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Ipnosi e Interferenze Aliene: Metodo Malanga.

7 aprile 2025

Palermo, lì 7 aprile 2025.

L'ipnosi è una tecnica ampiamente utilizzata nello studio delle abduction aliene, in particolare l'ipnosi regressiva, per far riaffiorare nei testimoni ricordi apparentemente dimenticati o nascosti nella loro mente. Corrado Malanga, autore di diversi saggi in tema "Abduction", fra tutti ricordo Alieni o demoni. La scelta consapevole di porre fine ai tempi dell’ingannoha utilizzato per circa diciassette anni tecniche di ipnosi regressiva e Programmazione Neuro Linguistica (PNL) rinnovate e ristrutturate per studiare i rapimenti alieni, che lui definisce più correttamente "Interferenze Aliene".

Ecco alcuni modi specifici in cui l'ipnosi viene impiegata nello studio delle abduction:

  • Recupero di ricordi: L'ipnosi regressiva viene utilizzata per accedere a memorie nascoste nel cervello degli addotti, mettendo a disposizione un vasto bagaglio di informazioni sugli alieni, inclusa la loro lingua. Questa tecnica permette di superare blocchi di memoria causati da ordini alieni o dal subconscio per proteggere l'addotto;
  • Identificazione di impianti: Sotto ipnosi, gli addotti raccontano di aver subito interventi chirurgici, come l'inserimento di microimpianti nel cervello attraverso il naso. La regressione ipnotica aiuta a ricordare le operazioni subite per installare e rimuovere questi impianti, dei quali l'addotto di solito non è consapevole;
  • Testimonianze oggettive: Le testimonianze emerse sotto ipnosi possono essere corroborate da testimoni oculari esterni all'esperienza dell'addotto, confermando i racconti;
  • Studio delle "razze" aliene: L'ipnosi permette di ottenere descrizioni delle diverse tipologie aliene e delle loro interazioni con gli addotti. Ad esempio, attraverso le risposte fornite sotto ipnosi, è possibile sapere con quale razza aliena si sta avendo a che fare;
  • Rivelazione di interferenze aliene: L'ipnosi profonda consente di accedere a diversi livelli di coscienza dell'addotto (Mente, Spirito, Anima) e di identificare la presenza di entità aliene parassite come le Menti Aliene Attive (MAA), le Menti Aliene Passive (MAP) e l'Essere di Luce (Lux). Si possono notare alterazioni nel tono di voce e nei movimenti del corpo quando queste entità prendono il controllo durante la seduta ipnotica;
  • Ordini post-ipnotici (OPI): L'ipnosi profonda viene utilizzata per impiantare ordini post-ipnotici nell'inconscio dell'addotto al fine di bloccare parzialmente le azioni di abduction aliena. Questi ordini, se implementati in uno stato di ipnosi profonda, risiedono nell'inconscio e sono difficilmente accessibili o manipolabili dalle entità aliene;
  • Programmazione Neuro Linguistica dell'Anima (PNLA): Tecniche di ipnosi profonda vengono utilizzate per connettersi con l'Anima dell'addotto e riprogrammarla, fornendole informazioni sulla situazione delle abduction e stimolando la sua volontà di liberarsi dai parassiti alieni;
  • Visualizzazioni guidate: Tecniche che l'autore definisce come "visualizzazione guidata", che differiscono dall'ipnosi tradizionale, vengono utilizzate per far riemergere ricordi bloccati;
  • Ancore: Tecniche di PNL che utilizzano "àncore" (situazioni, sensazioni, oggetti, idee) possono essere impiegate per richiamare meccanicamente i ricordi legati alle abduction senza l'uso della regressione ipnotica classica.

Malanga sottolinea che il suo approccio all'ipnosi si basa su tecniche di Milton Erickson, sui suggerimenti di Rossi e sulle idee di Bandler e Grinder, distanziandosi dalle pratiche psichiatriche che condannano tali metodi. Malanga critica anche altri ricercatori che considerano l'addotto come un soggetto da manipolare o curare, insistendo sulla necessità di sostenerlo nella comprensione delle proprie esperienze.

È importante notare che Malanga difende l'affidabilità dell'ipnosi regressiva nel recupero di ricordi reali, sostenendo che la memoria umana è un apparato di memorizzazione a sola scrittura (ROM) e che non è possibile cancellare o sovrascrivere i ricordi con esperienze fittizie in modo verosimile. Tuttavia, riconosce che la suggestione ipnotica può influenzare il modo in cui i ricordi vengono rievocati se non si presta attenzione.

Malanga ha sviluppato un suo metodo di induzione ipnotica, un misto di tecniche che mirano a raggiungere uno stato di ipnosi profonda per accedere alle diverse coscienze dell'addotto e alle memorie aliene. Sostiene che, a differenza dell'ipnosi classica, la sua tecnica non richiede necessariamente il consenso volontario dell'Anima all'inizio, ma mira a stabilire un rapporto profondo tra ipnologo e addotto.

Infine, Malanga evidenzia la necessità per l'ipnologo che studia le abduction di avere una conoscenza approfondita del fenomeno ufologico, poiché le domande da porre durante l'ipnosi devono essere specifiche per poter interpretare correttamente le risposte e identificare le diverse razze aliene coinvolte.

L' abduction di Linda Cortile (pseudonimo di Linda Napolitano).

2 dicembre 2020
2 dicembre 2020 

Il ricercatore e ufologo Budd Hopkins negli anni ottanta scrisse alcuni libri che riportavano numerose storie di statunitensi rimasti vittime di abduction. Uno dei casi più noti descritti da Hopkins riguardava il rapimento di Linda Cortile (pseudonimo di Linda Napolitano), il quale avrebbe avuto quale testimone oculare del rapimento una importante figura della politica internazionale, che in molti, mesi dopo, hanno identificato in Javier Pérez de Cuéllar (che ha smentito l'accaduto, n.d.r.). 

