otto caccia che, però, non incrociarono nessun apparecchio nemico. Gli oggetti, che sorvolarono l'unità navale USA ignorandola, non furono identificati né come appartenenti all'aeronautica giapponese né come aerei alleati e la loro presenza rimase un mistero.
Il quotidiano "New York Herald Tribune" del 2 gennaio 1945 riportò un articolo sui foo-fighters, lasciando intendere che si trattasse di nuovi aerei-civetta nazisti che però non destavano preoccupazione in quanto non erano aerei da rappresaglia. Il giornale descriveva gli oggetti come ordigni teleguidati da terra che però avevano la capacità di restare dietro ai velivoli americani più veloci. Veniva inoltre citata la testimonianza del tenente Donald Meiers che distingueva almeno tre tipi di foo-fighters: un primo tipo costituito dalle sfere rossastre che si ponevano all'altezza delle ali dei velivoli americani, tenendo loro dietro in questo modo; un secondo tipo era costituito di tre 'palle di fuoco' che, in fila indiana, precedevano o seguivano gli aerei che avvicinano; infine, vi erano delle vere e proprie formazioni costituite da almeno una quindicina di punti luminosi che seguivano il velivolo a distanza, e che a tratti sembravano come accendersi e spegnersi.
Anche i piloti nazisti furono protagonisti di simili avvenimenti e ne è testimonianza una fotografia diurna del maggio 1944, che immortala un oggetto volante avvistato su Kamten da un aviatore della "Luftwaffe". Questi oggetti ribattezzati "Kraut" avevano causato nei comandi tedeschi la stessa confusione degli americani. Tuttavia, per lungo tempo un buon numero di segnalazioni di UFO, già a partire dall'immediato dopoguerra, era stato da alcuni interpretato come "armi segrete" naziste, che avrebbero dovuto imporre la svastica in tutto il mondo. In effetti il legame tra la storia del Terzo Reich e i dischi volanti è parte di quel vasto spettro di possibilità che fa capo all'ipotesi terrestre sull'origine degli UFO.

