L’uomo: scimmia antropomorfa evoluta o ibrido alieno? Seconda parte.

8 maggio 2012
Altorilievo a forma di animale su una pietra a  Göbekli Tepe .
8 Maggio 2012. 

Un complesso di strutture di pietra, risalente ad oltre 10.000 anni fa, è stato scoperto occasionalmente nella prima metà degli anni Novanta del secolo scorso in Turchia, a circa 800 km dalle strade affollate di Istanbul. Da quale passato è venuto fuori? E' un mistero, se si considera che la storia convenzionale, quella che ci hanno insegnato sui banchi di scuola, sostiene che la nostra civiltà ha avuto origine in Mesopotamia alla fine del IV millennio a.C. con l'avvento della civiltà sumerica. Chi furono allora quegli antichi costruttori che si cimentarono nella costruzione di tale complesso archeologico? 
Queste strutture megalitiche erano fatte forse per essere viste dal cielo? Chi o che cosa poteva volare a quel tempo, a parte una civiltà aliena? Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? 

Nel Sud-Est della Turchia sorge il complesso megalito nei pressi di Şanlıurfa. Nel 1994, in questo luogo della Turchia, un pastore locale notò una punta di una pietra che fuoriusciva dal suo campo, su di una collina polverosa. Il pastore, incuriosito, cominciò a scavare. Alla fine dello scavo dissotterrò un pilastro alto circa sei metri. Il pilastro aveva bordi netti, con al centro un'incisione a rilievo di uno strano animale. Da un esame più attento apparve che la pietra, finemente incisa, fu realizzata da artigiani attenti, i quali hanno sicuramente lavorato con strumenti avanzati. La notizia della scoperta del sito archeologico fece il giro del mondo, e quando la comunità scientifica ne prese coscienza una cosa diventò ovvia: un pastore curdo è incappato, forse, nella più sorprendente scoperta archeologica dell'epoca moderna. Il sito archeologico è noto come Göbekli Tepe, più antico della Grande Piramide della piana di Giza, costruito circa 6000 anni prima che Stonehenge prendesse forma. E, sorprendentemente, costruito tra i 3000 ed i 1500 anni prima di Çatalhöyük, sino ad allora considerato uno degli insediamenti più antichi della storia. 
Il sito archeologico di Göbekli Tepe si trova su una collina artificiale alta circa 15 m e con un diametro di circa 300 m, situata sul punto più alto di un'elevazione di forma allungata, che domina la regione circostante, tra la catena del Tauro e il Karaca Dağ e la valle dove si trova la città di Harran. Il sito utilizzato dall'uomo avrebbe avuto un'estensione da 300 a 500 m².  Tale sito archeologico fu riconosciuto nel 1963 da un gruppo di ricerca turco-statunitense, che notò diversi consistenti cumuli di frammenti di selce, segno di attività umana nell'età della pietra. Dopo la visita del sito, che fu soltanto un "mordi e fuggi" su quello che agli antropologi sembrò un cimitero abbandonato risalente al Medioevo, nel 1994 arrivò Schmidt, convinto che in quel luogo ci fosse più che un vecchio cimitero. "Solo l'uomo può aver creato una collina come questa" sostenne Schmidt. 
"E' chiaro che questo è un sito enorme risalente all'Età della Pietra".  Il sito fu riscoperto trent'anni dopo da un pastore locale, che notò alcune pietre di strana forma che spuntavano dal terreno. La notizia arrivò al responsabile del museo della città di Şanlıurfa, che contattò il ministero, il quale a sua volta si mise in contatto con la sede di Istanbul dell'Istituto archeologico germanico. Gli scavi furono iniziati nel 1995 da una missione congiunta del museo di Şanlıurfa e dell'Istituto archeologico germanico sotto la direzione di Klaus Schmidt. Nel 2006 gli scavi passarono alle università tedesche diHeidelberg e di Karlsruhe. Gli scavi rimisero in luce un santuario monumentale megalitico, costituito da una collina artificiale delimitata da muri in pietra grezza a secco. Sono inoltre stati rinvenuti quattro recinti circolari, delimitati da enormi pilastri in calcare pesanti oltre 10 tonnellate ciascuno, probabilmente cavati con l'utilizzo di strumenti in pietra. Secondo il direttore dello scavo le pietre, drizzate in piedi e disposte in circolo, simboleggerebbero assemblee di uomini. Sono state riportate in luce circa 40 pietre a forma di T, che raggiungono i 3 m di altezza. Per la maggior parte sono incise e vi sono raffigurati diversi animali (serpenti, anatre, gru, tori, volpi, leoni, cinghiali, vacche, scorpioni, formiche). Alcune incisioni vennero volontariamente cancellate, forse per preparare la pietra a riceverne di nuove. Sono inoltre presenti elementi decorativi, come insiemi di punti e motivi geometrici. Indagini geomagnetiche hanno indicato la presenza di altre 250 pietre ancora sepolte nel terreno. Un'altra pietra a forma di T, estratta solo a metà dalla cava, è stata rinvenuta a circa 1 km dal sito. Aveva una lunghezza di circa 9 m ed era probabilmente destinata al santuario, ma una rottura costrinse ad abbandonare il lavoro. Oltre alle pietre sono presenti sculture isolate,in argilla, molto rovinate dal tempo, che rappresentano probabilmente un cinghiale o una volpe. Confronti possono essere fatti con statue del medesimo tipo rinvenute nei siti di Nevalı Çori e di Nahal Hemar. 
