06 Luglio 2012.
I Grigori (dal Greco "oi gregoroi", οι Γγρήγοροι, "custodi" o "guardiani") costituiscono, in una versione popolare, un gruppo di angeli caduti citati negli Apocrifi dell'Antico Testamento che si sarebbero accoppiati con donne mortali, dando origine a una razza di ibridi nota come Nephilim, descritti come "giganti", in Genesi 6:4 o "eroi caduti da secoli" (Ez 32:27). Una concezione diversa relativa ai Grigori compare in alcune tradizioni di stregoneria italiana in cui i Grigori si dice provenissero da un antico popolo di provenienza stellare. In Ebraico essi sono chiamati Irin, "Guardiani" e si trovano menzionati nell' Antico Testamento (Libro di Daniele, capitolo 4). Secondo il Libro di Enoch, i Grigori assommano a 200 ma sono ricordati solo i nomi dei loro principali esponenti: Samyaza, che fu il loro capo, Urakabaramil, Akibeel, Tamiel, Ramuel, Dânêl, Chazaqiel (Ezekiel), Saraknyal, Asael, Armers, Batraal, Anane, Zavebe, Samsavil, Ertael, Turel, Yomyael, Azazyel (noto anche come Azazel). "Questi sono i prefetti dei duecento angeli, e i restanti erano tutti con costoro". (Enoch 7:9). Nel Libro di Enoch, i Guardiani sono angeli inviati in apparenza sulla Terra semplicemente per sorvegliare la gente. Essi presero subito a nutrire concupiscenza per le donne che vedevano e, su incoraggiamento del loro capo Samyaza, disertarono in massa per sposarsi e vivere fra gli uomini. I figli nati da queste relazioni sono i Nefilim (nĕfîlîm ), giganti selvaggi che misero a soqquadro la Terra e soggiogarono l'umanità. Samyaza, Azazel e altri ancora fra loro divennero corrotti e insegnarono ai loro ospiti umani a fabbricare armi metalliche, cosmetici e altri prodotti tipici della civiltà, di cui essi s'erano segretamente impadroniti. Ma la gente cominciò a morire e a invocare aiuto dal Cielo. Dio inviò allora il Diluvio Universale per liberare la Terra dai Nefilim, inviando tuttavia Uriel ad avvertire Noè così da non far perire l'intera razza umana. I Grigori furono confinati nelle "valli della Terra" fino al giorno del Giudizio Universale. (Si veda Giuda 1:6) La storia dei Guardiani in Enoch deriva da Gen. 6:1-4 in cui si descrive l' "Origine dei Nephilim" e si ricordano i "figli di Dio" che li generarono: Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. Allora il Signore disse: «Il mio spirito non resterà sempre nell'uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni». C'erano sulla terra i giganti (Nephilim) a quei tempi - e anche dopo - quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell'antichità, uomini famosi. (Gen. 6:1-4). Qui, i "figli del Cielo" sono ricordati senza nomi specifici, né funzioni; si può trattare di angeli caduti o semplicemente esseri celesti che si sono accoppiati con donne. Gli angeli furono abbastanza popolari nel folklore ebraico, che sovente li descrive come giganteschi esseri umani che non dormono mai e rimangono sempre zitti. Mentre ci sono Guardiani buoni e cattivi, molte storie riguardano solo quelli malvagi che decadono dal loro stato di grazia allorché prendono "le figlie dell'uomo" come loro partners sessuali. Nei primi culti delle stelle dell'antica Mesopotamia esistevano quattro stelle "reali" (note come Signori) chiamati i Guardiani. Ognuna di esse governava su uno dei quattro punti cardinali noti all'astrologia di ogni tempo. Questa particolare visione del mondo e del cielo risale a circa 3.000 anni fa. La stella di Aldebaran, quando segnava il suo passaggio nell’equinozio d'inverno, assumeva la posizione del Guardiano dell'Oriente. Regolo, durante il solstizio d'estate, assumeva il ruolo di Guardiano del Meridione, così come Antares, nell'equinozio d'autunno, quello del Guardiano dell'Occidente, e infine Fomalhaut, durante il solstizio d'inverno, quello del Guardiano del Settentrione. I primi movimenti mistici ebraici organizzarono i Guardiani in una gerarchia di Arcangeli. In base a questo sistema, i Guardiani erano governati da quattro grandi Guardiani, noti col nome di Michele, Gabriele, Raffaele e Uriele. Nell'Antico Testamento (Daniele 4:13-17) ci si riferisce a loro col termine di Irin, o Guardiani, facendo pensare a un preciso ordine angelico. Nelle prime tradizioni ebraiche, gli Irin erano un ordine superiore di angeli che erano assisi nel supremo Consiglio del Giudizio della Corte Celeste.
