News - "20 probabilità su 100 che un asteroide colpisca la Terra".

12 ottobre 2014
12 ottobre 2014.

Un rapporto dell'Ocse (organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) suona in questi termini "ci sono venti probabilità su cento che durante questo secolo la Terra sia colpita da un asteroide come quello che nel 1908 devastò la foresta siberiana della Tunguska, grande quanto il Lazio. Se cadesse nel Mediterraneo, un muro di onde anomale sradicherebbe ogni forma di vita dalle coste di tutto il bacino". 

L'Ocse avrebbe dato una strigliata a tutti i governi ricordando loro quanto il rischio sia concreto, invitandoli a non sottovalutare l'eventualità di un impatto anche tremendo con il nostro Pianeta. Se in effetti però questa ipotesi è molto rara, è invece possibile un impatto di media portata, comunque sufficiente a provocare sconvolgimenti geografici e climatici su vasta scala. L'Ocse lamenta mancanza di prevenzione in tal senso. Nessuno ha mai pensato ad un piano di evacuazione di massa nel caso ad esempio un grosso meteorite colpisse uno degli stati europei. La Terra è sempre stata bersaglio di asteroidi. La Luna, Marte e Mercurio ne portano ancora i segni. La Terra chiaramente no perchè i mutamenti climatici hanno cancellato questi segni. Marcello Coradini dell'energia spaziale europea prova a tracciare un quadro di media gravità: quella che prevede che il masso abbia un diametro compreso tra i 30 e i 100 metri, come quello del 1908 in Siberia. Ecco quello che avverrebbe secondo Coradini: "l'esplosione avverrà probabilmente prima che il corpo raggiunga il suolo, l'onda d'urto abbatte tutto nel raggio di centinaia di km." E nell'ipotesi estrema? "Se un asteroide di 3-5 km di diametro investisse il pianeta, bisognerebbe mettere in conto un tremendo day-after. Tutto il gas, il vapore acqueo, la terra e la polvere che verrebbero scagliati nell'atmosfera, provocherebbero l'inverno nucleare. L'atmosfera, carica di acqua, diventa più opaca, la luce del sole non passa, la temperatura scende. L'intero pianeta potrebbe entrare in una fase di glaciazione e restarci parecchi anni. Senza cibo la società umana si troverebbe ad un passo dalla fine". 

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