Il rapimento di Linda Cortile 


Linda Cortile è una giovane donna che risiede a Manhattan con la sua famiglia. Nell'aprile del 1989 questa donna contatta Budd Hopkins (tra i più rinomati studiosi di abduction esistenti) perché i suoi sospetti di aver subito una abduction all'età di vent'anni vanno concretizzandosi sempre più con il passare del tempo. Sul finire di novembre dello stesso anno, Linda ricontatta, allarmata, il noto studioso in quanto assolutamente convinta di aver subito un'altra esperienza di abduction. L'episodio descritto da Linda ad Hopkins è abbastanza inquietante. Verso le tre del mattino, Linda si sveglia nella sua stanza completamente paralizzata potendo solo osservare, senza aver possibilità di interagire, l'ambiente circostante. Avvista tre figure umanoidi con pelle grigia e testa molto grande. Improvvisamente si accorge di un'astronave al di fuori della finestra la quale emana un raggio di luce bluastro che trasporta Linda e i tre umanoidi al suo interno oltrepassando così la finestra, rigorosamente chiusa, della stanza. Nello studio di Hopkins e sotto ipnosi, Linda ricorda altri episodi sconcertanti e tipici di ogni rapimento alieno: le tornano alla mente atroci immagini di presunti esperimenti condotti sulla sua persona, si rivede in posizione supina su un lettino esaminata crudelmente ed invasivamente da questi umanoidi per poi ritornare, dopo sofferenze psicologiche e terrori difficili da dimenticare, nella sua stanza da letto e riscoprire la sua intera famiglia sotto un effetto sedativo che aveva permesso loro di non accorgersi di nulla. Ma dov'è che il caso di Linda Cortile, a differenza di tutti gli altri casi di rapimenti, sorprende? Semplice: le testimonianze schiaccianti. Dopo più di un anno due poliziotti contattano con una lettera Hopkins. I due agenti, conoscendo lo studioso, si decidono a riferirgli quanto accaduto loro proprio la mattina del 30 novembre del 1989. Rimangono anonimi e usano degli pseudonimi per presentarsi a Hopkins. Lo studioso impiegò poco a collegare il caso Linda Cortile al caso descritto dai due agenti. Gli uomini erano in servizio di scorta a un importante esponente dell'ONU e, proprio nei pressi del ponte di Brooklyn, quella mattina la loro auto, insieme a quella di molti altri cittadini, era rimasta incredibilmente senza energia. Le luci stradali si spensero all'improvviso senza un apparente motivo. Attoniti, dal basso, assistettero a tutta la scena del rapimento, con tanto di mega astronave che si inabissava nell'East River. Dopo molto tempo spuntano come funghi altri testimoni. Si arriva, con il passare degli anni, a un numero di 24 persone, tutte che dicono di aver assistito a quella sensazionale abduction e tutte che descrivono, incredibilmente, gli stessi identici particolari. 

Linkografia:

Bibliografia: 

Hopkins, B. (1992), "The Linda Cortile Abduction Case - parties 1", MUFON UFO Journal (XXIII), 293, pp. 12-16; 
Hopkins, B. (1992), "The Linda Cortile Abduction Case - parties 2, MUFON UFO Journal (XXIII), 296, pp. 5-9; 
Budd Hopkins Witnessed: The True Story of the Brooklyn Bridge UFO Abductions, ISBN-13 : 978-0671570316, Editore : Pocket Books; Reprint edizione (1 maggio 1997)

Top 10 Most Mysterious UFO Sightings Ever.

21 dicembre 2015
AVVISTAMENTI UFO 
 Da una città terrorizzata in Brasile per un incontro ravvicinato fino all'esperienza OVNI degli studenti dello Zimbabwe.

Comunicami un avvistamento UFO.

5 marzo 2015
5 marzo 2015.

Buonasera!
Da oggi (chi lo vorrà ovviamente,n.d.r.) si potrà utilizzare questo blog per comunicare un avvistamento UFO, semplicemente compilando la "SCHEDA AVVISTAMENTO UFO" scaricabile, in formato docx, pdf, presso i links sottostanti. 
Detta scheda (che consta di nr. 6 sezioni, oltre l'autorizzazione alla pubblicazione su questo blog), debitamente compilata in ogni sua parte costitutiva, potrà essere inviata al seguente indirizzo e-mail:
  1. Scheda di avvistamento UFO in formato docx (per scaricare il documento clicca sul link a fianco);
  2. Scheda di avvistamento UFO in formato pdf (per scaricare il documento clicca sul link a fianco).
Cordiali saluti.

L'abduction dei coniugi Barney e Betty Hill, del New Hampshire, avvenuto fra il 19 ed il 20 settembre 1961.

