Dossier abductions: CORRADO MALANGA.

10 settembre 2014
.
Corrado Malanga nasce a La Spezia nel 1951. Dal 1983 è ricercatore presso la cattedra di Chimica organica del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale nella Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università di Pisa, e autore di diverse pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali...
.
Parallelamente, s’interessa alle teorie sugli UFO e collabora con il Centro Ufologico Nazionale (CUN), fino a diventare responsabile del comitato tecnico-scientifico di questa organizzazione. Una serie di dissensi, in particolare (ma non solo) sulla valutazione del fenomeno delle abduzioni aliene, porta Malanga a lasciare il CUN nel 2000. Successivamente, le teorie di Malanga influenzarono il Gruppo Stargate Toscana e altri Gruppi Stargate nati anche in altre regioni italiane - in particolare in Friuli, in Lombardia e nel Lazio - e che nel 2008 si riunirono nel C.S.I. - Coordinamento Stargate Italiani. Dal 1° dicembre 2009 Malanga non fa però più formalmente parte dei Gruppi Stargate e del C.S.I., i cui siti ospitano suoi testi precedenti a tale data ma anche di altri ricercatori. La notevole affluenza alle conferenze di Malanga negli ultimi anni, ha testimoniato l’esistenza di un vero e proprio movimento, apparentemente in crescita, e che, dopo il suo ritiro pubblico legato anche a problemi personali, oggi trova uno strumento di coordinamento principalmente nel sito www.corradomalanga.com
La tesi centrale di Malanga è che esistono molte più persone che sono state rapite (“abdotte”) dagli alieni di quanto comunemente si creda. Infatti la maggioranza degli abdotti non ricorda il rapimento, pur portandone talora tracce fisiche sotto forma di cicatrici che rimandano a operazioni e impianti chirurgici praticati dagli alieni, e recupera questa memoria solo attraverso l’uso di strumenti come l’ipnosi regressiva e la programmazione neuro-linguistica, utilizzate da Malanga con una metodologia particolare che dovrebbe permettere di distinguere le vere dalle false memorie di abduzione. Malanga ha messo a punto anche un primo test di autovalutazione, e che dovrebbe permettere di auto-identificarsi come abdotti. Il fatto che per la grande maggioranza di coloro che lo compilano il test dia esito positivo mostra secondo Malanga che, nonostante gli sforzi degli alieni, qualche ricordo nelle persone abdotte comunque permane. A differenza di altri autori di libri sugli UFO - e sta qui la ragione principale delle separazioni e delle polemiche - Malanga ritiene che il fenomeno delle abduzioni non sia positivo ma negativo. Gli alieni non sono “fratelli dello spazio” che vengono a portare amore e pace, ma nemici dell’umanità che manipolano i terrestri per sottrarre loro l’energia di cui hanno bisogno per sopravvivere e perseguire il sogno dell’immortalità. Malanga contesta anche le teorie secondo cui ci sono alieni buoni e cattivi: anche i presunti buoni sono cattivi travestiti. Mentre i “grigi”, di cui parla la letteratura ufologica, sono una sorta di robot biologici al servizio degli alieni (che li usano anche per i rapimenti), gli extraterrestri si dividono in cinque razze principali, che sia collaborano sia sono in conflitto tra loro. Con le abduzioni dei terrestri ciascuna razza persegue scopi parzialmente diversi, ma nella sostanza tutte si servono degli umani per ricevere energia vitale e perseguire una vita molto più lunga della nostra o addirittura l’immortalità. A questo scopo depositano nel cervello degli abdotti con varie procedure le loro memorie, che potranno poi recuperare, oppure separano temporaneamente l’anima dell’abdotto dal suo corpo e la inseriscono nel corpo dell’alieno assorbendone l’energia vitale, o ancora entrano nella mente degli abdotti con un fenomeno che assomiglia alla possessione. Nella loro corsa all’immortalità gli alieni non rapiscono chiunque, ma secondo Malanga solo quegli umani che sono dotati di anima. L’abduzione è anche un fatto generazionale: un abdotto ha in genere un genitore che è stato abdotto, e i suoi figli saranno probabilmente rapiti a loro volta. Gli alieni, però, nonostante le loro avanzate tecniche di rapimento non sono infallibili: alcuni, anche senza rendersene conto, possono resistere ai tentativi di abduzione sperimentando però vari disturbi e fenomeni paranormali (fino al caso estremo della combustione umana spontanea) a causa dell’enorme dispendio di energia messo in atto per resistere all’assalto alieno.
.
APPROFONDIMENTO
.
Prof. Malanga, potrebbe spiegare ai nostri lettori cosa sono le abductions?
