Robot umanoidi nel sito sotterraneo delle piramidi della piana di Giza?

20 novembre 2013
20/11/2013. 

Lo storico greco Erodoto, scrisse che la piramide di Cheope nell'antichità era ricoperta da un rivestimento di calcare bianco che risplendeva come una gigantesca gemma. Inoltre, questa meraviglia, era ricoperta di incisioni e geroglifici che gli stessi egizi non sapevano decifrare.

Enormi segreti non rivelati presenti all'interno delle piramidi della piana di Giza? Un archeologo egiziano, secondo quanto riportato in alcuni post pubblicati su alcuni blog sparsi in rete, ha ammesso che le piramidi contengono tecnologia aliena... 
In particolare, il 28 novembre 2010, nel corso di una non meglio precisata conferenza, con una dichiarazione shock, il capo del Dipartimento di Archeologia dell'Università del Cairo, il dottor Ala Shaheen, ha precisato al pubblico presente: "Io potrei avere la prova di quella teoria secondo la quale antichi alieni hanno aiutato gli antichi egizi a costruire le più antiche piramidi in Egitto, come quelli della piana di Giza. Interrogato dal signor Marek Novak, un delegato dalla Polonia, questi gli ha chiesto se la piramide potrebbe contenere tecnologia aliena o anche un UFO? Il dottor Shaheen, è stato vago, rispondendo: 
"Non posso confermare o smentire, ma c'è qualcosa all'interno della piramide che  non è di questo mondo."

Gli spettatori presenti alla conferenza sull'antica architettura egiziana sono rimasti scioccati, ma il dottor Shaheen ha rifiutato di commentare o chiarire la presenza dell'UFO o dell'interazione fra gli alieni e l'umanità per la costruzione delle piramidi. Non esistono prove, purtuttavia, di questa conferenza del 28 novembre 2010 tenuta dal dottor Shaheen, ma una cosa è certa: il dottor Shaheen non è certo il capo del dipartimento di archeologia della capitale egiziana. Si tratta, quindi, di una bufala?
Eppure, stranamente, diversi anni fa,  i russi avevano lanciato un progetto, denominato Project Isis, per recuperare la conoscenza nascosta all'interno della Grande Piramide. Questa conoscenza sarebbe stata conservata in una libreria chiamata la "Casa della Conoscenza". Infine, le squadre russe hanno recuperato i documenti e il corpo di un alieno. ("In Egitto, nella piana delle piramidi di Giza, nel 1945 venne infatti scoperta una piramide che conteneva il corpo mummificato di un individuo dalle caratteristiche particolari: alto circa due metri, con cranio allungato e ingrossato posteriormente, orbite oculari molto ampie, mento appuntito..insomma, uno scheletro decisamente non umano! [...] Questa tomba venne definita "la Piramide del Visitatore" e il suo abitante venne convenzionalmente chiamato Osiride. L'esame condotto con il sistema del Carbonio 14 datò il corpo a 10500 a.C.: l'umanoide alieno era morto dunque in quel periodo! Questa scoperta venne mostrata per la prima volta in un documentario andato in onda nel 1999 e ripreso poi nell'agosto del 2009 da una nota trasmissione italiana." - Tratto da "Il libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia" di Mauro Biglino, pag. 167, edito nel 2012 da Uno Editori - ISBN 978-88-9762-310-6). 


