Fedeltà,Coraggio,Integrità: F.B.I. (Federal Bureau of Investigation).

5 giugno 2011
Landsat geocover 2000 pseudocolour imagery of Area 51 at Groom Lake, Nevada, USA
05 Giugno 2011.


Liberamente tratto dal documentario Voyager - FBI - DOSSIER UFO - [09.05.2011] 

La "propaganda comunista" di Joséphine Baker sotto le Torri e gli oggetti non identificati avvistati nel cielo di Bologna alla fine della seconda guerra mondiale. Entrambi i casi preoccupavano gli agenti dell'Fbi, tanto da finire in rapporti segreti inviati a John Edgar Hoover, potentissimo direttore del Federal Bureau. I due documenti sono stati divulgati dall'agenzia investigativa che dopo averli declassificati li ha pubblicati sul suo archivio on-line.
Più che un interesse era un'ossessione: l'Fbi seguiva, spiava, controllava gli artisti sospettati di propaganda anti-americana. In Europa, in Italia, fin sotto le Due Torri come è capitato alla cantante e ballerina Josephine Baker. L'artista, prima star internazionale di colore, finì con l'attirare l'attenzione dell'Fbi che su di lei, senza provare mai nulla, aprì un dossier. Negli anni '50, a sostegno dei loro sospetti, gli agenti raccolsero la testimonianza di un giornalista del New York Daily Mirror che l'avrebbe sentita a Bologna spendersi in una "propaganda anti-americana e pro-comunista". Poche righe, ormai pubbliche, che testimoniano solo quanto le antenne del Bureau fossero sensibili oltre Oceano. Più corposo il secondo x-files bolognese contenuto nel dossier "Ufo" divulgato nei giorni scorsi. In un cablo inviato a Hoover il 18 luglio 1947 si riporta un verbale redatto in un ufficio di polizia del Connecticut pochi giorni prima. Uno scienziato americano, il cui nome è celato, testimonia di strani avvistamenti, alcuni dei quali in Italia, a Milano e Bologna. Sono i giorni dell'incidente ufologico di Roswell, uno dei casi più famosi e dibattuti: uno strano oggetto era da poco precipitato nel deserto del New Messico. Ancora oggi c'è chi parla di un disco volante e del recupero di presunti corpi alieni. Teoria, come risulta dai documenti oggi pubblici, condivisa dall'Fbi degli anni '40. In quei giorni così concitati lo scienziato informò l'agenzia che un suo amico, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, dall'osservatorio di Bologna aveva avvistato oggetti non identificati. Lo stesso era accaduto in altre città secondo una traiettoria ben definita intorno al globo. "Potrebbero essere bombe tedesche - viene messo a verbale - forse atomiche controllate via radio, dirette a terra o contro obiettivi specifici". La fantasia di un uomo affascinato dai complotti? Forse, ma la polizia federale degli anni '40, alle prese con alieni e dischi volanti, sembrò prendere la sua contro-teoria così seriamente da allegarla a un dossier classificato come "top-secret".... 

Negli archivi dell'F.B.I. esisterebbero prove dell'esistenza di civiltà aliene. Lo scorso Aprile la Polizia Federale americana ha inaugurato un nuovo portale internet http://vault.fbi.gov/ dove sono stati pubblicati oltre duemila documenti rimasti segreti per anni.
Tra i vari fascicoli, che chiunque può consultare, alcuni parlano di astronavi aliene. Si tratta di una serie di rapporti compilati dagli agenti federali fra il 1947 ed il 1954. Rapporti ufficiali che sembrano raccontare una storia incredibile.

L'X-Files del 22 Marzo 1950.

Rinvenuti tre OVNI con tanto di equipaggio di presunta origine extraterrestre nel Nuovo Messico, precipitati per una presunta interferenza della strumentazione di bordo con un radar terrestre e successivamente condotti nella famosissima "Area 51" . 

Dopo circa sessant'anni il dossier realizzato per quell'occasione dagli agenti federali dell'F.B.I. è stato declassificato e reso pubblico. 
In quella data, in particolare, l'agente federale Guy Hottel, di stanza a Washington, scrisse al Direttore dell'F.B.I. che un'investigatore dell'aeronautica sosteneva che tre cosiddetti dischi volanti furono rinvenuti nel Nuovo  Messico, descrivendoli come tre dischi circolari, di circa sedici metri di diametro, ciascuno con a bordo tre esseri dalle sembianze umane, alti meno di un metro, vestiti con tute di colore metallizzato, ciascun corpo avvolto con una tuta che assomigliava a quella dei piloti militari.
Secondo l'informatore i dischi volanti sono stati ritrovati nel Nuovo Messico in quanto in quella zona il governo americano aveva in dotazione un radar ad altissima potenza che avrebbe interferito con le apparecchiature delle navicelle facendole successivamente schiantare al suolo. Le navicelle schiantatesi al suolo, ed i corpi degli alieni deceduti, sarebbero stati successivamente trasportati nell'arcinota "Area 51". L'Area 51 consiste in una vasta zona militare operativa di 26.000 km quadrati, situata vicino al villaggio di Rachel a circa 150 km a nord-ovest di Las Vegas, nel sud dello stato statunitense del Nevada. Nonostante sia situata nella vasta regione appartenente alla Nellis Air Force Base, le strutture nei pressi del Groom Lake sembrano essere gestite come se fossero un distaccamento dell'Air Force Flight Test Center della base aerea di Edwards nel Deserto del Mojave e, come tale, la base è nota con il nome di Air Force Flight Test Center (Detachment 3).
Le strutture della base sono anche note come "Dreamland", "Paradise Ranch", "Home Base", "Watertown Strip", "Groom Lake" e più recentemente "Homey Airport". Spesso i piloti militari chiamano lo spazio aereo attorno alla base come "The Box" (la scatola).
Gli elevati livelli di segretezza che circondano la base e il fatto che la sua esistenza sia solo vagamente ammessa dal governo statunitense ha reso questa base un tipico soggetto delle teorie del complotto e protagonista del folklore ufologico.
Nel corso del 2009 diversi ex-funzionari che hanno lavorato nell'Area 51 sono stati autorizzati a rilasciare dichiarazioni, affermando che l'Area serviva per lo sviluppo e il test di apparecchiature tecnologicamente all'avanguardia (jet militari, moduli lunari, ecc.) nella massima segretezza.