Con questo termine anglosassone si definisce una situazione in cui, un essere umano, racconta di essere stato catturato da entità aliene di vario genere, sovente alla presenza di militari di questo pianeta. L’adduzione avverrebbe non solo di notte ma in qualsiasi momento della vita. La tecnologia che sta dietro queste situazioni è sicuramente molto evoluta ma non al di fuori della comprensione della fisica moderna. Il soggetto addotto, racconterebbe infatti situazioni spiegabili con l’apparente blocco dello scorrere del tempo. Tutta l’operazione di adduzione accadrebbe dunque in un solo fotogramma di esistenza, nel quale, il soggetto addotto, verrebbe relegato mentre, tutte le altre creature viventi attorno a lui, sarebbero andate avanti nella freccia del tempo. L’addotto si troverebbe imprigionato in una bolla temporale in cui è completamente isolato dal resto del mondo e dove accadrebbero le vicende che racconta.” L’adduzione avverrebbe per ottenere dall’uomo una cosa che l’alieno non possiede. Un’energia vitale che renderebbe l’alieno immortale. L’uomo, infatti, altro non sarebbe che un contenitore di tre sorgenti vitali che chiamiamo convenzionalmente: anima, mente e spirito. Queste tre coscienze sarebbero rappresentabili come gruppi di vettori o, per alcuni versi, descrivibili come gruppi di quark colore. Agli alieni interesserebbe solo la specie animica poiché priva dell’asse del tempo e dunque immortale. Essa si sarebbe annidata all’interno dei corpi umani per effettuare esperienza del mondo solido ed, in particolare, esperienza riguardo l’inizio e la fine delle cose. Tra queste esperienze ci sarebbe dunque anche quella della morte ed è per questo che attualmente l’uomo, contenitore di queste tre entità coscienti, muore. L’alieno non sopporta l’idea di terminare la sua esperienza nell’universo tridimensionale attuale ed ha deciso di impadronirsi di questa parte animica, costringendola con la tecnologia, a rimanere sempre ancorata a contenitori alieni, che in questo modo, non morirebbero mai fisicamente. L’alieno moderno rappresenta dunque il mito del demone che, junghianamente parlando, ti ruba l’anima, dove l’addotto sarebbe colui che, per imperizia, avrebbe inconsapevolmente accettato un patto con il diavolo. In questo contesto, i demoni della nostra storia vengono letti in chiave archetipica come gli alieni di oggi.
.
Professore, in che termini e quando ha cominciato ad occuparsi di questo fenomeno?
Il fenomeno delle abduction (adduzioni in italiano) era poco noto agli inizi degli anni novanta in Italia. Io cominciai a rendermi conto che anche nel nostro Paese invece c’erano persone che riportavano testimonianze identiche a quelle raccolte in altre zone del Globo. Il primo caso fu quello di Valerio Lonzi, un ragazzo di Genova che raccontava di aver visto tre sfere luminose in campeggio con i suoi amici all’età di quindici anni. I termini dello studio del fenomeno dovevano essere di tipo psicologico. L’ipnosi regressiva poteva essere uno strumento di partenza per far ricordare al Lonzi avvenimenti che lui sembrava aver dimenticato. In Italia cercammo di capire se il fenomeno esisteva ed utilizzammo la testimonianza del Lonzi per scrivere, a nostra volta, un testo che ebbe molto successo (35000 copie in due edizioni). La testimonianza del Lonzi venne così utilizzata come amo per pescare eventuali altri addotti, che leggendo il libro con le sue testimonianze, si sarebbero potuti far vivi con me, raccontandomi le loro storie. Fummo travolti dalle testimonianze. Cominciammo a costruire una serie di test che ci permettessero di studiare il fenomeno che avevamo intravisto con il caso Lonzi, su più vasta scala. I critici del fenomeno ufologico sostengono il contrario: come si fa ad essere sicuri che i racconti non siano pure invenzioni oppure che i racconti di questi presunti addotti non siano reali, qualcuno potrebbe asserire che queste persone si conoscessero e si siano messe tutte d'accordo? Le tecniche messe a punto da me e da alcuni collaboratori fanno ampio uso della Programmazione Neuro Linguistica che, tramite l’impiego dell’ipnosi regressiva, del modello Visivo Auditivo Cenestesico e della grammatica trasformazionale nonché di metamodelli comportamentali, messi a punto da Erichson, Bandler e Grinder, ci permettevano di sondare con una certa sicurezza nelle menti dei nostri soggetti. Chi oggi critica questo approccio in realtà non sa cosa sia una ipnosi e crede che l’ipnosi sia retaggio solamente del medico. Il medico in Italia non ha mai studiato l’ipnosi che invece è al massimo retaggio culturale dello psicoanalista. Dunque le critiche che ci vengono fatte partono da soggetti totalmente ignoranti da un punto di vista pratico, legale, tecnico e non hanno alcun valore.
.
Dunque, gli alieni esistono davvero? E’ mai stato protagonista di un incontro ravvicinato del quarto tipo?