2 aprile 2013
03/04/2013.
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Una delle storie di rapimento più interessanti e documentate di tutta la casistica ufologica, fu di certo quella che accadde ai coniugi Barney e Betty Hill nella notte tra il 19 e 20 settembre 1961. Tutto iniziò verso le 22.00 di un venerdì sera, mentre i due coniugi ritornavano da un viaggio in Canada. Attraversando le White Mountains, per raggiungere la loro casa nel New Hampshire, la loro attenzione venne attratta da una luce in direzione di Lancaster, il cui comportamento era anomalo. Barney, incuriosito dal fenomeno, decise di fermare l’auto e di osservare la luce con il binocolo che portava sempre con se. In un primo momento pensò che doveva trattarsi di un satellite o di una stella ma una volta inquadrato l’oggetto, non riuscì a percepirne la struttura e le conformità grazie alle sue incredibili capacità prestazionali di volo. Decise allora di continuare a guidare senza però perdere di vista l’oggetto. Dopo quasi due ore però, non resistette più alla sua curiosità e decise di fermarsi di nuovo per riosservare quella strana luce col suo binocolo. Questa volta era chiaro, l’oggetto non somigliava a niente di conosciuto: era enorme e lasciava vedere nettamente due file di finestrini con forme umanoidi dietro gli stessi. A questo punto Barney, fu preso da uno stato di eccitazione tale da sfiorare l’isterismo: subito rientrò in macchina asserendo a gran voce che degli individui volevano catturarlo. Decise quindi di ripartire al più presto per cercare di seminare l’oggetto; ma, mentre era alla guida dell’auto, lui e Betty avvertirono un leggero e allo stesso tempo strano sibilo che si trasformò in un “bip-bip” lancinante. Da quel momento la loro memoria si offuscò! Ripresero conoscenza soltanto due ore dopo ma esattamente a 60 km a sud da dove avvertirono quello strano rumore. In questo breve tragitto, Betty e Barney hanno perso due ore della loro vita. Fu forse proprio in queste due ore che I coniugi Hill furono rapite da forme di vita esogene? Il giorno seguente alla loro esperienza, Betty decise di raccontare tutto alla U.S. Air Force e così, pochi giorni dopo, vennero interrogati dal maggiore P. W. Enderson il quale, dopo un lungo interrogatorio, decise di mandare un rapporto all’allora Project Blue Book dichiarando fra le note che non vi era alcun dubbio sulla buona fede dei testimoni. Dopo l’incontro avuto con il maggiore Enderson, gli Hill (in particolar modo Betty), decisero di documentarsi sul problema Ufo procurandosi il libro del Maggiore D. Keyhoe( The Flying Saucer Conspiracy ). Dopo aver letto il libro, Betty decise di scrivere a Keyhoe raccontandogli nei minimi termini l’esperienza vissuta da lei e suo marito. Tre settimane dopo, gli Hill ricevettero la visita di Walter Webb, inviato dal NICAP ( National Investigation Committee on Aerial Phenomena) su richiesta del Maggiore Keyhoe. Il ricercatore W. Webb ebbe modo di poterli interrogare per diverse ore senza però riuscire a farli cadere in contraddizione. Nel suo rapporto scrisse: “ …sono convinto che dicano la verità e malgrado non esercitino professioni che esigono l’acutezza di osservazione dello scienziato, sono stato particolarmente impressionato dalla loro intelligenza, dalla loro apparente onestà e dalla loro voglia evidente di attenersi ai fatti, diminuendone il loro dato sensazionale”. Pochi mesi più tardi, esattamente nell’estate del ‘62, Barney incominciò ad avere problemi di salute accusando degli stati di ipertensione e una forte ulcera al duodeno. Decise così di rivolgersi al Dr. D. Stephens a Exeter. Quest’ ultimo infine, dopo una lunga serie di analisi, fece notare a Barney che il suo stato generale era assai complesso e che a causa di problemi di ordine psicologico, in lui si creavano conflitti interni responsabili di uno stato depressivo. Il Dr. Stephens consigliò quindi a Barney di consultare uno dei migliori neuropsichiatri di Boston, il Dr. Benjamin Simon. Il loro incontro ebbe luogo nel dicembre del ‘63 e proseguì insieme alla moglie Betty fino al marzo del ‘64. Alla fine di questo lungo periodo di sedute, nel quale si è potuto estrapolare anche il bozzetto di una mappa stellare studiata ed analizzata in seguito dalla dr.ssa Marjory Fish il Dr. Simon concluse che i coniugi Hill furono oggetto di rapimento da parte di entità sconosciute che, seppur trattenendoli per un periodo di circa due ore, non fecero loro alcun male. Ora facciamo qualche passo indietro, e ritorniamo al bozzetto estrapolato dal Dr. Simon mentre sotto ipnosi la signora Betty Hill descriveva e disegnava in modo così preciso quella strana mappa. Cosa voleva poter significare quello strano disegno? Per poterlo capire ripercorriamo l’intera storia leggendo la testimonianza lasciata dalla signora Hill in un noto documentario della Columbia Tristar dal titolo: “UFO Contact Alien Abduction”. Purtroppo per ragioni di spazio, la storia di seguito riportata, non sarà del tutto completa. Saranno indicati solo i passi più importanti dell’intera vicenda.
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Prima testimonianza di Betty Hill:
L’oggetto apparve in cielo come una nuova stella, poi all’improvviso
incominciò a muoversi. Passò davanti al disco lunare e allora fermammo la
macchina per guardare meglio… Barney decise di prendere il binocolo per
cercare di identificare quell’oggetto strano, ma quello che vide gli destò
molta preoccupazione e paura. Asserì di aver visto degli esseri molto simili
a noi che lo guardavano da dietro i finestrini e che, a quel punto, il
veicolo incominciò a scendere. Barney ebbe la sensazione che stessero
cercando di catturarlo, quindi risalì in auto e partimmo a tutta velocità
verso l’autostrada per evitare di essere presi.
Udimmo una serie di suoni intermittenti quindi, per motivi inspiegabili,
Barney prese ad imboccare una stradina secondaria, dove vedemmo quello che
pensavamo essere la Luna al tramonto. Poi ci rimettemmo in autostrada e di
li a poco, udimmo di nuovo quei suoni intermittenti ma proseguimmo, senza
più fermarci, verso casa”.
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Seconda testimonianza di Betty Hill:
Gli esseri erano 11 ma ce ne era uno che per identificarlo meglio
decidemmo che doveva essere il capo, infatti era quello che si esprimeva in
inglese. Poi c’era l’esaminatore che faceva i test, poi gli altri 9 che