I "razzi fantasmi"
Durante e subito dopo la II Guerra Mondiale al fenomeno dei foo-fighters se ne aggiunse un altro, ugualmente sfuggente ed inquietante: i "razzi fantasma" che violavano indisturbati gli spazi aerei europei. Un'ondata di segnalazioni di questo tipo aveva in effetti già interessato il vecchio continente, spingendo una delle potenze non belligeranti, la Svezia, ad istituire tra il 1940 ed il 1946 una massiccia rete di sorveglianza aerea per dare la caccia ai misteriosi intrusi. I "razzi fantasma" erano massicci oggetti sigariformi, non riconducibili a nulla di conosciuto e dalle prestazioni aerodinamiche eccezionali; i militari e i civili, da centinaia di posti di osservazione, osservavano i misteriosi "fusi" sfreccianti a velocità incredibili sopra le città, ma senza attaccare e senza bombardare.
Negli archivi della Difesa vennero catalogate circa 16.000 segnalazioni di "razzi fantasma", 5.890 delle quali non ricollegabili ad armi convenzionali conosciute (per le altre poteva bastare la spiegazione dell'arma segreta nazista o alleata). Il picco più alto negli avvistamenti si ebbe, su tutto il territorio svedese, nell'inverno '44-'45. Tali ordigni non cadevano al suolo esplodendo, come accadeva di solito per i missili tedeschi, così i militari svedesi si convinsero che i razzi fantasma fossero nuovi aerei strategici e segreti germanici, che la stampa di Stoccolma collegò alle voci sulla famigerata "V-3" che avrebbe dovuto essere usata per bombardare New York. Nel gennaio del '45 il governo svedese, convinto che le "V-3" partissero dalla vicina base nazista di Peenemunde, protestò formalmente con Berlino per le intrusioni aeree. La Cancelleria del Reich ignorò la protesta e, a guerra finita, si venne a sapere che il fenomeno aveva interessato anche altre nazioni, europee e non.
Il "Corriere della Sera" del 19 settembre 1946, riferendosi ad un strano avvistamento nello spazio aereo romagnolo, scriveva: "Un altro fenomeno simile a quello registrato l'altra sera alle 22.00 nel cielo di Modena si è verificato a Imola alle 19.34. Un bolide infuocato ha descritto una breve parabola lasciando una scia luminosa di fuoco. Poiché a quell'ora c'era ancora una discreta luminosità, si ritiene che non si tratti di una delle solite meteore frequenti nelle notti estive. Ancora non è possibile stabilire la natura dello strano bolide". Due giorni prima il "Corriere d'Informazione” aveva dato notizia dell'apparizione di un "siluro volante" nel cielo di Belgrado: "Nessuna esplosione è stata avvertita dagli spettatori né durante l'apparizione né dopo la scomparsa della presunta bomba volante. Misteriosi proiettili volanti sono stati osservati più volte nel corso di molti mesi nel cielo della Svezia". Lo stesso giornale denunciava il 21 settembre: "Misteriose meteore anche nei cieli africani, sopra i distretti occidentali dell'Africa settentrionale.
Vengono descritte come globi gialli con lunghi filamenti di fiamme e una luce giallastra in coda". Nonostante le spiegazioni riduttive sulla stampa italiana, fra cui quella di Filippo Eredia, che aveva identificato i bolidi in meteore provenienti dalla cometa di Tuttle, l'Italia venne interessata dal fenomeno a più riprese e in giornate differenti. La stampa dell'epoca riporta diversi avvistamenti: il 17 settembre a Bologna ("proiettili razzo") e Vercelli ("bombe volanti"), il 19 a Torino ("bolidi luminosi"), il 20 a Roma e a Livorno ("segnali luminosi, proiettili"), il 21 ed il 22 a Firenze, il 4 ottobre a Varazze ("un disco infuocato"), il 5 ottobre a Bari, il 12 a Trieste e Cagliari. Il continuo ricorrere del termine "bombe", nel descrivere questi ordigni apparentemente tutti differenti, fornisce un'idea precisa dello stato di allarme che si venne a creare.
l 20 Luglio 1952 a Washington, nota anche come District of Columbia, centinai di persone furono testimoni di un avvistamento ufo senza precedenti nella storia dell'umanità. Diversi oggetti volanti,non meglio identificati, che saltavano da una posizione all'altra, si mossero verso la Casa Bianca. Sugli schermi radar della torre di controllo dell'aereoporto internazionale di WASHINGTON quegli oggetti volanti non identificati fecero impazzire i controllori del traffico aereo. A mezzanotte, all'inizio del 20 Luglio, otto esperti del traffico aereo, assieme al capo controllore Harry G. Barnes, vissero delle scene drammatiche: in una larga stanza senza finestre, in un edificio poco lontano dalla Torre di Controllo dell'Aeroporto, nella sala radar del Centro, ove quella notte iniziò l'azione, all'interno di un locale allungato, mantenuto a mezza luce per poter vedere distintamente i segnali sugli schermi, gli uomini di Barnes entrarono per dare il cambio agli altri uomini, ed assunsero il servizio d'osservazione.
La notte era chiara fuori e gli otto uomini si sistemarono per fare il loro turno di otto ore. In quel momento il Centro stava seguendo la rotta di un aereo di linea isolato che volava a parecchie miglia dall'aeroporto. Ogni 10 secondi ( il giro dell'antenna radar ) appariva un nuovo “blip” ( segno luminoso o traccia, dell'aereo ), quasi attaccato alla traccia persistente precedente, ad indicare la nuova posizione dell'aereo. L'occhio esperto di Barnes valutava la distanza fra le singole eco-radar di altri aerei.
Ad intervalli di 10 sec., egli, dando una semplice occhiata, poteva stabilire la posizione , la velocità e la direzione dove stesse andando l'aereo. Quella notte il cielo era quasi deserto, all'infuori di qualche altro aereo, ma molto più lontano.
Verso le 00,30, Barnes andò a sedersi al tavolo del capo servizio lasciando il controllore, Ed Nuggent, in osservazione presso lo schermo principale. Due altri controllori, Jim Ritchey e James Copeland, stavano in piedi a pochi passi da lui.
Esattamente alle 00,40, SETTE TRACCE A NETTI CONTORNI apparvero improvvisamente sullo schermo... Nuggent fissò il cristallo. Gli strani aerei, o quello che erano, sembravano apparsi dal nulla! Vi era una sola spiegazione possibile: le macchine sconosciute dovevano essere penetrate nell'area controllata dal radar ad una velocità vertiginosa, e poi, ad un tratto, là, nel quadrante Sud-Ovest, dovevano aver rallentato, ed il radar le aveva rilevate.
La gente comune non aveva mai visto niente di simile. Invece i militari avevano una lunga storia di incontri con questi oggetti, ma non ne avevano mai parlato pubblicamente. Fu immediatamente convocata una riunione allo scopo di studiare un piano per distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica da quell'avvenimento storico. Fu deciso che da quel giorno in poi l'argomento sarebbe stato sottoposto al controllo del Consiglio di Sicurezza Nazionale. Per cui, il capo dell'E.R.I. Intelligenc, Maggiore Generale John Sanford, fece un annuncio per fuorviare il pubblico.
Il governo americano, quindi, riusci a negare anche ciò che era innegabile.

La guerra fredda e gli Ufo
Durante il periodo della guerra fredda tra USA e URSS nei cieli del mondo molti furono gli avvistamenti di oggetti volanti non identificati.