Gli alieni esistono in quanto esseri con coscienza. La coscienza è la vita e rappresenta la realtà reale della creazione mentre lo spazio, il tempo e l’energia sono i vettori su cui si basa l’universo virtuale, una sorta di specchio in cui la coscienza si guarda per comprendere com’è fatta. L’alieno sarebbe diverso dall’uomo in quanto privo di parte animica e dunque meno cosciente di lui che, inconsapevolmente sarebbe più completo. In questo contesto e per quanto detto sopra, l’espressione essere stato testimone dell’adduzione, va vista da un altro punto di osservazione. Io sono testimone diretto di tutto quello a cui voglio essere testimone. In altre parole, la mia coscienza integrata, cioè la somma delle tre coscienze di anima, mente e spirito, può decidere se comportarsi, di fronte a qualsiasi evento, o come onda o come particella, decidendo di non interagire o di interagire con il fenomeno che ha davanti. L’idea dell’interazione produce uno stato coscienziale che trasformerà la mia coscienza in particella, cioè ben strutturata e definibile di fronte all’evento che lo renderà altrettanto tale ai miei occhi. Ma se non desidero fare l’esperienza, la mia coscienza si trasformerà in onda, dove la probabilità di essere lì in quel punto ed in quel momento è un numero decisamente piccolo. Io sarò dunque invisibile di fronte all’evento; e l’evento non apparirà nella mia realtà virtuale. In parole meno complicate, da un punto di vista quantistico, la mia coscienza decide sempre quale sarà la mia esperienza. Ne consegue che è solo la mia consapevolezza (il parametro con cui si misura la coscienza in questo universo) a decidere se sarò rapito dall’alieno o non avrò mai questa esperienza. La scelta di tutto ciò che mi accade è solo mia. In questo contesto l’addotto sprovveduto che non ha compreso questo meccanismo, può comprenderlo e decidere meglio cosa fare. Conoscendo il meccanismo delle cose virtuali, si può decidere se continuare a perdere tempo con gli alieni o fare l’esperienza che si sceglie e non quella che gli alieni hanno forzatamente scelto per noi. E’ dunque l’addotto responsabile delle sue adduzioni? Si! E’ dunque l’addotto colpevole delle sue adduzioni? No. Nella realtà olografica non locale e virtuale dell’universo, non esiste, infatti, il concetto di dualità. Non ci sono buoni e cattivi giusti o ingiusti. Tale concetto è solo legato alla struttura del nostro cervello che non è in grado di comprendere come la mappa del territorio, cioè l’immagine di quello che ti appare, è relativistica nel senso einsteiniano del termine. Non ci sono alieni cattivi o demoni cattivi o angeli buoni. Ci sono solo soggetti vivi, cioè con coscienza, che hanno però livelli di consapevolezza decisamente diversi tra loro.
.
Dreamworld: la realtà nella quale viviamo è fatta della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni? In altre parole, noi esistiamo davvero?
La realtà è divisa in due parti una detta reale che è la rappresentazione della coscienza, cioè un’esistenza immutabile al di fuori di spazio e tempo ed energia invariabile e perciò non descrivibile da variabili matematiche. Una seconda parte è virtuale, fatta di spazio tempo ed energia, che non sono finte ma semplicemente variabili e dunque descrivibili da descrittori matematici. La realtà reale, cioè la coscienza, ha creato la realtà virtuale per prendere consapevolezza di Sé e fare l’esperienza che manca cioè l’esperienza della nascita e della morte. La fisica moderna vede solo l’universo virtuale che misura, e quando non riesce a misurare qualcosa, sostiene che esistono parametri nascosti che un giorno saranno palesi, che verranno anche essi, misurati. La coscienza non può invece essere misurata ed è mia opinione che il secondo principio della termodinamica non sia un descrittore di ordine o caos, ma un descrittore della misura della consapevolezza (la parte misurabile in questo universo), dello specchio della coscienza, un vettore prodotto da due vettori che sono per anima: spazio ed energia; per spirito: tempo ed energia; e per mente: spazio e tempo. I tre vettori ortogonali fra loro e non commutabili, cioè non sovrapponibili, lo divengono quando le tre componenti dell’uomo, la triade, si fondono assieme nel compimento della propria missione. La missione di anima, mente e spirito è fare l’esperienza ma anche ricordarsi di essere tre parti di una unica sostanza, la coscienza appunto.
.
Creazionismo, evoluzionismo o disegno intelligente? Qual è l’origine dell’universo secondo Malanga?