secondo noi facevano parte dell’equipaggio. Le fattezze dei miei esaminatori
erano essenzialmente simili: minuti, glabri, macrocefali e con una
fisionomica simile a un incrocio tra suino e uomo. Mi ispezionarono il
naso, la gola, gli occhi, le orecchie, prelevarono campioni di capelli, di
pelle ed erano molto interessati ai nostri piedi. Mi stesero sul tavolo e
cercarono di infilarmi uno strumento appuntito nella vagina dicendomi che
era un test di gravidanza, allorché io replicai che non esistevano test di
gravidanza e che simili cose erano per me sconosciute.
Barney era di vedute alquanto ristrette e fu per lui uno choc emotivo
notevole; iniziò ad avere problemi di salute, stati d’ansia, pressione a
sbalzi, problemi di stomaco e non rispondeva alle cure. Il suo medico pensò
che forse l’impatto emotivo dovuto a un forte choc, gli impediva di guarire
e decise di mandare mio marito da uno psichiatra che esercitava nel suo
stesso edificio. Barney iniziò a frequentarlo regolarmente e a parlare della
sua infanzia e di tutto il resto. Il dottore lo analizzò a lungo e dopo
qualche seduta ci indirizzò, Barney ed io, dal dottor Benjamin Simon di
Boston”.
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Terza testimonianza di Betty Hill:
Dopo varie sedute il dottor Simon mi fece vedere il bozzetto di una mappa
stellare che il capo degli alieni mi aveva mostrato. Non sò se c’era una
apertura nello scafo o cosa fosse, ma ad un tratto ecco la mappa con alcuni
degli oggetti che sembravano muoversi realmente. L’essere però non aveva
attivato uno schermo o quant’altro ma era così realistica, proprio come
guardare il cielo stellato.
Mi chiese se dalla mappa potevo dire dove ci trovavamo, allorché io risposi
di no . Mi disse che era un’informazione importante senza la quale non
potevano mostrarmi da dove venivano”.
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Quindi ciò che vide la signora B. Hill non era una mappa bidimensionale ma era sostanzialmente un ologramma a tre dimensioni. Per lei le due stelle più grandi apparivano come oggetti sullo sfondo, dunque dovevano essere alquanto vicine…probabilmente le stelle base. Erano visibili alcune linee più marcate fra le due stelle che indicavano (forse) traffici intensi, rotte commerciali o almeno così spiegò quello che per lei sembrava il più alto in carica. Altre linee piene raggiungevano le stelle che gli alieni avevano apparentemente visitato, mentre quelle tratteggiate indicavano gli avamposti più remoti dove forse gli alieni erano stati raramente o una volta sola.
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Quarta testimonianza di Betty Hill:
Riguardo alla mappa stellare posso dire che successivamente venni
contattata da un’ insegnante dell’ Oahio, tale Marjory Fish. Iniziammo una
serrata corrispondenza epistolare finché mi disse che voleva venire a casa
per parlarmi. Passammo giorni interi a parlare di quella mappa e mi fece
molte domande. Incominciò poi a costruire modellini usando scatole e corde, 
mettendo il nostro sistema solare al centro e iniziò a calcolare la distanza in anni
luce. Al termine aveva disposto quasi tutte le stelle nella stessa posizione
che avevo visto su quella mappa, ma ne mancavano due. Non fu in grado di
completare la ricerca fin quando gli astronomi non scoprirono quelle due
stelle nel ‘69”.
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Anni dopo, quindi, questa insegnante dell’Oahio decise di verificare se la mappa corrispondeva alla realtà e stabilire se davvero esisteva una configurazione a dodici stelle simile a quella di B.Hill. In un periodo di circa sei anni costruì modellini tridimensionali degli agglomerati stellari in movimento più prossimi al Sole. All’inizio pensò che avrebbe trovato vari posizionamenti casuali in grado di duplicare caratteristiche simili alla descrizione fatta da B. Hill. Ma non andò così, per sei anni non riuscì a trovare un nesso finché, un giorno, sdraiandosi sulla schiena, guardò in alto da una angolazione particolare e per magia l’intero quadro delle dodici stelle apparve ai suoi occhi! Tutte le stelle erano state identificate e dunque sembrava poco probabile che si trattasse di una coincidenza casuale. Le dodici stelle che erano collegate da linee intere o tratteggiate si rivelarono potenziali stelle adatte alla vita; il loro spettro era molto simile a quello del nostro Sole e nelle loro orbite potrebbero esserci dei pianeti sui quali la vita si sarebbe potuta sviluppare. Non è improbabile che lì ci siano forme di vita! Quante sono le probabilità di trovare dodici stelle collegate in questo modo? Solo quelle dodici in quella zona sembrano ospitali e, per giunta, tutte collegate tra loro come a voler dire che sono state tutte visitate da intelligenze aliene. Nel 1967 gli Hill chiesero di nuovo di essere interrogati sotto controllo scientifico.Vennero quindi di nuovo ipnotizzati dal dr. Simon, in presenza del dr. J. Allen Hynek (maggiore consigliere del Project Blue Book) e di numerosi consiglieri scientifici dell’ U.S. Air Force. Nonostante le domande tecniche che furono loro rivolte, il racconto degli Hill non mutò di una virgola.Una delle tante ragioni, per cui oggi la stragrande maggioranza degli ufologi credeche il caso degli H. sia vero, è perché accadde troppo all’inizio del fenomeno Ufo, quando le persone che riferirono dell’esperienza ( Betty e Barney per l’appunto ), non potevano avere preconcetti in merito. Oggi il rapimento degli Hill rappresenta una pietra miliare, e fu in quel caso che si accertò per la prima volta il fenomeno del “Missing Time” ossia vuoto temporale, che poi, col passar del tempo, divenne un parametro per i rapimenti successivi. Il caso degli Hill è stato un interessante concomitanza di fattori; infatti se Barney non avesse reagito così male a quell’esperienza evidenziando problemi psicologici, insonnia, ulcera ecc forse non avrebbe consultato un medico e il medico non gli avrebbe consigliato lo psichiatra per portare alla luce un trauma sepolto. Ci furono quindi inquietanti coincidenze attinenti questo interessante caso di rapimento. Betty Hill occupa attualmente un posto importante in una organizzazione sociale dello Stato del New Hampshire. Barney Hill morì di infatro il 25 febbraio 1969 all’età di 46 anni.
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Fonte: 
  • www.acam.it;
  • http://youtu.be/iddaAnswPR4;
  • http://youtu.be/4VmteV059wQ;
  • http://youtu.be/uINzhdTycck.