Con la guerra finita, accertato che gli avvistamenti dei foo-fighters non avevano origine da armi segrete naziste, i servizi di intelligence americani, evidentemente condizionati dalla paura della Guerra Fredda, iniziavano a vedere nelle apparizioni degli UFO una possibile minaccia aerea sovietica. Ciò è evidente in un documento segreto datato 4 settembre 1946 (oggi declassificato) di un agente del controspionaggio europeo che si firmava Mr. Lyon. Questo documento, riferendosi ad una serie di avvistamenti di oggetti non identificati nei cieli svedesi, informava il Dipartimento di Stato americano, nella persona del responsabile dell'ufficio, Jack Morgan, che "sebbene 800 segnalazioni siano state già ricevute ed altre ne stiano arrivando, gli svedesi non hanno ancora delle prove definitive. Rapporti dettagliati sono stati inviati a Washington dai nostri militari e dai distaccamenti navali.
“Il mio informatore personale è convinto che la Russia stia sperimentando un'arma segreta. Ha promesso di avvisarmi per tempo se verrà scoperto qualcosa...".

Quest'idea, che ebbe tra i principali sostenitori l'ammiraglio James Forrestal del Ministero della Difesa, fu probabilmente veicolata fino da allora dai servizi segreti USA per coprire la realtà di un fenomeno la cui presenza, con il 1947, stava diventando sempre più tangibile e consistente.

 L’Urss e gli ufo
Come negli Usa e nell’occidente anche in Urss agli inizi degli anni 40 si hanno notizie di avvistamenti Ufo.
Il KGB ha tenuto segreto il tutto fino al crollo del regime comunista, per poi, dal 1994, svendere il tutto a agli altri intelligence, soprattutto alla Cia: così si è potuto sapere che nel 1965 ad Hanoi, per esempio, la contraerea sovietica aveva fatto fuoco contro un UFO in piena guerra del Vietnam e che addirittura l’UFO avrebbe risposto al cannoneggiamento con un raggio luminoso provocando duecento morti.
Lo stesso Stalin dopo il caso Roswell, iniziò ad interessarsi all’argomento incaricando lo scienziato Kurciatov di redigere una relazione.
Il risultato dello studioso è stato singolare:
"Gli UFO non sono un'arma misteriosa degli avversari occidentali dell'URSS e dunque non rappresentano un pericolo per la sicurezza della patria".
Se dunque gli UFO non erano americani e quindi terrestri, chi li guidava? Esseri di altri mondi?
Ed il tutto non andava per niente contro il credo marxista; infatti lo stesso Marx ipotizzava la possibilità dell’esistenza di intelligenze extraterrestre e anche Mao ne era convinto.
Ufficialmente, però, gli scienziati, disinformati dal regime, si erano mantenuti scettici sull’argomento, come i loro colleghi americani fino al 1967 che ha rappresentato un momento di rottura di questa linea.
Un decreto governativo del 18 ottobre, difatti, dava vita alla Commissione Cosmonautica dell’URSS, un organismo incaricato di studiare gli UFO.
E nel 1979 l’Accademia delle Scienze dell’URSS realizzava uno studio statistico; L’OSSERVAZIONE DEI FENOMENI ATMOSFERICI ANOMALI IN UNIONE SOVIETICA, curato (Prof. L. M. Ghindilis, D. A. Menkov e I. G. Petrovskaya) dall’Istituto di Studi Cosmologici di Mosca sulla base dei dati raccolti fra il 1959 e il 1979 dal Prof. Zhigel.
Così si arriva al 1989, le segnalazioni aumentano a dismisura, ed il crollo del regime sancisce la definitiva accettazione in ambito scientifico e sociale dell’argomento.