Sappiamo anche che nelle piramidi esiste un vasto complesso in cui si cela nascosta la presenza di una tecnologia antica, verosimilmente di origine extraterrestre, così come evidenziato dalla rivista Nexus 33. 
Nel suo famoso studio, i misteri, soprattutto quelli d'Egitto, Caldea e l'Assiria, Giamblico, (Giamblico aprì una nota scuola neoplatonica ad Apamea, nella provincia romana di Siria. Allievo di Porfirio, si allontanò dalla dottrina del suo maestro per formulare una propria interpretazione del platonismo che accentuava la separazione tra anima e corpo, e la missione soteriologica della filosofia, che ha l'obiettivo di guidare l'uomo all'unione mistica con i principi immateriali, attraverso la pratica della teurgiaFu considerato dai suoi contemporanei pagani uomo di grandissima sapienza e virtù - l'imperatore Giuliano lo definì divino e perfezione di ogni umana saggezza), ha riferito circa la presenza di un ingresso della Grande Piramide nel corpo della Sfinge. Questo passaggio è ormai bloccato da sabbia e detriti, e si trova tra le gambe anteriori del colosso accovacciato. Il passaggio è stato protetto dalla pubblica venerazione, e una sorta di timore reverenziale ha mantenuto la sua inviolabilità, meglio di quanto avrebbe fatto un sistema di protezione armata. Nel ventre della Sfinge sono state scavate le gallerie che conducono alla parte sotterranea della Grande Piramide.
Spesso negli antichi scritti degli egizi si parla di essere venuti dal cielo, scesi tra le luci, che hanno portato loro la tecnologia e il segreto per la costruzione delle piramidi. Antiche leggende Egizie parlano del Tep Zepi, ovvero il periodo in cui gli dèi del cielo scesero sulla terra sollevando acqua e fango. Questi dèi volavano su "barche", e hanno portato il sapere attraverso i faraoni. 
Gli antichi sigilli cilindrici sumeri raccontano la dimora segreta degli Anunnaki, cioè la presenza di "un luogo sotterraneo ... dove si entra in un tunnel il cui ingresso è nascosto da sabbia e da quello che chiamavano Huwana ... con i denti simili a quelle di un drago, e la faccia, quella di un leone ". Questo vecchio testo, di cui purtroppo sono rimasti pochi frammenti, precisa ed aggiunge che: "Egli (Huwana) non può né avanzare né retrocedere", ma salendo su di lui da dietro, l'accesso verso "il luogo segreto degli Anunnaki " non sarebbe stato più bloccato. 
Note sumere forniscono una probabile descrizione della Sfinge di Giza; e se questa grande creatura in pietra fosse stata costruita per mantenere o sigillare vecchi sottopassi e scale che conducono alle parti sotterranee delle piramidi ubicate nella piana di Giza, ove sono allocate apparecchiature frutto di tecnologia extraterrestre? 
Un nuovo sistema di monitoraggio satellitare è stato avviato all'inizio del 1998 e ha consentito di determinare con precisione la posizione dei 27 siti sotterranei su 5 aree scavate. Nove di questi siti si trovano sulla sponda orientale di Luxor, l'altra a Giza, Abu Rawash, Sakkara e Dahshur. Le fotografie della zona di Giza mostrano una massa quasi incomprensibile costituita da un labirinto di tunnel e camere, che si intersecano e s'intrecciano tra loro come una griglia. Con questo importante studio gli egittologi sono in grado di determinare la posizione di un sito archeologico importante, il suo probabile ingresso e le dimensioni delle camere prima di iniziare gli scavi. Nel 1935 è stato accertato che c'è un collegamento sotterraneo tra la Sfinge e la Grande Piramide, e tra la Sfinge e l'antico tempio situato sul lato meridionale (ora chiamato il Tempio della Sfinge).[....] Sia la piramide sia la Sfinge più vicina a essa sono vicine a un fiume, e in effetti il complesso di Giza si trova proprio vicino al Nilo. Oltre a questo, vi è poi uno specchio d'acqua sul quale navigano dèi ornati di corna, che sembrano essere proprio quegli dèi che, secondo gli Egizi, erano arrivati da sud, attraverso il Mar Rosso. [...] La Grande Piramide, fra l'altro, sembrerebbe essere stata ben conosciuta in Mesopotamia al tempo di Sumer, non foss'altro perché era stata costruita da quegli stessi Anunnaki che avevano costruito l'Ekur originale a Nippur (vi sono diverse analogie tra le caratteristiche della Grande Piramide e l'anti-diluviano E.KUR di Enlil, il suo ziggurat a Nippur. Come la Grande Piramide, anch'esso si innalzava, secondo alcuni testi sumeri, a dominare la piana circostante); e per questo anch'essa era chiamata E.KUR - "casa che è come una montagna". Questo è quanto si ha modo di apprendere dalla lettura di "Guerre atomiche al tempo degli dei" (titolo originale "The Wars of Gods and Men") di Z. Sitchin,  a pag. 150, opera edita in Italia da Piemme Bestseller. Secondo il professore Z. Sitchin (vedasi pag. 150 della medesima opera - ISBN 978-88-566-2020-7), la Grande Piramide di Giza fu costruita con misteriose camere oscure ed equipaggiata con strumenti che servivano a guidare la navetta spaziale fino al porto spaziale post-diluviale nel Sinai.

E per assicurare la neutralità, la piramide fu posta sotto la supervisione di Ninharsag. Sempre a dire del defunto professore Z. Sitchin, la funzione di questa "Casa degli dèi con una cima appuntita" altro non sarebbe che una struttura che aveva lo scopo di "portare a riposare" gli astronauti "che vedono e girano in orbita", un "grosso punto di riferimento per gli alti Shem" (1). 

Il Ben Ben, venerato nel Tempio solare di Eliopoli, è raffigurato sui monumenti egizi come una struttura conica all'interno della quale c'è un dio (vedi foto a sinistra). Questa struttura piramidale ricorda una capsula spaziale, dove sono gli astronauti di ritorno sulla Terra. Secondo gli antichi egizi, il Ben Ben era la camera celeste o il disco celeste con il quale gli dèi scesero Sulla Terra.
Nell'antico poema menzionato a pag. 151 del libro su indicato, sempre a dire del professore Z. Sitchin, sarebbero descritte le vari parti della struttura: le fondamenta, "splendidamente rivestite"; l'ingresso "che si apre e si chiude come una bocca, splendente di una luce verde scuro"; la soglia ("come una grande bocca di drago aperta in attesa"); gli stipiti ("come due lame di pugnale che tengono lontani i nemici"). La sua camera interna è "come una vulva", protetta da "lame erette dall'alba al tramonto"; ciò che ne fuoriesce "è come un leone che nessuno osa attaccare".

(1) Quando si parla dei Nefilim, dei Veglianti o degli Annunaki come il popolo degli Shem, ( veicoli con i quali si saliva alla nave madre ferma nello spazio, la cui forma ricordava " la camera celeste " il Ben Ben con il quale gli dèi giunsero sul pianeta ) si indica il Popolo dei Razzi. Il popolo che i Sumeri chiamava i Din.Gir, gli dèi, cioè: i Giusti dei razzi, e da qui E.Din la " Casa dei Giusti " che poi divenne Eden, il paradiso dimora degli dèi, il luogo dove Ninti la dea delle nascite creò l'uomo.

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