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Araqiel: insegnò i "segni della terra" (geomanzia).
Armaros: insegnò come respingere gli incantesimi.
Azazel: insegnò l'arte dei cosmetici.
Barqel: insegnò l'astrologia.
Ezequeel: trasmise la conoscenza delle nuvole.
Gadreel: insegnò come fabbricare armi da guerra.
Kokabeel: insegnò il mistero delle stelle.
Penemue: insegnò la scrittura.
Sarie: insegnò a conoscere la Luna.
Semjaza: insegnò incantesimi tramite erbe.
Shamshiel: insegnò a conoscere il Sole.
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Sono questi stessi gli angeli cui ci riferisce come ai "Figli degli dèi" nel Libro del Genesi. Secondo la mitologia cristiana (che si rifà a quella ebraica) i loro "peccati" avrebbero riempito con violenza la Terra e il mondo sarebbe stato distrutto dal Diluvio Universale come risultato del loro intervento maligno.
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I Figli degli Angeli e degli Uomini, i Nephilim
L'appellativo Nephilim presente nell'Antico Testamento (Torah), in diversi libri non canonici del Giudaismo e in antichi scritti cristiani, si riferisce ad un popolo creato dall'incrocio tra i "figli di Dio" (benei elohim) e le "figlie degli uomini". Nella Bibbia la parola nephilim viene spesso tradotta come giganti o titani, mentre in altre traduzioni si preferisce mantenere il termine nefilim. L'origine dei Nephilim comincia con una storia di angeli caduti. Shemhazai, un angelo di alto rango, comanda una setta ribelle di angeli in una discesa sulla Terra per istruire gli umani nella conoscenza del bene. La tutela viene portata avanti per pochi secoli, ma presto gli angeli cominciano a sedurre le femmine umane. Dopo essersi intrattenuti piacevolmente con loro, gli angeli caduti istruirono le donne nella magia e nello spergiuro, si accoppiarono con loro, e diedero luogo ad una progenie ibrida: i Nephilim. I Nephilim erano giganteschi nella loro statura. La loro forza era prodigiosa ed il loro appetito immenso. Dopo aver divorato tutte le risorse della razza umana, cominciarono a mangiare esseri umani. Questi Nephilim attaccavano ed opprimevano gli umani ed erano la causa di massicce distruzioni sulla Terra. Alcune versioni parlano di eroi famosi, guerrieri caduti o ancora angeli caduti e un'ennesima traduzione potrebbe essere quelli che sono precipitati giacché il nome deriva dalla radice semitica nafal, che significa cadere. Nella Genesi (6:1-8) si legge: « 1 Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, 2 i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. 3 Allora il Signore disse: «Il mio spirito non resterà sempre nell'uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni». 4 C'erano sulla terra i Giganti (Nephilim) a quei tempi - e anche dopo - quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell'antichità, uomini famosi. 5 Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male. 6 E il Signore si pentì di aver fatto l'uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo. 7 Il Signore disse: «Sterminerò dalla terra l'uomo che ho creato: con l'uomo anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito d'averli fatti». 8 Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore.»
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