ANSA 4 FEBBRAIO 2003. 
Ufo: Gli Alieni esistono pubblicati i documenti del KGB 

MOSCA - Dei documenti segreti del KGB attestano ufficialmente avvistamenti di astronavi aliene in Russia per la prima volta dopo la caduta dell'Urss. Il quotidiano 'Komsomolskaya Pravda'' ha iniziato la pubblicazione dei relativi archivi del Kgb, consegnati nel 1991 al cosmonauta Pavel Popovic presidente della Associazione Ufologica Panrussa che da tempo li aveva richiesti, e da questi confidati al giornale.
Secondo il primo rapporto pubblicato dalla 'Komsomolskaya Pravda', nel giugno del 1989 tre astronavi aliene sorvolarono il poligono atomico di Kapustin Jar nella regione di Astrakhan, nella Russia meridionale.
Le astronavi, a forma di disco del diametro di 4-5 metri con una cupola luminosa - avvistate dai militari, tra cui ufficiali e sottufficiali che riferirono ad un agente del Kgb sul posto - si avvicinavano e allontanavano e nel momento in cui erano più vicine si trovarono ad un'altezza da terra tra 20 e 60 metri.
E ad un certo punto, secondo le testimonianze dei militari che erano ad una distanza di circa 300 metri dagli Ufo, questi scattarono apparentemente delle 'foto' del poligono emettendo un forte raggio di luce.
Il comando del poligono fece decollare un caccia per intercettare gli Ufo, ma senza però riuscirci in quanto le astronavi si allontanavano rapidamente ad ogni tentativo di contatto.
Gli UFO, che ruolo ebbero nella guerra fredda? Dipende dalle circostanze. Di sicuro numerosi ufologi ritengono che il confronto politico nella seconda parte del novecento, tra le due superpotenze, abbia in un certo senso “inquinato” la materia. Paranoia, diffidenza, timore di spionaggio. Molto materiale d’indagine prezioso è andato perduto o non reso pubblico, altro fa dubitare su una reale attendibilità. Un ruolo chiave può essere stato giocato, in questo senso, dal KGB e dal GRU. I servizi di intelligence sovietici potrebbero aver condizionato in  quegli anni, spesso in termini negativi, nella materia.Dalla caduta del muro di Berlino in poi sono sorte diverse teorie che ricostruiscono, parzialmente, un atteggiamento apparentemente schizofrenico da parte dell’apparto militare e politico sovietico sulla tematica UFO. Alcune documentate, altre con riscontri più labili. Non mostrarsi ostili contro gli UFO. Dopo il presunto incidente di Hanoi dal Cremlino giunse l’ordine di evitare di compiere atti ostili contro qualsiasi  velivolo non riconoscibile.
In effetti, negli anni  cinquanta e sessanta, correvano parecchie voci di caccia sovietici che tentarono di ingaggiare un confronto con oggetti volanti non riconosciuti.
Notizie, su cui ovviamente mancava sempre il sigillo dell’ufficialità, che cessarono di colpo proprio in coincidenza con l’incidente di Hanoi. Salvo casi sporadici.
Gli UFO esistono, anzi no! Durante gli anni ottanta si assistette ad un altro fenomeno curioso. Sulla stampa sovietica, ovviamente di fatto condizionata, apparivano versioni e notizie contraddittorie tra loro sul fenomeno UFO. A volte se ne ammetteva l’esistenza, in altre la si negava, spesso si cercavano labili spiegazioni prive di basi scientifiche. Ovviamente le notizie di presunti avvistamenti, nello spazio, da parte di astronauti sovietici sono state divulgate solo dopo la scomparsa del blocco comunista.
UFO come mezzo di propaganda. All’indomani della caduta del muro di Berlino, dalle testimonianze e dai pochi riscontri documentati resi pubblici, è sorto il dubbio che in talune occasioni i presunti avvistamenti di UFO siano stati un utile mezzo di propaganda utilizzato del KGB. La macchina bellica sovietica era ormai in sfacelo. L’apparato nucleare non era affatto sotto controllo. Incidenti erano all’ordine del giorno.

L’apertura degli X-files riguardanti gli Ufo

Per oltre mezzo secolo le Aeronautiche ed i Governi dei Paesi più industrializzati del mondo hanno negato o minimizzato l'esistenza del fenomeno UFO, dichiarando altresì di non avere interesse nella schedatura del fenomeno, dopo che nel 1969 gli Stati Uniti avevano definitivamente liquidato la questione.
Con il Terzo Millennio e l'avvento di Internet (canale informativo impossibile da imbavagliare, per mezzo del quale migliaia di ufologi si scambiano informazioni da tutto il mondo), questa bugia di Stato è stata smascherata. E si è scoperto che non solo America, Europa, Asia, Paesi arabi e persino il Vaticano hanno investigato sui dischi volanti, provandone paura, ma che Uffici per gli "X-files-UFO" sono segretamente tuttora operativi.
Le pressioni mediatiche e popolari hanno oggi portato alla graduale apertura di diversi archivi europei, la cui documentazione, pur se parzialmente censurata e comunque incompleta, è adesso in Internet. Gran Bretagna e Irlanda, Francia, Finlandia, Danimarca, Cile e Brasile hanno iniziato a derubricare quei files, i più importanti dei quali troverete in questo libro, assieme alle più recenti novità circa gli avvistamenti UFO dei piloti (ALITALIA compresa) e dei militari.
La recente pubblicazione della notizia sugli UFO legati ai dispacci pubblicati  soprattutto dall'FBI (in gran parte già noti da tempo all'ambiente ufologico), ha fatto il giro del mondo in poche ore, suscitando tante polemiche in relazione a quanto contenuto in tali dispacci.
Tra conferme e smentite sull'autenticità di alcuni di questi documenti, emerge comunque un dato certo: l'opinione pubblica sta dimostrando un progressivo interesse ad argomenti legati agli UFO e a tutto ciò che richiama eventi verosimilmente inspiegabili.

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