L'abduction di Travis Walton, avvenuta in Arizona (USA) il 5 novembre 1975.

03/04/2013.





Il caso Travis Walton rappresenta ancora oggi uno dei principali episodi di presunto rapimento alieno o “abduction”. Sia per le modalità che per la natura degli eventi ed il susseguirsi dei fatti, viene considerato fortemente attendibile ancora oggi. La storia “pubblica” di Travis Walton inizia giovedì 5 novembre 1975. Walton si trova nell’Apache Sitegraves National Forest, in Arizona, insieme ai suoi colleghi di lavoro: Ken Peterson, John Goulette, Steve Pierce, Allen Dallis e Dwayne Smith. La squdra di boscaioli è alle dipendenze di Mike Rogers da diversi anni e i ragazzi sono piuttosto affiatati. Rogers aveva spedito il suo staff a svolgere un lavoro commissionato dalla United States Forest, ma per una serie di complicanze i tempi per la realizzazione si allungarono improvvisamente. Per questo motivo si era deciso di allungare i turni di lavoro, dalle 6 del mattino fino al tramonto. La sera del 5 novembre, poco dopo le 18.00, il gruppo di lavoro sale sul camion di Rogers per ritornare al loro paese, Snowflake. Dopo pochi kilometri, davanti al furgone di propaga un’inensa luce attraverso gli alberi generata da un grande disco metallico con una cupola di circa sei metri di larghezza e due metri e mezzo di altezza. Rogers, alla giuda del camion, si ferma ad una trentina di metri dal disco; Travis Walton, come “posseduto”, scende dal veicolo e comincia a correre verso il disco. I suoi compagni, scesi anch’essi dal camion, cominciano a gridare verso Travis, intimandolo a fermarsi. Quando Travis Walton si trova a pochi metri dal disco, esso comincia a produrre un suono progressivamente sempre più forte, simile (secondo le testimonianze) a quello di una turbina. A questo punto, dal disco fuoriesce un fascio di luce blu/verde intenso che colpisce Travis; viene sollevato in aria, compie alcuni giri su se stesso e si distende a terra. A questo punto gli altri del gruppo risalgono sul camion e Mike Rogers, convinto che Travis Walton sia morto, riparte a tutta velocità, allontanandosi dal disco. Dopo alcuni chilometri  probabilmente in preda ad una forma di panico, il mezzo sbanda e i colleghi di Travis decidono di ritornare sul luogo dell’apparizione; il disco però era sparito e con lui anche Travis Walton. Ken Peterson, intorno alle 19.30, decide di chiamare la polizia locale per denunciare la sparizione di Walton. La storia raccontata, naturalmente, rende scettici i poliziotti locali che decidono comunque di iniziare le ricerche dello scomparso. Non trovando nessun tipo di traccia sul luogo dell’avvenimento, la polizia comincia a sospettare del gruppo, pensando ad un omicidio. Contestualmente, la possibilità che Travis Walton si sia allontanato di sua spontanea volontà non viene del tutto scartata, tant'è che la polizia inizia a preoccuparsi delle condizioni dell’uomo, date le rigide temperature notturne e per il fatto che Walton vestiva con jeans ed una maglietta. Il caso di sparizione di Walton diviene ben presto pubblico e molti media arrivano in città per intervistare i protagonisti della vicenda. Naturalmente, a destare la loro attenzione e curiosità c’è il presunto rapimento di Travis Walton da parte di un’astronave aliena.
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Il test della Polizia
Il 10 novembre, cinque giorni dopo la scomparsa, i membri del gruppo di lavoro vengono interrogati dalla polizia e sottoposti alla macchina della verità. Tutti i test (tranne quello di Dallis, che ammise poi di non aver completato il test per non svelare una macchia sulla sua fedina penale) risultano attendibili e, data la mancanza di prove, i sospetti sui membri decadono. La sera stessa, poco prima della mezzanotte, squilla il telefono di Grant Neff, cognato di Travis Walton: “Qui è Travis. Sono in una cabina telefonica alla stazione di Heber, e ho bisogno di aiuto. Venite a prendermi”. Neff pensa subito ad uno scherzo ma poco prima di chiudere la conversazione la voce dall’altra parte della cornetta implora:” Sono io, Grant … sto male, e ho bisogno di aiuto. Vieni a prendermi”. Neff, insieme al fratello di Travis, Duane, si recano al distributore di benzina indicato da Travis e lo trovano semi-incosciente nella cabina telefonica da dove aveva chiamato, vestito come il giorno della scomparsa, dimagrito e con la barba incolta. Durante il tragitto verso casa Travis manifesta agitazione, ansia, dice frasi sconnesse in merito a esseri orribili e non si rende conto del salto temporale, crede di essere stato via per poche ore mentre è trascorsa quasi una settimana. Travis Walton si sottopone ad esami medici che, in un quadro generale normale, riscontrano due anomalie: un piccolo punto rosso presso la piega del gomito destro, compatibile con un’iniezione da ago ipodermico, ma i medici hanno osservato che il punto non era nei pressi di una vena. L’analisi delle urine rivelò mancanza di chetone. Questo è insolito perché, dato che Travis era stato disperso per cinque giorni con poco o nessun alimento, come egli stesso diceva (e come suggerì la sua perdita di peso), il suo corpo avrebbe dovuto cominciare a sciogliere i grassi per sopravvivere e questo avrebbe portato ad alti livelli di chetone nelle urine. Poco tempo dopo si ottiene da Travis il racconto dei suoi ricordi. Sostiene di non ricorda cosa successe dopo esser stato colpito dal fascio di luce. Quando si svegliò, disse di trovarsi su un lettino. Una luce era accesa sopra di lui, e l’aria era pesante e umida. Era nel panico e aveva difficoltà a respirare, ma il suo primo pensiero fu di trovarsi in un ospedale qualunque. Quando tornò in sè, Travis disse di aver realizzato di essere circondato da tre figure, ognuna delle quali indossava una tuta arancione. Le tre figure non erano umane; Travis li descrive come simili ai “Grigi” che si trovano in alcuni racconti di rapimenti alieni: “più bassi di cinque piedi, e avevano la testa calva, senza capelli. Le loro teste erano a cupola, molto larghe. Sembravano dei feti … avevano occhi grandi, enormi quasi tutti marroni, senza la parte bianca. La cosa più spaventosa di quelle creature erano quegli occhi … mi stavano guardando.” Le loro orecchie, naso e bocca “sembravano molto piccole, forse solo perché i loro occhi erano così grandi.” Preoccupato per la sua salute, Travis disse che saltò in piedi e urlò a quelle creature di stargli lontano. Afferrò un cilindro che sembrava di vetro da uno scaffale vicino e cercò di rompere punta per creare un coltello improvvisato, ma l’oggetto sembrava infrangibile, così, cominciò a sventolarlo contro le creature come fosse un’arma. Le tre creature lo lasciarono nella stanza. Lasciò quindi la sua “sala operatoria” e attraversò un corridoio che lo portò in una stanza sferica, con solo una sedia con schienale alto posizionata nel mezzo. Anche se aveva paura che potesse esserci qualcuno seduto sopra, Travis disse che ci camminò intorno. Appena fatto ciò, cominciarono ad apparire delle luci nella stanza. La sedia era vuota, così Travis decise di sedersi. Dopo averlo fatto, la stanza si riempì di luci, simile alle stelle di un planetario. La sedia era attrezzata sul braccio sinistro con una singola leva spessa e corta e con una maniglia stranamente sagomata in cima di qualche materiale marrone scuro. Sul braccio destro, c’era uno schermo illuminato, giallo-verde di circa cinque centimetri quadrati con linee nere che si intersecavano da tutte le angolazioni. Quando Travis tirò la leva, le stelle cominciarono a ruotare lentamente attorno a lui. Quando rilasciò la leva le stelle si fermarono nella posizione in cui si trovavano. Decise di fermarsi poiché non sapeva quello che stava facendo. Si alzò dalla sedia e le stelle scomparvero. Travis pensò di vedere un contorno rettangolare sul muro arrotondato, forse una porta, e andò a cercarla. Solo allora Travis sentì un suono dietro di lui. Si girò aspettandosi una di quelle creature dai grandi occhi, ma fu piacevolmente sorpreso di vedere una figura umana alta di indossare una tuta blu con un casco di vetro. In quel momento, disse Travis, non realizzò quanto fossero grandi gli occhi dell’uomo: più grandi del normale e di un colore oro brillante. Travis disse che fece all'uomo una serie di domande, ma l’uomo gli sorrise e fece segno di seguirlo. Travis disse che, a causa del casco, l’uomo potrebbe non averlo sentito, così egli seguì l’uomo giù per un corridoio che lo portò ad una porta e una rampa ripida verso il basso di una grande sala che Travis descrisse come simile a un hangar di aeromobili. Capì allora che stava uscendo da un mezzo a forma di disco, simile a quello che aveva visto nella foresta, appena prima di essere colpito dalla luce bluastra, ma questo sembrava due volte più grande. Nella grande stanza simile ad un hangar, Travis vide altri mezzi a forma di disco. L’uomo lo portò in un’altra stanza, dove si trovavano altri tre uomini, una donna e due uomini, simili a quello con l’elmetto. Questi altri non indossavano l’elmetto, così Travis cominciò a fargli domande. Risposero con la stesso sorriso ottuso di quello che lo aveva portato lì per il braccio. Una volta seduti al tavolo,Travis vide che la donna teneva un dispositivo simile ad una maschera ad ossigeno, che mise sulla faccia di Travis. Prima di potersi liberare, Travis perse conoscenza. Si svegliò alla stazione di servizio di Heber, in Arizona. Vide un disco alzarsi in volo sopra l’autostrada, quindi raggiunse la cabina e chiamò casa di sua sorella.
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Fonte: 

