Quali saranno le caratteristiche degli extraterrestri?
Alcune teorie esobiologhe e la suddivisione delle civiltà in tre classi, basandosi sul criterio dell'evoluzione delle tecnologie attraverso l'uso di energia.
Secondo la maggior parte degli esobiologi gli extra-terrestri potrebbero aver avuto origini simili agli esseri umani, tenuto conto che essi potrebbero essersi evoluti in un pianeta simile alla Terra ove il carbonio è uno degli elementi più diffusi e alla base dell'esistenza della vita stessa.
Questa è la visione della vita extraterrestre "carboniocentrica", com'è la vita sulla Terra, pianeta in cui si offre alle creature viventi un habitat più probabile. Altre teorie, più provocatorie, fra cui quella formulata dall'eminente fisico Freeman Dyson, e dal suo collega Nikolaj Semënovič Kardašëv, sostengono l'esistenza di civiltà superiori, molto più sviluppate della nostra.
In particolare, Dyson e Kardašëv hanno proposto una suddivisione delle civiltà superiori in tre classi, basandosi sul criterio dell'evoluzione delle tecnologie dell'uso di energia. Il nostro pianeta, la Terra, si troverebbe ai limiti di una società di primo livello, di quelle che consumano e producono una quantità di energia di proporzioni planetarie.
Quando saremo capaci di estrarre energia dall'atmosfera, dai terremoti, dai vulcani e dalla rotazione terrestre, e raggiungeremo il controllo della fusione, la Terra conquisterà lo status di una economia di primo livello. Le civiltà più avanzate di questo livello avrebbero il potere di colonizzare i sistemi solari, e forse di scambiare informazioni con altri E.T., e di entrare nei primi gradini del secondo livello, dove sarebbero in grado di sfruttare l'energia di una stella intera. [...]
Tratto dal saggio "A proposito degli alieni...." di Francesco Toscano e Enrico Messina, pag. 267.
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