Il 14 luglio 2003 il governo degli Stati Uniti ha ammesso l'esistenza della base, ammettendo tacitamente che l'aeronautica militare ha una "località operativa" nei pressi del lago, ma non ha fornito ulteriori informazioni. A differenza della maggior parte dell'area di Nellis, l'area che circonda il lago è permanentemente ristretta sia al traffico aereo civile che a quello militare "normale". Stazioni radar proteggono l'area, e il personale non autorizzato viene velocemente espulso. Anche i piloti militari che si addestrano nella Nellis Air Force Range rischiano sanzioni disciplinari se dovessero entrare accidentalmente nello spazio aereo che circonda Groom Lake.
Un montaggio delle fotografie disponibili dei satelliti USGS che mostrano i territori nel Nevada meridionale. L'NTS e le regioni circostanti sono visibili; la base Nellis e le aree adiacenti sono state rimosse
La sicurezza del perimetro viene affidata a guardie private di sicurezza appartenenti ad un subcontractor della EG&G, l'agenzia di sicurezza Wackenhut. Le guardie effettuano pattugliamenti con mezzi come Jeep Cherokee in colore mimetico, Humvee, pickup Ford F-150 di colore champagne e pickup Chevy 2500 4x4 di colore grigio. Anche se il personale è armato con fucili d'assalto M-16, non sono mai stati riferiti episodi di uso delle armi, che vengono usate se una persona prosegue dopo aver ricevuto l'ordine di fermarsi. Generalmente i trasgressori sono invece accompagnati fino al perimetro e viene avvisato per radio lo sceriffo della contea di Lincoln. Normalmente viene contestata una multa di 600 dollari, anche se alcuni giornalisti e visitatori hanno riferito di aver ricevuto successivamente visite da agenti dell'FBI. Alcuni osservatori sono stati trattenuti per aver puntato delle macchine fotografiche e videocamere verso la base.
La sorveglianza è rafforzata dalla presenza di sensori di movimento sepolti nel terreno e dall'uso di elicotteri HH-60 Pave Hawk. La base non appare sulle mappe pubbliche del governo; la mappa topografica USGC dell'area mostra solo la miniera abbandonata del lago Groom. Una mappa dell'aviazione civile pubblicata dal "Nevada Department of Trasportation" mostra una vasta area ad accesso ristretto, definita come appartenente allo spazio aereo della base Nellis. Le carte aeronautiche ufficiali mostrano il lago Groom ma non sono indicate le strutture aeroportuali. In modo analogo l'atlante nazionale che mostra le aree federali in Nevada non fa distinzioni tra il blocco di Groom e le altre parti della base Nellis. Anche se ufficialmente declassificato, il filmato originale ripreso dal satellite spia statunitense Corona negli anni '60 è stato alterato prima della declassificazione; in risposta alle richieste di libertà di informazione, il governo ha risposto che queste riprese (che mappano il lago Groom e tutta la Nellis Air Force Range) sono state distrutte. Le immagini dei satellite Terra (che erano disponibili pubblicamente) sono state rimosse dai server web nel 2004 e dai dati USGS. Sono invece attualmente disponibili pubblicamente le immagini del satellite NASA Landsat 7 e commercialmente delle versioni ad alta risoluzione fornite da altre fonti. Queste immagini mostrano in dettaglio le piste, le strutture della base, gli aerei e i velivoli. Lo stato del Nevada, riconoscendo il potenziale turistico derivante dal folklore che ruota attorno alla base, ha rinominato la statale 375 nei pressi dell'Area 51 con il nome di "The Extraterrestral Highway" ("l'autostrada extraterrestre") e lungo essa ha fatto posizionare dei cartelli fantasiosi. Anche se la proprietà federale all'interno della base è esente da tasse locali e dello stato, le strutture di proprietà dei contractor privati non lo sono. Il ricercatore Glenn Campbell affermò nel 1994 che la base dichiara un valore tassabile di due milioni di dollari all'assessore delle tasse della contea di Lincoln, il quale non può entrare nell'area per effettuare degli accertamenti.

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