Avvistato ufo sigariforme vicino alla ISS.

31 dicembre 2012
31 dicembre 2012

La NASA continua a nascondere la verità all'umanità. Perché?
Perché quando in una immagine appare un oggetto misterioso, loro la modificano eliminando l'anomalia? 
Da un bel po' di tempo tutte le persone del mondo possono osservare la Stazione Spaziale Internazionale 24 ore su 24 attraverso una webcam che trasmette immagini in diretta. Ma lo scorso 16 dicembre è accaduto qualcosa o meglio è apparso un ufo che molta gente ha notato. Si trattava di un enorme ufo sigariforme che viaggiava vicino alla stazione: un oggetto simile non era mai stato avvistato nello spazio perché nella maggior parte dei casi si tratta più di ufo discoidali di color grigio. Dopo che si è diffusa la voce di questo avvistamento, la Nasa, senza rilasciare nessuna spiegazione, ha oscurato il sito. Cosa vuol dire questo? Cosa sono questi oggetti? Hanno dei contatti con la ISS o con una parte dell'umanità? Chi o che cosa utilizza questi velivoli?


Gli avvistamenti UFO segnalati nel 2012 dal CUFOM sono su Youtube.

30 dicembre 2012
30 dicembre 2012.


Fine anno di consuntivi anche per gli Ufo (Unidentified flying object). Il Centro Ufologico Mediterraneo (C.UFO.M.) comunica che sul proprio canale ufficiale youtube denominato “CUFOMCHANNEL” è stata postata una ricchissima serie di avvistamenti. Il video  che di seguito pubblico, tratto dal canale youtube del C.UFO.M, presenta alcuni dei tantissimi avvistamenti indagati dal Centro Ufologico Mediterraneo nel 2012. Per saperne di più ...

20 gennaio 1996: l'Ufo crash verificatosi a Varginha, in Brasile, ed il cover-up del Governo sull'incidente.

25 novembre 2012
25 novembre 2012


Nel gennaio del 1996 nella città di Varginha, in Brasile, un certo numero di 'alieni' sono stati avvistati, catturati da alcune persone del posto appartenente alla Protezione Civile, con il diretto intervento dell'esercito  e successivamente consegnati alle autorità statunitensi. 
Alcuni testimoni oculari narrano che ben sei alieni sarebbero sopravvissuti a seguito di un Ufo crash verificatosi in quella zona; tali creature sono state descritte come degli umanoidi dalla pelle di colore marrone e scura, senza peli, e dotati di grandi teste triangolari con tre brevi "corna" e grandi occhi rossi. 
L'Ufo crash sembrerebbe, a dire di molti ufologi, essersi verificato realmente, tenuto conto che ci sono centinaia di testimoni che giurano di aver visto queste strane creature aggirarsi in quella zona e del precedente incidente occorso all'O.V.N.I. su cui questi strani esseri viaggiavano poco prima. L'evidenza dell'incidente è scioccante, nella considerazione che a seguito dell'Ufo crash sono stati coinvolti alcune unità dell'esercito, uomini del locale dipartimento dei VV.FF , e diversi sanitari del luogo. Tre ragazze,in particolare, che abitavano nella zona in cui si presume si sia verificato l'Ufo crash, dichiararono che nel pomeriggio del 20 gennaio 1996, mentre percorrevano un sentiero, avvistarono per caso una strana creatura bipede di circa 1,6 metri (cinque piedi), avente una grande testa ed il corpo molto sottile, con piedi dalla strana forma a  V, dalla pelle di colore marrone, e con dei grandi occhi rossi, da loro scambiata in un primo momento per un demone. 