Gli scultori dovevano svolgere la loro opera direttamente sull'altopiano del santuario, dove sono stati rinvenute anche pietre non terminate e delle cavità a forma di scodella nella roccia argillosa, secondo una tecnica già utilizzata durante l'epipaleolitico o età del mesolitico, cioè il periodo intermedio dell'Età della pietra, per ottenere argilla per le sculture o per il legante argilloso utilizzato nelle murature. Nella roccia sono anche presenti raffigurazioni di forme falliche, che forse risalgono ad epoche successive, trovando confronti nelle culture sumere e mesopotamiche (siti di Byblos, Nemrik, Helwan e Aswad). Le raffigurazioni di animali hanno permesso di ipotizzare un culto di tipo sciamanico, non distante da quelli presenti nelle culture sumera e mesopotamiche. Lo studio degli strati di detriti accumulati sul fondo del lago di Van in Anatolia ha prodotto importanti informazioni sui cambiamenti climatici del periodo, individuando una consistente crescita della temperatura intorno al 9500 a.C. I resti di pollini presenti nei sedimenti hanno permesso di ricostruire una flora composta da querce, ginepri e mandorli. Fu forse il cambiamento climatico a determinare una progressiva sedentarizzazione delle genti che costruirono il sito. All'inizio degli anni novanta lo studioso di preistoria Jacques Cauvin ha ipotizzato che lo sviluppo delle concezioni religiose avrebbe costituito una spinta alla sedentarizzazione, spingendo gli uomini a raggrupparsi per celebrare riti comunitari. 
La presenza di una struttura monumentale dimostra che anche precedentemente allo sviluppo dell'agricoltura e nell'ambito di un'economia di caccia e raccolta, gli uomini possedevano mezzi sufficienti per erigere strutture monumentali. Secondo il direttore dello scavo fu proprio l'organizzazione sociale necessaria alla creazione di questa struttura a favorire uno sfruttamento pianificato delle risorse alimentari e lo sviluppo delle prime pratiche agricole. Il sito si trova infatti nella regione della Mezzaluna fertile, dove era presente naturalmente il grano selvatico. Nessuna traccia di piante o animali domestici è stata tuttavia rinvenuta negli scavi, e mancano inoltre resti di abitazioni. A circa 4 m di profondità, ossia ad un livello corrispondente a quello della costruzione del santuario, sono stati rinvenute tracce di strumenti in pietra(raschiatoi e punte per frecce, insieme ad ossa di animali selvatici,gazzelle e lepri), semi di piante selvatiche e legno carbonizzato, che testimoniano la presenza in questo periodo di un insediamento stabile. Intorno all'8000 a.C. il sito venne deliberatamente abbandonato e volontariamente seppellito con terra portata dall'uomo. 
I risultati dei test al Carbonio 14 o del radiocarbonio hanno messo in evidenza che le rovine archeologiche di Göbekli Tepe risalirebbero a circa 12.000 anni fa, ossia quasi settemila anni prima dell'affermarsi della civiltà Sumera, considerata sino a qualche anno addietro la prima popolazione sedentaria al mondo, dopo le civiltà della valle dell'Indo, che possa essere considerata "civilizzata". Com'è stato realizzato Göbekli Tepe? Qual è la sua storia?
Non sappiamo com'è fatto. La struttura è venuta fuori dalle tenebre dell'ultima Era Glaciale, di cui non sappiamo niente. Forse nella storia dell'uomo è stato tralasciato un episodio molto importante. La scoperta di Göbekli Tepe, potrebbe cambiare radicalmente la nostra concezione della storia umana? Forse i miti più curiosi della Storia si basano su fatti realmente accaduti? Molti miti e leggende, infatti, suggeriscono che in passato siano esistite civiltà estremamente avanzate. Forse ci sono al mondo piccoli barlumi, indizi che in un periodo antico ci sia stato qualcosa di molto più complesso e sofisticato. 
Secondo la Bibbia il mondo è iniziato nel 4000 a.C.. Ma la scoperta del sito archeologico di Göbekli Tepe ci ha dimostrato che la storia umana dovrebbe essere retrodatata ad 8000 anni prima. Siamo difronte a qualcosa che contraddice la normale visione dell'evoluzione della civiltà. E' un caso che a Göbekli Tepe, dopo circa tredici anni di scavi, gli archeologi non siano riusciti a trovare un solo arnese in pietra, né attrezzi agricoli? Com'è possibile l'esistenza di colonne perfettamente scolpite, alte sei metri, antiche di dodicimila anni e non aver rinvenuto nessun arnese? 
Le immagini di animali incise sulle colonne lasciano gli archeologi estremamente perplessi. Infatti, ciò che rappresentano potrebbero far pensare ad un'arca in pietra. Queste incisioni, tenuto conto che a circa 560 km è ubicato il monte Ararat, che secondo molti studiosi della Bibbia è il luogo in cui finì l'Arca di Noè, sono una prova storica del grande diluvio descritto nella Bibbia? Nel mondo ci sono circa duemila miti che descrivono il diluvio che distrusse il mondo antico. Se le pietre di Göbekli Tepe testimoniano il verificarsi del diluvio biblico, ciò significa che il diluvio universale narrato nella Genesi della Bibbia si è verificato circa 8.000 anni prima della data indicata nei testi sacri. E' quindi necessario riscrivere la storia dell'umanità, e dare una risposta urgente alla seguente domanda: "Chi ha costruito Göbekli Tepe?"

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