Salvatore Cuzzuperi, il personaggio del fantasy “E un giorno mi svegliai”, di Francesco Toscano. Il suo rapimento da parte degli alieni e gli aspetti psicologici dell'evento in parola.

8 agosto 2024

E un giorno mi svegliai

Palermo, 8 agosto 2024.


Salvatore Cuzzuperi

Salvatore Cuzzuperi è il protagonista del romanzo fantasy "E un giorno misvegliai" di Francesco Toscano. È un impiegato di circa quarant'anni che vive nella provincia di Palermo.

 

Il rapimento di Salvatore Cuzzuperi da parte degli alieni 

Nell'estate del 2011, Salvatore Cuzzuperi, viene rapito dai Malachim, una razza aliena controllata dagli Anunnaki. I Malachim fungono da intermediari tra gli Anunnaki e gli esseri umani, obbedendo agli ordini degli Anunnaki. Sono responsabili del rapimento di Cuzzuperi e di altri esseri umani, controllandoli attraverso la telepatia e la telecinesi.

Gli Anunnaki, secondo la narrazione di Toscano, provengono da Nibiru, un pianeta del nostro sistema solare. Durante l'antichità essi giunsero sulla Terra per sfruttare le risorse minerarie del nostro pianeta, essenziali per la sopravvivenza del loro. A tal fine, crearono l'umanità per utilizzarla come forza lavoro. Nel corso del romanzo, Cuzzuperi si ritrova coinvolto nel conflitto tra gli Anunnaki e i Rettiliani, un'altra razza aliena con sembianze di grandi lucertole evolute, interessate a impossessarsi dell'energia spirituale di cui è dotata una parte della popolazione umana.

Attraverso le sue disavventure, Cuzzuperi scopre che gli Anunnaki stanno conducendo esperimenti genetici di ibridazione tra la loro specie e quella umana. In questo processo, perde gradualmente la sua umanità e diventa un Igigi, un essere a cui gli Anunnaki hanno concesso le loro conoscenze. Alla fine, viene accolto come nuovo membro della "fratellanza cosmica".

 

L'aspetto psicologico del rapimento alieno nel fantasy "E un giorno mi svegliai"

L'esperienza del rapimento alieno ha un profondo impatto psicologico su Salvatore Cuzzuperi in "E un giorno mi svegliai". Nel fantasy si descrivono una serie di emozioni e stati mentali che Cuzzuperi attraversa durante la sua odissea.

Smarrimento e crisi esistenziale: La scoperta che l'umanità potrebbe essere il risultato di un esperimento genetico condotto dagli Anunnaki getta Cuzzuperi in un profondo smarrimento. Questa rivelazione mette in crisi la sua fede in un Dio creatore, lasciandolo con un senso di vuoto esistenziale.

Senso di impotenza e paura: La consapevolezza dell'inferiorità tecnologica e fisica degli umani rispetto agli alieni alimenta in Cuzzuperi un senso di impotenza. La capacità degli Anunnaki e dei Malachim di viaggiare tra le dimensioni, manipolare il DNA e utilizzare tecnologie avanzate lo fa sentire come una "cavia da laboratorio", in balia di forze incontrollabili. Questo senso di impotenza è ulteriormente amplificato dalla paura. Cuzzuperi sperimenta terrore e panico di fronte all'ignoto, in particolare quando si trova faccia a faccia con i Rettiliani, descritti come creature crudeli e fameliche.

Dissociazione dalla realtà: Nel tentativo di far fronte al trauma del rapimento e alle rivelazioni sconvolgenti sulla natura dell'umanità, Cuzzuperi sperimenta momenti di dissociazione dalla realtà. Descrive la sensazione di sentirsi come in un "incubo", di non sapere più chi sia o cosa stia facendo, e di percepire il tempo come se si fosse fermato.

Trasformazione in Igigi: La trasformazione di Cuzzuperi in un Igigi rappresenta l'apice del suo viaggio psicologico. In questo processo, perde gradualmente la sua umanità e assume una nuova identità come membro della "fratellanza cosmica", accedendo alle conoscenze degli Anunnaki. Sebbene il romanzo non esplori in dettaglio le implicazioni psicologiche di questa trasformazione, si può dedurre che essa comporti una radicale alterazione della sua percezione di sé, del mondo e del suo posto nell'universo. Nel fantasy si sottolinea come l'esperienza del rapimento alieno non si limiti a un evento fisico, ma si traduca in un trauma profondo che scuote le fondamenta identitarie e spirituali di Cuzzuperi. La paura, lo smarrimento, la dissociazione e la trasformazione in Igigi sono tappe di un percorso psicologico complesso che riflette la fragilità umana di fronte all'ignoto e la vulnerabilità delle nostre certezze di fronte a realtà che mettono in discussione la nostra stessa natura.

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