Dell'incidente verificatosi nel mese di gennaio 1996 a Varginha, in Brasile, ne diede per prima notizia il programma televisivo "Domenica Fantástico" di Rede Globo, una delle più grandi emittenti televisive del  Brasile. 

Questo strano caso di Ufo crash ha avuto una vasta eco nei media locali, nazionali ed internazionali tanto che, addirittura, l'avvistamento di alcuni alieni sopravvissuti al crash della loro nave spaziale è stato citato dal noto quotidiano statunitense Wall Street Journal.

Secondo numerosi testimoni oculari un oggetto volante non identificato si è schiantato  il 20 gennaio 1996 vicino a Varginha , un comune del Brasile della regione meridionale dello stato del Minas Gerais.

A dire dei testimoni almeno due entità aliene, sono sopravvissute allo schianto dell'Ufo su cui viaggiavano. 

Una creatura addirittura, sostengono alcuni testimoni, è stata soccorsa e trasportata d'urgenza in un ospedale del luogo per lì ricevere le prime cure del caso; in seguito, sembrerebbe che sia stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico, mentre alcuni militari dell'esercito presidiavano la struttura ospedaliera, e che in seguito all'intervento chirurgico è deceduta. 

Il Governo Brasiliano, più volte chiamato da molti giornalisti, ufologi, a far chiarezza sull'intera vicenda, ha  sempre negato che si sia mai verificato un Ufo crash in quell'area geografica. 

Stante l'incredibile numero di testimoni oculari, molti ufologi hanno accusato il governo brasiliano di  aver architettato un'abile tentativo di cover - up.

I fatti:

Erano le ore 01.00 antimeridiane del 20 gennaio 1996. A quell'ora, in una fattoria a 10 Km da Varginha, gli agricoltori Oralina Augusta e Eurico Defreitas furono svegliati dal baccano prodotto dal bestiame che, impaurito, correva forsennatamente da una parte all'altra del recinto. Alzatisi dal letto, i due coniugi scorsero attraverso la finestra un oggetto sigariforme, delle dimensione di un "minibus", che sorvolava i campi. Era silenzionso, procedeva in maniera irregolare, a scatti, ed emetteva un denso fumo bianco. Questo avvistamento sarebbe rimasto probabilmente sconosciuto se non fosse stato poi collegato con gli eventi verificatisi a Varginha nella stessa giornata. Verso le 10:00 del mattino alcuni bambini videro, alla periferia della citta', una strana creatura che essi credettero una bestia. La presero a sassate. Dopo poco arrivarono sul posto i Pompieri, i quali gia' da un paio d'ore avevano ricevuto segnalazioni circa la presenza nella zona di uno strano "animale". Ebbero cosi' inizio le operazioni di cattura, osservate da almeno 4 testimoni adulti fra cui il manovale Henrique Jose' Desouza.

Localizzato in una scarpata delimitante la Rua Suecia, di fronte al numero civico 3, nel parco Andere, lo strano essere fu catturato con una rete verso le 11:00. Dopo la cattura venne rinchiuso forse ancora vivo in un grosso contenitore. Questo venne sistemato all'interno di un furgone ed il veicolo si diresse verso la scuola sottufficiali dell'Esercito, mentre a tutto il personale impiegato veniva impartito l'ordine tassativo di non parlarne con nessuno.

Una seconda creatura fu presa nel pomeriggio. Alle 15:30 l'essere venne avvistato da tre ragazze.

Secondo i media locali la creatura fu avvistata dalle sorelle Liliane e Valquiria Fátima Silva, e della loro amica Kátia Andrade Xavier. 

A dire delle tre ragazze la creatura sembrava essere traballante o instabile come se fosse ferita o malata. L'alieno, a loro dire, emanava un odore sgradevole. 

Le sorelle Silva hanno dichiarato nel corso di questi anni di essere fuggite dopo l'avvistamento di quella strana creatura, e di aver raccontato, successivamente, alla loro madre di aver incontrato per strada il diavolo o qualcosa di simile.

Le ragazze raccontarono che mentre stavano ritornando a casa dopo una giornata di lavoro, avendo deciso di abbreviare il tragitto verso la loro casa passando per un sentiero, notarono uno strano essere accovacciato, immobile, che descrissero in seguito come una creatura dalla pelle marrone scura e pelosa, con enormi occhi rossi, con una testa sproporzionata rispetto al resto del corpo e caratterizzata da due protuberanze, simili a due “corna”. 

Katia e Liliane decisero di avvicinarsi alla creatura, intuendo che si trattava di qualcosa fuori dal comune. L’essere in quel frangente, con un piccolo movimento, girò la testa verso le ragazze, come per chiedere aiuto. 

Impaurite Valquiria, Katia e Liliane si diedero velocemente a precipitosa fuga, pensando di trovarsi di fronte ad una creatura diabolica. Giunte presso la loro abitazione raccontarono, terrorizzate,alla signora Luiza Silva,ciò che avevano visto .

La signora Silva, in seguito, si recò sul luogo dell’accaduto, accompagnata da un’amica e da Katia, ma non trovò nessuna traccia di quello strano essere, ma soltanto un segno circolare sul terreno, molto simile all'impronta di una zampa di elefante, ed avvertendo uno strano odore nell’aria. 

La notizia che degli extraterrestri erano apparsi a Varginha, nel frattempo, era circolata in tutta la città.

Fu chiamata la polizia. Lo strano essere, immobile, apparentemente sofferente, forse ferito, venne catturato verso le 20:00 dalla polizia militare e trasportato in un vicino ospedale privato, dove pero' il medico di turno rifiuto' di assisterlo. Venne allora trasferito all'ospedale regionale. Qui i medici lo trattennero alcune ore esaminandolo. Alle 2:00 antimeridiane del giorno successivo (21 gennaio) lo strano "paziente" venne nuovamente trasferito, questa volta all'Ospedale Humanitas, dove rimase sotto scorta militare e dove mori' alcune ore più  tardi. 