Ho scritto una trilogia di articoli dal titolo “Genesi”, sulla base di indicazioni ottenute da soggetti in ipnosi profonda, da dati scientifici di tipo fisico (Bohm) psicoanalitico (Psicologia transpersonale), neurofisiologia (Pribram, Kosslyn), esoterico (Blavatsky, Steiner), filosofico (Hillman, Platone, Plotino), piennellistico (Bandler, Grinder), che noi siamo Dio. Dio è la coscienza di cui noi, più o meno, abbiamo consapevolezza. Noi siamo dunque in grado di costruire il nostro presente, passato e futuro. Alcuni esperimenti di fisica quantistica dimostrerebbero, infatti, che l’operatore produce una variazione locale dell’entropia dell’universo. Ci sono molti sostenitori, nel mondo scientifico, di questa a mia posizione e questo accade perché, in questo periodo, in molti, abbiamo acquisito consapevolezza di quest’aspetto della realtà. Dovrei dire che basta che un solo essere vivente comprenda, che tutto l’ologramma dei viventi comprende. Questo processo di comprensione legato alla teoria del Campo Morfogenetico (teoria dell’ultima scimmia), sembra essere quantisticamente dimostrabile da esperienze quantistiche di Alan Aspect ed altri, che mostrano come tutto l’universo sia legato ad ogni parte di Sé. In altre parole, l’uomo è regista e sovente inconsapevole spettatore di una parte che ha deciso di recitare per acquisirne conoscenza. L’uomo è lo scrittore di un libro in cui si racconta la sua storia, ma ne è anche il lettore inconsapevole e ne è anche il personaggio del libro. Solo alla fine del libro comprenderà che la storia scritta andava anche vissuta perché: per essere, si deve fare. Questo è il concetto che lega la manifestazione del Sé al Sé, che divengono così la stessa identica cosa. Dunque, la coscienza deve manifestarsi in una virtualità, per essere; altrimenti nessuno si accorge di lei il che vuol dire che ai suoi stessi occhi ed agli occhi della fisica, essa non esisterebbe.
.
Che ne pensa del mondo universitario e della società italiana?
Il mondo universitario è uno specchio della società italiana e non potrebbe che essere così, essendo l’universo, di natura frattalica. Nelle università italiane ora ci sono vecchi docenti che non vogliono più andare in pensione perché ritengono che stare all’università rappresenti l’essere qualcuno. In questo contesto si nota come tali soggetti non abbiano coscienza di sé. Essi, infatti, confondono l’essere con l’avere e quando si presentano dicono sempre: “sono il professor tale” e non “sono Rossi Giuseppe”. E’ chiaro che confondono la loro funzione con la loro identità e non sanno chi sono. Questi personaggi, attraverso una serie di regole autopoietiche, per mantenere la loro casta al potere, hanno scelto di far vincere concorsi per ricercatore e professore associato, a soggetti caratterizzati da spiccate capacità di “ruffianaggine”. Tali soggetti, totalmente sprovvisti di qualsiasi nozione tecnica, sono stati posti ad insegnare od a fare ricerca, senza avere la più pallida idea di cosa sia l’universo attorno a loro. In questo contesto, il punto di non ritorno è stato raggiunto. Un’università di questo livello produrrà soggetti parassiti della stessa risma che li ha prodotti e che andranno ad alimentare sicuramente il mondo dei politici corrotti che oggi ci fanno vergognare di abitare su questo pianeta. Per fortuna il pianeta, ogni tanto, si ribella e qualche vento catastrofico tende a riequilibrare le sorti del secondo principio della termodinamica. Ed ora credo sia arrivato quel momento.
.
I maggiori Governi mondiali sono secondo lei a conoscenza del fenomeno? 
I nostri governanti non sono i politici ma i Massoni dei gruppi di banche e di industrie che governano il mondo con i loro soldi. Questi governanti utilizzano fantocci politici che vengono eletti con i loro soldi perché facciano leggi care a chi ha soldi. In quest’ottica i nostri veri governanti vogliono la stessa cosa che vogliono gli alieni con i quali si sono da tempo immemorabile alleati. Vogliono la vita eterna, non accorgendosi che l’eternità sta invece nella accettazione della morte. Solo pochi uomini hanno quella scintilla di vita che gli alieni cercano con i loro esperimenti. Tra questi uomini non ci sono i ricchi sfruttatori del pianeta. Tempo fa un ex-primo ministro canadese affermò che gli alieni sarebbero in grado, con la loro tecnologia di far finire immediatamente il problema inquinamento. Il governo giapponese ha espresso l'intenzione di rafforzare il suo potenziale bellico contro un eventuale attacco alieno. Cosa ci dice a riguardo? I nostri governanti sanno che gli alieni faranno presto la loro comparsa in chiaro su questo pianeta e con queste dichiarazioni vogliono preparare l’umanità a digerire una grossa bugia che porterà l’umanità stessa sull’orlo della zombizzazione totale. Alieni da una parte e governanti dall’altra sono i peggiori nemici dell’umanità.
.
Fonte: Autori Vari

Post più popolari