Il 22 gennaio, nel pomeriggio, il "cadavere" fu inviato (come il primo) all' ESA a Tres Coraçoes. Alle 4:00 antimeridiane del 23 gennaio venne infine spostato a Campinhas, citta' dello stato di Sao Paulo situata a circa 250 Km a sud ovest di Varginha, presso la Scuola Allievi Ufficiali dell'Esercito. La mattina del giorno successivo (24 gennaio) il Dr. Fortunato Badan Palhares inizio' l'autopsia del cadavere. Non se ne conoscono, finora, i risultati. Esistono deposizioni registrate di testimoni civili che non lasciano dubbi sul fatto che due creature di apparenza umanoide furono braccate e catturate il 20 gennaio del 1996 in quella cittadina. In base alle descrizioni dei testimoni oculari, l'identikit delle creature può  essere cosi' ricostruito: testa grossa e calva con tre piccole protuberanze superiori simili a corna; occhi grandi color rosso sangue senza pupille; bocca e naso piccolissimi; lingua nera stretta e lunga; pelle color marrone scuro, coperta da una sostanza oleosa brillante; vene rosse in rilievo nel volto, nelle spalle e nelle braccia; mani con tre dita; piedi grandi con due dita senza unghie; statura di circa 1,60 m; "voce" simile ad un ronzio d'ape. Tra il 24 gennaio e il 21 aprile si verificarono nella zona di Varginha, Tres Coraçcoes e citta' limitrofe, altri avvistamenti (di oggetti volanti e di entità  animate). In particolare una donna, Terenzinha Gallo Clepf, avrebbe intravisto, dalla veranda di un ristorante di Varginha situato nel giardino zoologico, un essere dalla testa simile a quella descritta dalle tre ragazze il 20 gennaio. A loro volta due automobilisti raccontarono che un essere dello stesso tipo avrebbe attraversato loro la strada rischiando l'investimento. Gli studiosi sospettano che gli esseri catturati nella regione siano più  di due: forse 4 o 5. Ma naturalmente le autorità negano tutto. Il corpo dei Pompieri di Varginha, la Polizia Militare, l'Esercito, gli Ospedali, l'ESA, hanno diramato note ufficiali in cui dichiarano di non sapere nulla dell'accaduto. Tuttavia, gli ufologi brasiliani sono in possesso di deposizioni registrate in audio e videocassette che smentiscono clamorosamente tali prese di posizione  prima del calo della censura, agenti del corpo dei Pompieri, della Polizia Militare e dell'Esercito (tutti identificati per nome, cognome e grado) hanno infatti ammesso di aver partecipato alla cattura degli strani esseri o di averli trasportati in ospedale, o di averli trasferiti in altre città . C'e' poi, a dimostrazione dell'importanza che le Autorità  attribuiscono agli eventi di Varginha, un tentativo di subornazione: il 29 aprile 4 uomini si presentarono alla casa delle due sorelle testimoni del "secondo essere" e le invitarono a ritrattare la loro deposizione, offrendo in cambio denaro e promesse di futuri benefici. La madre delle ragazze, Luiza, caccio' i 4 individui e denuncio' il fatto alla stampa. Infine, cosa che lascia davvero perplessi, il 29 maggio, a Campinas, dove il dr. Palhares avrebbe effettuato l'autopsia dell'essere, il ministro della Difesa brasiliano Zenildo Zoroastro Lucena ha presieduto una strana riunione al vertice con 25 generali (uno per ogni stato), organizzata per verificare il sistema informatico dell'Accademia Militare. Si e' inoltre registrato l'arrivo di una delegazione della NASA, episodio che e' stato giustificato dalla necessita' di un incontro con futuri "astronauti" brasiliani. A questo inquietante scenario si aggiungano i trasferimenti ed i provvedimenti disciplinari nei confronti di militari troppo loquaci, controlli e minacce su testimoni ed inquirenti civili e l'intervento dell' S2, i famigerati servizi di repressione brasiliani di "Intelligence". 

La signora Luiza, in seguito, riferì all’ufologo Rodrigues il tentativo di corruzione posto in essere da quegli sconosciuti.

In virtù di questa dichiarazione,il 4 maggio 1997,a Varginha si riunirono diversi ufologi di tutto il Paese,oltre a vari rappresentanti della stampa. Nell’occasione Victor Pacaccini rese noti i nomi dei militari coinvolti nella cattura e nel trasporto delle creature: i sergenti Poderosa e Cirillo, il soldato De Melo, il capitano Ramirez, il tenente colonnello Olimpio Venderlei ed il tenente Tiberio della polizia Militare.

Non si è in grado di riferire ciò che accadde dopo, in considerazione del fatto che attorno a questo strano caso ufologico di "associazione dedotta", sembrerebbe che si stato apposto il segreto da parte del Governo brasiliano. Nel video che segue, estrapolato dal portale internet youtube.com, il resoconto dell'avvistamento dell'Ufo crash, e l'avvistamento di quelle strane creature, verosimilmente aliene, che riuscirono a sopravvivere allo schianto della loro navetta spaziale contro il suolo:




D'interesse, al fine di fare chiarezza sull'intera vicenda, anche quest'altro video:



Per chi volesse proseguire l'indagine sul presunto ufo crash verificatosi a Varginha nel 1996, consiglio di leggere il libro: "UFO Crash in BrazilA Genuine UFO Crash with Surviving ETs" di Dr. Roger K. LeirAl seguente indirizzo "book.google.it" è possibile consultare un'ampia anteprima del libro, fra l'altro visualizzabile nella finestra sottostante:




Fonte:

Linkografia - 


http://youtu.be/KMyiH-dFqfs;
http://youtu.be/V4vSFl_wkjc;
http://ilmisteroufo.altervista.org/i-veri-x-files-aperti-gli-archivi-sul-caso-varginha/;
http://www.alfredolissoni.net/vargi.htm;
http://books.google.it/.



Bibliografia -
  1. UFO Crash in BrazilA Genuine UFO Crash with Surviving ETs di Dr. Roger K. Leir.

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